Veneto

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RITA FUSINATO

 


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PIERANGELA VESENTINI

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COLLABORATORI

LUIGIA RONZANI

FRANCESCA FIDONE

Il Ministero dell’istruzione e del merito, facendo seguito a quanto annunciato alle organizzazioni sindacali la scorsa settimana, ha pubblicato la circolare 4814 del 30 gennaio 2023 per la riapertura dei termini di presentazione delle domande di pensionamento del personale scolastico dal prossimo 1° settembre, a seguito delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023.
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Per oltre un milione di docenti, Ata e dirigenti scolastici, come per tutti i dipendenti pubblici, è arrivato in busta paga l’emolumento accessorio una tantum previsto dall’ultima Legge di Bilancio: la Ragioneria generale dello Stato ha comunicato che per tutto 2023, i lavoratori dello Stato riceveranno tra i 20 e i 45 euro (al lordo), tredicesima compresa, pari all’1,5 per cento dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza. “Si tratta di una sorta di anticipazione dei rinnovi contrattuali per il triennio 2021-2024 che, come è noto, sono tutti scaduti già da 11 mesi”, specifica la stampa specializzata aggiungendo che la somma è stata “stanziata per compensare il mancato pagamento della vecchia indennità di vacanza contrattuale, cioè del contributo introdotto per legge, nel 1993, nei periodo fra a scadenza con un contratto collettivo (CCNL) ed il suo rinnovo”.
Leggi il comunicato integrale.

Torna ad accendersi il dibattito sugli stipendi degli insegnanti: la “miccia” sono stare le dichiarazioni del ministro Giuseppe Valditara sull’esigenza di dare maggiori compensi a "chi vive e lavora in una regione d'Italia in cui più alto è il costo della vita". Oggi la stampa specializzata ricorda che “la verità, come sappiamo, è che lo stipendio degli insegnanti è basso, rispetto alla media europea ma anche rispetto alla media del resto della PA”. Il sindacato ricorda che l’importo ridotto assegnato a fine mese ai lavoratori della scuola.
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Si comunica che per un impegno istituzionale la sede regionale rimarrà chiusa nel pomeriggio del 26 gennaio 2023.
Sarà possibile inviare la propria richiesta di consulenza all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o ai rispettivi indirizzi mail provinciali e verrà data risposta il prima possibile.

La prossima settimana potrebbe esserci un’accelerata sulla sezione normativa del rinnovo contrattuale del personale in servizio nel comparto Istruzione e Ricerca: l’Aran ha convocato confederazioni e organizzazioni sindacali, per la prosecuzione dalla trattativa riguardante il triennio 2019/2021. Si partirà alle 10.30 di martedì 24 gennaio, per poi proseguire anche nelle giornate a seguire del 25 e 26: l’intenzione è quella di studiare in presenza tutto il nuovo contratto, articolo per articolo. I nodi da sciogliere sono diversi. La parte pubblica, ad esempio, vorrebbe eliminare le posizioni economiche oggi in godimento del personale: le somme risparmiate verrebbero a confluire in quelle disponibili per le scuole per l’affidamento degli incarichi specifici. Questo comporterebbe la riduzione dei compensi degli attuali beneficiari di tali posizioni. L’Aran, inoltre, ha chiesto di creare un’unica area in cui far confluire personale con la qualifica di funzionari e personale con la qualifica di elevata qualificazione, con il rischio di creare un funzionario precarizzato e subordinato ad un incarico “triennale” e finirebbe per essere gerarchicamente sottomesso al dirigente scolastico.
Leggi il comunicato integrale.

“I lavoratori della scuola fuori sede sono sempre più ridotti allo stato di povertà: serve una specifica indennità di trasferta, pranzo e pernottamento da prevedere nel CCNL con specifiche risorse aggiuntive che il Governo deve disporre”: lo dice oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a ridosso della ripresa degli incontri all’Aran con le confederazioni e organizzazioni sindacali, per la prosecuzione dalla trattativa sulla parte normativa riguardante il triennio 2019/2021.
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Si dovrà aggiornare il confronto sulle nuove modalità di selezione e assunzione del personale, in particolare per assumere 70 mila docenti entro meno di due anni, sempre in attesa dei decreti attuativi e dell’entrata in vigore della Legge di riforma 79 del 2022: oggi il tavolo tra ministro dell’Istruzione e sindacati rappresentativi è arrivato alla definizione di una proposta comune tra le due parti per ottemperare all'esigenza di valorizzare l'esperienza prestata dai precari della scuola Italiana nella modifica della fase transitoria prevista dal PNRR, senza rischiare di tradirne il fine formativo e qualificativo.
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La Commissione, esaminato il disegno di legge in titolo,

rilevato che l'articolo 1, nel disporre la proroga di termini in materia di pubbliche amministrazioni, provvede, tra l'altro, a prorogare il termine per la conclusione delle procedure concorsuali in essere, bandite dal Ministero dell'istruzione e del merito e dal Ministero dell'università e della ricerca ai sensi dell'art. 3, comma 3-ter, del decreto-legge n.1 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 12 del 2020 (articolo 1, comma 7);

considerato che l'articolo 5 provvede a disporre la proroga di termini in materia di istruzione e merito, ivi inclusi: il termine ultimo per l'aggiudicazione degli interventi di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni destinati ad asili nido, scuole dell'infanzia e a centri polifunzionali per i servizi alla famiglia, previsti dal PNRR (articolo 5, comma 2); il termine per l'adeguamento degli edifici scolastici e degli edifici adibiti ad asilo nido alla normativa antincendio (articolo 5, comma 5); il termine entro il quale gli Uffici scolastici regionali possono derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe con riferimento alle istituzioni scolastiche ed educative situate nelle aree colpite dagli eventi sismici verificatisi nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, nonché nei comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno dell'Isola di Ischia (articolo 5, comma 9);

preso atto che l'articolo 6 interviene a prorogare termini in materia di università e ricerca, contemplando, tra l'altro, il termine per l'erogazione delle somme residue di mutui concessi da Cassa depositi e prestiti per interventi di edilizia universitaria (articolo 6, comma 2);

preso, altresì, atto che l'articolo 7, recante disposizioni di proroga di termini in materia di cultura, tiene conto, tra l'altro, della necessità di prorogare la durata delle funzioni del commissario straordinario per il risanamento delle fondazioni lirico-sinfoniche (articolo 7, comma 1), nonché dell'esigenza di posticipare il termine finale di durata in carica del Comitato promotore delle celebrazioni legate alla figura di Pietro Vannucci detto «Il Perugino», cui sono destinate ulteriori risorse (articolo 7, comma 3);

valutato che, nell'ambito delle disposizioni di proroga di termini in materia di sport previste dall'articolo 16, la società Sport e salute S.p.A. è posta nelle condizioni di poter impiegare le somme non utilizzate per il pagamento dell'indennità connessa all'emergenza pandemica in favore di alcune categorie di collaboratori sportivi;

rilevato, infine, che i commi 4 e 6 dell'articolo 6 del decreto-legge in esame presentano alcune criticità di carattere formale, che ne rendono opportuna una riformulazione;

ritenuto opportuno che le Commissioni di merito introducano ulteriori disposizioni di proroga con riguardo al settore dell'istruzione,

esprime, per quanto di competenza, parere favorevole con le seguenti osservazioni:

1) si invitano le Commissioni di merito a considerare che l'attuale fase di gestione e attuazione del PNRR deve prevedere una revisione necessaria che porti alla proroga dell'utilizzo di un organico aggiuntivo;

2) si sottopone altresì alle Commissioni l'opportunità di tener conto che l'ultimo dato relativo alle immissioni in ruolo del personale docente rende necessaria una proroga dell'utilizzo delle attuali graduatorie concorsuali al fine di un assorbimento progressivo del precariato, in attesa di una modifica della disciplina relativa alla fase transitoria di reclutamento del personale docente prevista dal PNRR.
Visita la pagina del Senato della Repubblica con il parere.

Nuova riunione tra i rappresentanti del Ministero e i sindacati sul reclutamento, dopo quella svoltasi martedì. Il Ministero nell’incontro si è dimostrato aperto ad accogliere le proposte dei sindacati.

Il Ministero intende introdurre concorsi annuali per i precari storici, ovvero quelli con almeno tre anni di servizio alle spalle. In particolare, per i docenti con almeno 3 anni di servizio e in possesso dei 24 CFU, si prevede un concorso riservato tra marzo e aprile, con modalità di accesso da definire successivamente. Questa procedura non sarà una tantum, ma sarà ripetuta anche per l’anno scolastico successivo.

Per quanto riguarda il sostegno, si propone un percorso consolidato negli ultimi due anni, ovvero l’assunzione con contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo per i docenti già in possesso della specializzazione sul sostegno e per coloro che la conseguiranno entro giugno 2023. Dopo l’anno di prova e formazione, ci sarà l’assunzione a tempo indeterminato.

Per capirne di più la redazione di Orizzonte Scuola organizza una diretta per gli ultimi aggiornamenti. In collegamento ci saranno Manuela Pascarella (Flc Cgil), Ivana Barbacci (Cisl Scuola), Paolo Pizzo (Uil Scuola), Irene Tempera (Snals), Patrizia Giovannini (Gilda) e Chiara Cozzetto (Anief).
Leggi l'articolo originale.

In Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il regolamento concernente la definizione delle modalità di svolgimento delle procedure concorsuali per l'accesso ai ruoli della dirigenza scolastica.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 298 del 22 dicembre 2022, è stato pubblicato il Decreto n. 194 del 13 ottobre 2022 che detta disposizioni concernenti i concorsi per titoli ed esami per il reclutamento dei dirigenti scolastici nei ruoli regionali.
Leggi l'articolo integrale e scarica il decreto


È stata inviata alle scuole la circolare contenente le indicazioni sull'utilizzo dei telefoni cellulari e analoghi dispositivi elettronici nelle classi.
Con la circolare n. 107190 del 19 dicembre 2022, il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha diffuso le indicazioni riguardanti l'uso dei cellulari nelle classi.
Leggi l'articolo integrale e scarica la circolare.

Sul rinnovo del contratto abbiamo fatto un passo avanti con l'accordo del 6 dicembre sugli anni 2018-2021, che ha prodotto il 4,2% di aumento stipendiale; ma adesso se ne fanno due indietro perché per il periodo successivo ci erano state promesse risorse, che non arrivano, per ulteriori aumenti e valorizzare anche il personale e manca anche quasi tutta l'indennità di vacanza contrattuale prevista dalla legge. A dirlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, intervistato dalla rivista Orizzonte Scuola.
Leggi il comunicato integrale e l'intervista.

Sta diventando importante la lista delle richieste Anief per cambiare il decreto Milleproroghe e migliorare la scuola pubblica italiana: dopodomani, lunedì 16 gennaio, alle ore 19.00 una delegazione di Anief, Udir e Cisal sarà ricevuta in audizione a Palazzo Madama, in prima e quinta Commissione, per discutere le modifiche al decreto legge n.198 del 29 dicembre 2022, il cosiddetto decreto Milleproroghe: i rappresentanti sindacali ricorderanno che vi sono dei precisi impegni approvati dallo stesso Senato, attraverso Ordini del giorno di poche settimane fa, che salverebbe la scuola dal declino cui è destinata qualora non si attuassero interventi immediati: gli emendamenti proposti dai sindacati vanno dalla proroga della mobilità straordinaria in deroga, ai vincoli imposti in modo illegittimo che minano la tutela del diritto alla famiglia e al lavoro, dalle assunzioni non più limitate a pochi candidati allo stop ad un nuovo dimensionamento scolastico, fino al ripristino dei Fun e della mobilità “aperta” per i dirigenti scolastici.
Leggi il comunicato integrale.

Dopo una fase iniziale di “conoscenza” tra le parti, da martedì prossimo entrerà nel cuore dei problemi il confronto tra ministero dell’Istruzione e sindacati rappresentativi: il 17 gennaio, alle ore 17,30, l’amministrazione centrale ha convocato i sindacati rappresentativi per un confronto con il Capo di Gabinetto. La convocazione arriva dopo la richiesta che l’Anief ha inviato all'inizio del nuovo anno, il 2 gennaio, al ministro Giuseppe Valditara. Il tema principale sui cui ci si soffermerà è quello del “reclutamento del personale”.
Leggi il comunicato integrale.

Il gap stipendi-inflazione è destinato a crescere: l’annuncio è arrivato in queste ore dall’ultimo bollettino della Banca centrale europea, secondo cui il 2023 non sarà l’anno della fine dell’inflazione esplosa nel 2022. La Bce, infatti, prevede un sicuro innalzamento del caro vita: “Se l’anno appena concluso ha fatto segnare un rialzo generalizzato dei prezzi come non si vedeva da metà anni ’80 (+8,4% il consuntivo a fine 2022 per l’area Euro), quello appena iniziato non andrà poi così lontano da questi livelli: +6,3% secondo le stime della Banca centrale europea, che ha rivisto al rialzo le precedenti previsioni”. Dobbiamo aspettarci un 2023 “di ulteriori rialzi dei tassi per cercare di frenare l’escalation. Prepariamoci quindi a ulteriori salassi per le nostre tasche, non solo per la spesa di tutti i giorni al supermercato, per le bollette e per i carburanti; ma anche per i finanziamenti più importanti di una famiglia, dal mutuo ai prestiti al consumo”.
Leggi il comunicato integrale.

Giovedì 19 gennaio 2023, dalle ore 9:00 alle ore 10:30, si terrà un incontro formativo ON LINE, piattaforma TEAMS, sul decreto interministeriale 176/2022 relativo al nuovo ordinamento delle scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale.
Per registrarsi all'evento e ricevere il link di partecipazione è necessario scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L'incontro è aperto a tutti i docenti di strumento musicale della regione Veneto.
Scarica la locandina.

Per beneficiare dell'assegno unico nel corso dell'anno si dovrà rinnovare l’ISEE entro il 28 febbraio. Senza una DSU aggiornata al 2023 l’INPS erogherà solamente l'importo minimo


Per l’Assegno Unico, l’ISEE 2022 continua a essere utilizzato per la determinazione degli importi di gennaio e febbraio 2023. Dal 1° marzo le domande di assegno unico presentate nel 2022 accolte e in corso di validità verranno rinnovate automaticamente, non ci sarà bisogno di presentarne una nuova (vanno comunicate solo eventuali variazioni). È obbligatorio, invece, il rinnovo dell’Isee per poter usufruire dell’importo con le maggiorazioni spettanti in funzione della fascia economica.

Chi al 1° marzo avrà già presentato l’Isee 2023 riceverà l’importo base e la maggiorazione senza interruzioni, gli altri dalla mensilità di marzo riceveranno l’importo minimo, ma avranno il riconoscimento degli arretrati presentando, l’Isee 2023 entro il 30 giugno. Dopo aver richiesto l’Isee ordinario, è possibile aggiornarlo con l’isee corrente se la situazione lavorativa o economica è peggiorata rispetto a quella del 2021, anno di riferimento per I redditi e patrimonio dell’isee 2023.

Le maggiorazioni previste dalla Legge di Bilancio 2023, invece, saranno erogate automaticamente a chi ne ha diritto a partire dalla mensilità di febbraio.

L’INPS ricorda che chi già beneficia della prestazione non dovrà ripresentare la domanda per il 2023, ma soltanto la DSU aggiornata.

L’INPS tramite la circolare n. 132 dello scorso dicembre ha ricordato che, per tutti i soggetti che hanno inviato la domanda da gennaio 2022 a febbraio 2023, la prestazione sarà rinnovata automaticamente senza la necessità di ripresentare la richiesta.

Per informazioni maggiori collegarsi al sito www.cedan.it.

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