Veneto

STRUTTURA TERRITORIALE NEWS

Presidente regionale

RITA FUSINATO

 


REFERENTI

AFAM

FEDERICA FOGLIA

 

 

ATA

ROBERTO VELLA

 

3371182990 - Consulenza telefonica dal lunedì al venerdì dalle ore 16:30 alle ore 18:30

 

Verona

Presidente provinciale

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COLLABORATORI

GIAMPAOLO ROSSI

Belluno

Presidente provinciale

LUCILLA ROVETTO

 

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[Consulenza telefonica dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 17.00]

Rovigo

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RITA FUSINATO

 

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COLLABORATORI

PIERANGELA VESENTINI

Treviso

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Consulenza telefonica: 0458204304 dal lunedì al venerdì dalle ore 15:30 alle ore 18:00


COLLABORATORI

LUIGIA RONZANI

FRANCESCA FIDONE

Si rende noto ai candidati che hanno partecipato alla prima fase (assegnazione della provincia) della procedura informatizzata per le operazioni di individuazione per il conferimento dei contratti a tempo determinato – classi di concorso A007-A020-A022-A026-B020 – che tale fase si è conclusa in data 21 ottobre 2022.

Si dà quindi comunicazione dell’avvio della seconda fase relativa alla scelta della sede da parte dei docenti che sono stati individuati, per le predette classi di concorso, quali destinatari dei contratti a tempo determinato inseriti nelle graduatorie di merito della procedura concorsuale bandita ai sensi dell’articolo 59, comma 9-bis, del decreto legge 25 maggio 2021 n. 73, convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021, n. 106.

Le funzioni saranno accessibili all’utenza – in modalità telematica – attraverso il portale POLIS – Istanze on line – dal 22 al 23 ottobre 2022.
Leggi il comunicato originale.

Per il rinnovo del contratto non bastava l’ingiustificato fermo dovuto alla scarsità di finanziamenti per produrre aumenti decorsi: a complicare l’approdo alla firma, adesso ci sono anche le proposte irricevibili formulate dall’Aran ai sindacati nel corso dell’ultimo incontro. Affrontando gli aspetti generali del nuovo contratto, l’amministrazione ha infatti presentato alcune novità che rappresenterebbero un ulteriore arretramento dei diritti dei lavoratori: l’Aran ha prospettato, riassume oggi la stampa specializzata, l’impossibilità di ricorrere ad una visita specialistica, esaurite le 18 ore disponibili, in assenza di una patologia; l’eliminazione dell’assenza per malattia retribuita per 9 mesi al 100%, del 90% per i tre mesi successivi e al 50% negli ulteriori sei mesi: l’impossibilità di usufruire delle ferie, se si è superato l’8° mese nell’anno scolastico successivo: la mancata comprensione del viaggio negli otto giorni per la partecipazione a concorsi ed esami. Dulcis in fundo, l’amministrazione, ha espresso la volontà di procedere alla separazione del personale in relazione alla tipologia di contratto adottato, quindi distinguendo tra lavoratori a tempo indeterminato e determinato.
Leggi il comunicato integrale.


Si torna a parlare dei vincoli della mobilità del personale docente: sia per via della sentenza del Tribunale di Roma dello scorso luglio, che ha messo in discussione l’accordo in essere con un solo sindacato, sia per le modifiche legislative che intervenute nell’ultimo periodo che hanno reso ancora più impellente l’esigenza di revisione del sistema vigente. Nell’incontro del 19 ottobre, riferisce la stampa specializzata, l’amministrazione ha presentato alle organizzazioni sindacali una bozza, con cui “ha cancellato le parti che riguardavano la titolarità di sede dei docenti che si otteneva con il trasferimento; ha introdotto una durata biennale del contratto (a.s 2023/24 e 2024/25) e i nuovi blocchi di mobilità previsti dal Decreto-Legge 36/2022 per tutti i docenti neo immessi in ruolo a partire dall’anno scolastico 2022/23. La bozza prevede anche un altro blocco, quello di 3 anni per tutti i docenti che per l’anno scolastico 2022/23 hanno ottenuto un trasferimento interprovinciale su qualunque sede espressa”.
Leggi il comunicato integrale.

È stato attivato Corso ALFO 566 da 40 ore

Il corso è dedicato ai docenti che hanno superato con esito positivo la procedura concorsuale straordinaria per l’accesso ai ruoli della scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune (ai sensi dell’art.59, comma 9-bis, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, come sostituito dall’articolo 5, comma 3-quinquies, del decreto-legge 30 dicembre 2021. N. 228, convertito con modificazioni dalla legge 25 febbraio 2022, n.15), finalizzata al reclutamento a tempo indeterminato di personale docente non compreso tra quello di cui al comma 4 del medesimo articolo 59.
L'esame finale si svolgerà in modalità orale entro e non oltre il 15 Giugno 2023. I primi appelli partiranno a Dicembre 2022, e ci saranno ogni mese a seguire.

Se sei interessato invia subito una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L'ufficio III dell'USR Veneto comunica che all’Albo pretorio è pubblicato l’AVVISO relativo all’apertura della procedura informatizzata FASE 1 per le operazioni di individuazione per il conferimento dei contratti a tempo determinato ai docenti inseriti nelle graduatorie di merito per le seguenti classi di concorso: A007, A020, A022, A026, B020.
Per le altre classi di concorso seguiranno analoghi avvisi una volta pubblicate e rese definitive le graduatorie di merito.

Tutti i candidati inseriti nelle graduatorie delle predette classi concorso, sono convocati per la prima fase di scelta della provincia.
La scelta delle province e delle sedi per il conferimento dei contratti a tempo determinato ai sensi della procedura concorsuale ex art. 59, comma 9-bis, DL 73/2021 può essere effettuata esclusivamente in base alle disponibilità precedentemente accantonate e pubblicate sul sito della Direzione regionale all’indirizzo

https://istruzioneveneto.gov.it/20221012_21133/

Le funzioni per esprimere l’ordine di preferenza delle province saranno aperte dal 19 ottobre alle ore 23.59 del 20 ottobre 2022

Gli Avvisi pubblicati per ciascuna fase della procedura hanno valore di convocazione a tutti gli effetti.
La rinuncia su una determinata provincia corrisponderà inderogabilmente alla
definitiva ed irrevocabile rinuncia all’eventuale nomina sui posti che dovessero risultare disponibili presso tale provincia.
In mancanza di espressa rinuncia, la nomina a tempo determinato per l’a.s.2022/2023 verrà conferita d’ufficio.
La fase 2 per l’assegnazione della sede all’interno della provincia assegnata verrà aperta successivamente alla pubblicazione degli esiti della fase 1, con apposito Avviso.

A partire da giovedì 20 ottobre 2022 sarà attivo uno sportello Anief presso la scuola secondaria di primo grado di Valeggio sul Mincio, in via B. Barbarani n. 4.
La consulenza sarà effettuata esclusivamente su appuntamento, da richiedere scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lo sportello si terrà ogni giovedì di apertura dell'Istituto, nella fascia oraria 14:30-17:00.

Si è svolto oggi, 13 ottobre, l’incontro tra ministero e sindacati sulle procedure telematiche di aggiornamento delle GPS. L’incontro, che fa seguito a quello recentemente svoltosi sulle procedure di nomina informatizzate, aveva lo scopo di analizzare gli aspetti più critici della procedura di aggiornamento conclusa la scorsa primavera e proporre dei correttivi per gli anni a venire.
ANIEF, presente con una delegazione composta dai segretari generali Chiara Cozzetto e Marco Giordano, ha avanzato diverse proposte di modifica per snellire la procedura e risolvere, anche in prospettiva futura, diversi problemi.
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Mancano poco più di dieci giorni alla scadenza per le domande di pensionamento per il personale docente e ATA: venerdì 21 ottobre, infatti, secondo quanto comunicato dal Ministero dell’Istruzione con Decreto e Circolare 31924 dell’8 settembre scorso, sarà l’ultimo giorno per insegnanti, amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici e tutti gli altri profili Ata per chiedere di uscire anticipatamente rispetto ai 67 anni di età previsti dalla riforma Monti-Fornero. Rispetto a quanto previsto dalla quella legge, in particolare dall’articolo 24 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, "Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici", si consentirà, ma solo per quest’anno, grazie a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022, di potere uscire anticipatamente usufruendo di Quota 102, ovvero avere maturato 64 anni di età e 38 di contributi entro il 31 dicembre 2022. Ciò comporterà riduzioni all’assegno pensionistico non troppo forti, a differenza di Opzione donna, che permette a docenti, dirigenti e ATA di uscire con almeno 58 anni di età e 35 di anzianità contributiva (invece maturati al 31 dicembre 2021, ma con tagli alla pensione anche del 35%, che corrispondono a riduzione fino a 600 euro rispetto all’assegno che si prenderebbe a 67 anni. Poi, nel 2021 la Commissione Lavori gravosi ha collocato stabilmente quelle svolto dalle maestre della scuola primaria, dopo averlo fatto in passato per quelle dell’Infanzia, tra le professioni più logoranti che possono comportare un anticipo pensionistico a 63 anni di età, se in possesso di almeno 36 anni di contributi.
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Le priorità che dovrà affrontare il nuovo Governo sono la lotta al precariato, la firma immediata del contratto e i vincoli sulla mobilità da cancellare che tengono tanti lavoratori, soprattutto donne, lontano dai loro affetti: a sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. In un’intervista a Orizzonte Scuola, il sindacalista autonomo ha detto che “agli insegnanti bisogna riconoscere prima di tutto la dignità e questa passa dalla lotta al precariato. Non si può più tollerare che la scuola italiana sia precaria”. Quindi, Pacifico ha ribadito che occorre adoperarsi con celerità per il rinnovo del contratto, scaduto da quasi quattro anni, con l’obiettivo di arrivare alla firma prima di dicembre, e cambiare le norme che regolano trasferimenti, assegnazioni provvisorie e utilizzazioni del personale scolastico.
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In Italia gli stipendi iniziali degli insegnanti non sono solo modesti e abbondantemente sotto l’inflazione, inoltre dopo 35 anni di servizio crescono nemmeno del 50%; ci sono Paesi europei, invece, come Irlanda, Cipro, Paesi Bassi e Polonia, dove lo stipendio iniziale degli insegnanti può aumentare di oltre il 60% già nei primi 15 anni di carriera; in altri Paesi del Vecchio Continente, come il Portogallo, lo stipendio finale, dopo 34 anni di servizio addirittura supera il doppio di quello iniziale arrivando al 115,9%. Sono numeri e percentuali che potevamo immaginare, ma non in queste proporzioni, quelli contenuti nel rapporto di Eurydice sugli stipendi e le indennità degli insegnanti e dei capi di istituto in Europa, Teachers’ and School Heads’ Salaries and Allowances in Europe, 2020/2021, pubblicato in corrispondenza della Giornata mondiale degli insegnanti svolta il 5 ottobre.
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Sul caos supplenze generato dall’algoritmo delle Gps il ministero dell’Istruzione non può più fare finta di nulla. Dopo l’esplosione di problematiche e di errori degli ultimi giorni, l’amministrazione ha deciso di convocare i sindacati due volte in pochi giorni: il 6 ottobre, quando Anief ha presentato la richiesta di introdurre delle urgenti modifiche al sistema organizzativo e informatico, e adesso si apprende di un nuovo incontro, fissato dall’amministrazione per il 13 ottobre. Giovedì prossimo, alle ore 14.30, la convocazione avrà come oggetto proprio una “analisi delle problematiche tecniche relative alla gestione informatizzata delle graduatorie provinciali per le supplenze”.
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Il Ministero dell’Istruzione sta seriamente valutando importanti modifiche da apportare al sistema informatizzato per l’assegnazione delle supplenze: lo si appreso nell’incontro tra amministrazione centrale e sindacati rappresentativi svolto il 5 ottobre. Durante il confronto, Anief ha illustrato ai dirigenti del Ministero e ai tecnici informatici le modifiche necessarie per rendere più funzionale il sistema delle nomine e garantire l’assegnazione degli incarichi secondo il principio meritocratico.

Sono numerose le criticità sull’assegnazione delle supplenze tramite il sistema informatizzato “INS” (Informatizzazione Nomine Supplenze) che la delegazione ANIEF, formata dai segretari generali Chiara Cozzetto e Marco Giordano, ha prospettato al Ministero dell’istruzione unitamente a proposte concrete per la loro risoluzione. “Se per quest’anno il Ministero sembra volersi limitare a interventi di rettifica dei singoli errori di sistema accertati, diverse sono le modifiche all’algoritmo che il sindacato chiede di apportare per l’immediato futuro, così da risolvere con celerità il problema che ha portato ad un numero altissimo di errori nelle attribuzioni delle supplenze e ad un inevitabile aumento del contenzioso”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
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I continui errori sull’attribuzione delle nomine del personale docente, attraverso delle Graduatorie provinciali delle supplenze tutte da rivedere, stanno confermando la scarsa vena organizzativa del ministero dell’Istruzione sul reclutamento scolastico: a sostenerlo è il sindacato Anief che negli ultimi giorni ha presentato formale richiesta al Ministero dell’Istruzione per accedere al codice sorgente telematico da cui con ogni probabilità deriva il caos-nomine che sta caratterizzando questo inizio di anno scolastico, con danno non indifferente sulla didattica, a partire da quella ‘speciale’ di sostegno agli alunni disabili. Inoltre, il sindacato autonomo ha chiesto ai dirigenti dello stesso ministero, nella riunione di ieri con l’amministrazione, di introdurre delle urgenti modifiche al sistema organizzativo e informatico.
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Le certificazioni di dislessia, disgrafia e disortografia degli alunni italiani stanno raggiungendo numeri altissimi: dal Focus del ministero dell’Istruzione, pubblicato in questi giorni, sugli alunni con disabilità frequentanti le scuole italiane di ogni grado di istruzione – statali, paritarie e non paritarie -, risulta che nel corso degli ultimi due anni scolastici gli alunni catalogato come DSA sono passati da 318.678 del 2019/20 a 326.548 del 2020/21, con un incremento dal 5,3% e al 5,4% sul numero complessivo dei frequentanti. Si tratta, scrive oggi la stampa specializzata, di alunni a cui è stato diagnosticato un disturbo d’apprendimento “frequentanti il terzo, quarto e quinto anno della scuola primaria, la scuola secondaria di I e di II grado in possesso di certificazione di DSA ai sensi della legge 170/2010”. Entrando nel dettaglio, le diagnosi certificate di alunni iscritti ad un corso scolastico sono salite da circa 94 mila a oltre 198 mila, le certificazioni di disgrafia da 30 a 99,8 mila unità. Anche il numero di alunni con disortografia sono aumentati notevolmente, passando da circa 37 a 117,8 mila e gli alunni con discalculia da 33 a 108 mila.
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Nell’anno scolastico appena iniziato gli alunni stranieri risultano in leggero calo, in linea con il dato in riduzione complessivo, ma comunque i non italiani sfiorano le 800 mila unità: sono 795.560 e se si considera il totale degli alunni iscritti in Italia (7.286.151) gli stranieri costituiscono il 10,9%: lo riporta il Focus sui “Principali dati della scuola – Avvio anno scolastico 2022-2023”, elaborati dall’Ufficio statistica del Ministero dell’Istruzione. “Abbiamo ormai iscritta una percentuale importante di alunni non italiani – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché ben uno studente su otto è alloglotto. In tutto sono quasi 800 mila, davvero tanti e questo non può che arricchire le nostre scuole, ma è un dato di fatto che mancano in organico gli insegnanti di lingua italiana per stranieri. Assieme ai docenti specializzati, servirebbero anche le compresenze, per permettere di lavorare in classe in sottogruppi. Anche per loro – conclude Pacifico - servono risorse immediate”.
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Fase transitoria precariato, risorse per il rinnovo del contratto fermo dal 2018 e conferma dell’organico aggiuntivo di docenti e Ata attivato nell’ultimo biennio: sono le urgenze che il Governo dovrà affrontare per la Scuola già all’indomani del proprio insediamento. I punti sono stati indicati da Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: in un’intervista all’agenzia Teleborsa, ha detto che "ci sono tre priorità che il nuovo governo dovrà affrontare subito, per la scuola, per il personale della scuola e per i nostri studenti", ha detto il sindacalista autonomo.
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Si è svolto questa mattina l'incontro tra Ministero dell’Istruzione e sindacati per la presentazione del Decreto attuativo della Legge 79/2022 sull’attribuzione dell’indennità aggiuntiva da riconoscere ai docenti che risiedono in provincia diversa da quella di servizio per premiare la continuità didattica. Da parte dell’amministrazione scolastica è previsto il requisito - retroattivo - di 5 anni di permanenza nello stesso istituto senza aver presentato domanda di mobilità, assegnazione provvisoria o cambiato sede usufruendo dell'art. 36 CCNL sia per ottenere l'indennità relativa al servizio svolto in sede differente rispetto alla propria residenza o domicilio sia per beneficiare dell'indennità specifica per chi presta servizio in zone caratterizzate da rischio di spopolamento e da valori degli indicatori di status sociale, economico e culturale e di dispersione scolastica. Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “è giusto prevedere un ristoro per chi lavora lontano da casa, ma il nostro sindacato aveva proposto una specifica indennità di sede che doveva riconoscere il sacrificio a tutti i lavoratori, docenti e ATA e a prescindere dagli anni di servizio nella scuola. Questa distinzione non ci può soddisfare”.
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