Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal) replica alle intenzioni espresse dai rappresentanti dell’Esecutivo di riformare il quadro: basti pensare che il più grande sciopero della scuola ha visto il sindacato rappresentativo convergere su una data scelta dal sindacato di base. La realtà è che chi sciopera è sempre il lavoratore e ci perde pure i soldi. Si vogliono introdurre nuove norme regolatorie? Allora si cambi la dittatura dei numeri di iscritti ‘taroccati’. L’Italia non può continuare a muoversi in splendida solitudine, perché ha dei doveri internazionali cui sottoporsi: se però si vogliono approvare delle leggi autoreferenziali, imposte erga omnes, con i diretti interessati ignari o contrari, siamo pronti a una dura battaglia nei tribunali, italiani ed europei.
Siccome l’organico potenziato della riforma approvata si concretizzerà solo nel 2016, con il nuovo anno scolastico 1 scuola su 4 si ritroverà senza preside. E a sostituirlo non ci sarà nemmeno il vicario. Stiamo parlando di un fenomeno tutt’altro che trascurabile, perché riguarda oltre 2mila istituti autonomi e quasi due milioni di studenti.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): dopo aver subito il blocco dell’indennità di reggenza dal 2010 e aver preso miseri riconoscimenti con il fondo d’istituto, per aver sostituito il dirigente o averlo coadiuvato nella gestione di scuole con più di sei plessi in media, ora ci mancava la beffa.