La scuola perde alunni: tra pochi mesi, con l’inizio dell’anno scolastico 2013/24, ne avremo quasi 130 mila in meno rispetto agli attuali. Una circostanza che si ripete da anni, frutto soprattutto della riduzione delle nascite: rispetto a dieci anni fa, il calo studenti supera le 700 mila unità. In queste condizioni ci saremmo aspettati anche una riduzione di alunni per classe: invece, le classi pollaio, con più di 27 alunni, sono aumentate arrivando a 13.761. E non c’è alcuna intenzione di ridurle, perché nella legge di Bilancio approvata alla fine del 2022 è stato approvato un piano dimensionamento scolastico che prevede l’innalzamento del numero minimo di alunni per scuola, con accorpamento progressivo di oltre 600 istituti autonomi e taglio di altrettanti dirigenti scolastici e Dsga. Ieri il Ministero ha assicurato che gli organici dei docenti per il prossimo anno saranno sostanzialmente confermati, ma in futuro, non cambiando le soglie per la formazione delle classi, il prossimo passo potrebbe essere quello di andare a ritoccare in negativo anche la quantità di insegnanti.