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Come si svolgeranno le 94.130 immissioni in ruolo di nuovi docenti autorizzate dal Ministero dell’Economia e annunciate poche ore fa ai sindacati dal Dicastero dell’Istruzione? L’iter si presenta piuttosto complesso, con una lunga serie di precedenze, deroghe, riserve e individuazioni a scorrere tutt’altro che semplici da elencare. Di base le assunzioni a tempo indeterminato si baseranno sulla suddivisione equa dei posti attingendo da graduatorie di merito concorsuali e da graduatorie ad esaurimento. Per venire incontro ai tanti interrogativi che si pongono i docenti precari aspiranti all’assunzione, Anief ha predisposto 28 FAQ, cercando così di rispondere ai quesiti più frequenti.

“Ci sono però una serie di sotto-suddivisioni, ripartizioni ulteriori in percentuali diverse, priorità a seconda dei concorsi vinti o delle graduatorie di collocazione che rendono comprenderne la logica anche per i docenti diretti interessati - spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - sempre considerando che un alto numero di cattedre non potranno essere assegnate perché l’amministrazione non ha dato il via libera all’assunzione da Gps, salvo in prima fascia sostegno, ed in generale dei precari con 36 mesi di servizio minimo svolto. Una discriminazione che ci ha convinto a rilanciare il reclamo collettivo al Comitato europeo dei diritti sociali contro l’abuso di contratti a termine dello Stato italiano: chi vuole – conclude il sindacalista – può ancora aderire al ricorso”.
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Non può dirsi risolta la questione dell’assegnazione dell’una tantum da 200 euro provista del Governo per combattere rincari e inflazione: nemmeno i contatti tra patronati e funzionari INPS hanno portato a una conclusione certa. Sono diversi i comunicati di Enti e Patronati che, in assenza di note ufficiali da parte del Ministero del Lavoro e/o dell’INPS, danno per certa la possibilità di poter presentare la domanda, salvo però utilizzare l’unica funzione possibile: quella dei lavoratori stagionali. Anief ricorda che la questione è già stata sollevata in sede parlamentare da alcuni Deputati e Senatori del M5S, firmatari dell’emendamento al Decreto Aiuti 50/2022 del 17 maggio scorso, poi respinto in Commissione Bilancio prima dell’approdo in Parlamento, non ha ad oggi trovato nessuna soluzione ufficiale.
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FASE 1 - PROCEDURA INFORMATIZZATA dal 16 luglio al 18 luglio 2022
per le assunzioni a tempo indeterminato dalle graduatorie di merito dei concorsi regionali e da GAE A. S. 2022/23

Le operazioni in oggetto avverranno interamente in modalità telematica, attraverso la piattaforma di ISTANZE ON LINE

Le classi di concorso e le graduatorie di merito interessate sono elencati nella circolare del 14 luglio e nella rettifica del 15 luglio.

Le disponibilità sedi/posti saranno consultabili nei siti istituzionali degli Uffici di Ambito Territoriale a partire dal 16 luglio p.v. e potranno essere consultate anche dal motore di ricerca accessibile all’indirizzo https://www.venetolavoro.it/aris/cercasedi contenente l’elencazione di tutte le sedi disponibili alla data di pubblicazione dei movimenti convalidate dagli Uffici di Ambito Territoriale.

PROCEDURA INFORMATIZZATA dal 16 luglio al 18 luglio 2022

Sono in fase di pubblicazione da parte degli uffici scolastici provinciali i comunicati relativi alle assunzioni a tempo indeterminato del personale docente scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e di II grado dalle graduatorie ad esaurimento (GAE) delle diverse province del Veneto – A.S. 2022/2023.

Il rinnovo del contratto vive un altro momento di stallo. Dopo il sì del ministro dell’Istruzione alla proposta dell’Anief di sottoscrivere prima della fine dell’estate un “contratto ponte” per il periodo 2019/2021, per poi concentrarsi sul nuovo Ccnl 2022/2024, con risorse ulteriori derivanti dalla prossima legge di bilancio e attualizzando anche la parte normativa, la trattativa all’Aran si è bloccata per via del ‘no’ degli altri sindacati rappresentativi. Intanto, però, l’impoverimento dei docenti e Ata prosegue implacabile. Le prospettive tendono al nero: “Il record dell’inflazione – ha detto l’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan - è all’8,6%, si pensa che a fine anno superi la media del 10%. Non si è mai registrata negli ultimi 30 anni un’inflazione così e tutti già cominciano a parlare di una crisi che proseguirà anche nei prossimi due o tre anni”. Il sindacato Anief, cosciente della situazione di emergenza, aveva chiesto di chiudere in fretta il contratto proprio per questo motivo. E alla prima occasione tornerà alla carica. Nel frattempo, il confronto prosegue.
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Non solo alle soglie dei 70 anni: i dipendenti andranno in pensione anche con importi da fame. A confermarlo è stato oggi l’Inps, nel corso del Rapporto annuale: l’istituto nazionale ha detto che per i lavoratori i nati tra il 1965 e il 1980, con 30 anni di contributi versati e un salario di 9 euro lordi l'ora, un lavoratore potrebbe avere una pensione a 65 anni di circa 750 euro.
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"ll rinnovo del contratto vive un altro momento di stallo, la trattativa all'Aran Intanto, però, l'impoverimento dei docenti e Ata prosegue implacabile.

Le prospettive tendono al nero": a sottolinearlo è il sindacato Anief. "Dopo il confronto di dopodomani sull'ordinamento professionale del personale universitario, mercoledì 20 luglio - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - si svolgerà un nuovo incontro all'Aran sulla parte generale per il rinnovo contrattuale della Scuola: anche a seguito delle nostre richieste, durante l'incontro si parlerà finalmente di risorse economiche. E noi spiegheremo i motivi per cui occorre portare in busta paga subito i 107 euro lordi già stanziati con le ultime Finanziarie, assieme ai quasi 3 mila euro di arretrati. I numeri parlano chiaro: l'Istat ci continua a dire che l'inflazione è ormai alle stelle. Tanto che una mensilità stipendiale, nell'ultimo semestre è stata letteralmente "bruciata" dalle famiglie per rispondere al caro vita. Intanto, nella scuola, per colpa dello stallo delle trattative sul contratto stiamo assicurando ad oltre un milione e 200 mila lavoratori degli stipendi più bassi del 2008: così non può andare e il 20 luglio torneremo a dirlo all'Aran"

L’indennità una tantum di 200,00 € sarà erogata in favore dei lavoratori dipendenti aventi diritto, le cui retribuzioni sono gestite dal Sistema NoiPA, entro il mese di luglio 2022 con cedolino separato.

Si precisa che l’indennità una tantum non ha alcun impatto fiscale, non è pensionabile, né rappresenta una detrazione e si sostanzia in un’erogazione di somma netta in busta paga.

Ai fini del riconoscimento dell’indennità non occorre alcun adempimento.

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Il rinnovo del contratto vive un altro momento di stallo. Dopo il sì del ministro dell’Istruzione alla proposta dell’Anief di sottoscrivere prima della fine dell’estate un “contratto ponte” per il periodo 2019/2021, per poi concentrarsi sul nuovo Ccnl 2022/2024, con risorse ulteriori derivanti dalla prossima legge di bilancio e attualizzando anche la parte normativa, la trattativa all’Aran si è bloccata per via del ‘no’ degli altri sindacati rappresentativi. Intanto, però, l’impoverimento dei docenti e Ata prosegue implacabile. Le prospettive tendono al nero: “Il record dell’inflazione – ha detto l’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan - è all’8,6%, si pensa che a fine anno superi la media del 10%. Non si è mai registrata negli ultimi 30 anni un’inflazione così e tutti già cominciano a parlare di una crisi che proseguirà anche nei prossimi due o tre anni”. Il sindacato Anief, cosciente della situazione di emergenza, aveva chiesto di chiudere in fretta il contratto proprio per questo motivo. E alla prima occasione tornerà alla carica. Nel frattempo, il confronto prosegue.
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“L’indennità una tantum di 200,00 € sarà erogata in favore dei lavoratori dipendenti aventi diritto, le cui retribuzioni sono gestite dal Sistema NoiPA, entro il mese di luglio 2022 con cedolino separato”: lo annuncia il ministero dell’Economia e delle Finanze, con un messaggio sul portale Noi PA, precisando anche “che l’indennità una tantum non ha alcun impatto fiscale, non è pensionabile, né rappresenta una detrazione e si sostanzia in un’erogazione di somma netta in busta paga”. Il Mef specifica che “l’importo sarà erogato automaticamente ai dipendenti che abbiano percepito una retribuzione imponibile mensile non superiore a 2.692 euro almeno per un mese e, pertanto, siano beneficiari dell’esonero contributivo di cui all’art. 1 comma 121, Legge 30 dicembre 2021, n. 234 (c.d. Legge di Bilancio 2022)”. Il problema è che oltre 200 mila precari della scuola non avranno accesso al bunus: sono tutti coloro, anche supplenti annuali e cosiddetti Covid, che hanno interrotto il loro rapporto di lavoro nel mese di giugno. Anief non ci sta e annuncia battaglia legale.
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“Il record dell’inflazione è all’8,6%, si pensa che a fine anno si superi la media del 10%. Non si è mai registrata negli ultimi 30 anni un’inflazione così e tutti già cominciano a parlare di una crisi che proseguirà anche nei prossimi due o tre anni”, come fatto intendere dall’economista l’economista Pier Carlo Padoan. Per questo “avevamo chiesto un contratto ponte. Purtroppo nonostante il sì del ministro Bianchi, il no degli altri sindacati ha portato, di fatto, ad allungare le trattative. Ora ci confronteremo su altri temi ma il contratto non potrà essere firmato ad agosto”. A dichiararlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando su Orizzonte Scuola la notizia di una mensilità stipendiale, nell’ultimo semestre, letteralmente “bruciata” dalle famiglie per rispondere al caro vita.
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Si è riunito questa mattina a Palazzo Chigi il tavolo permanente per il “Partenariato economico, sociale e territoriale”, incentrato su un’informativa del ministro dell’Istruzione sulle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza ed in particolare sull’attuazione dei provvedimenti. Il ministro ha detto che sono pronti 300 milioni nel contratto per premiare la formazione incentivata sui mestieri dell’autonomia, ma anche che lo stipendio base degli stipendi degli insegnanti deve essere incrementato; inoltre, Bianchi ha detto che saranno formati 650 mila insegnanti sul digitale. Bianchi ha anche annunciato che dopo i 55 mila insegnanti immessi in ruolo l’anno scorso, questa estate ne verranno assunti a tempo indeterminato altri 65 mila. E che i precari, ha sottolineato, dovranno comunque sottoporsi a una selezione. Nel frattempo, ha assicurato che le classi pollaio si sono già ridotte a 22 alunni per il ministro dell’Istruzione.
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Nell’incontro odierno sugli ordinamenti dei profili professionali per il personale ATA, le proposte ARAN disattendono le indicazioni inviate dal Ministero dell’Istruzione sull’Atto di indirizzo. “Il testo proposto dall’Aran, a nostro avviso, deve essere rivisto ed integrato – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief – Come sindacato autonomo abbiamo presentato proposte specifiche e mirate, atte a valorizzare un comparto fondamentale per la scuola, quello ATA”.
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Gli effetti del Covid hanno prodotto la chiusura delle scuole e il ricorso alla didattica a distanza, con conseguenze dirette, purtroppo negative, sulla qualità della didattica: l’Invalsi oggi ci ha detto che nell’ultimo anno c’è stata una leggera ripresa, ma quasi la metà degli studenti italiani non raggiunge la sufficienza nè in italiano nè in matematica e si è presentata all’esame di maturità con conoscenze e competenze non adeguate. “Finchè continueremo a proporre la stessa didattica pre-Covid, con gli effetti del dimensionamento scolastico introdotto dal 2009, con il Dpr 81, e mai cancellato, è normale che i nostri alunni siano in difficoltà”, commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
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Dal 21 giugno 2022 (h. 9,00) e fino all’11 luglio 2022 (h. 23,59), sono disponibili le funzioni telematiche per la presentazione delle istanze finalizzate alla partecipazione alla procedura per l’inclusione nelle graduatorie d’istituto di prima fascia del personale docente.
Per accedere alla compilazione dell’istanza occorre essere in possesso delle credenziali del Sistema Pubblico di identità digitale (SPID) o di quelle della Carta di Identità Elettronica (CIE).

Tra il 1° luglio 2022 (h. 9,00) e il 16 luglio 2022 (h. 14,00),
istanze di scioglimento della riserva ai fini dell’inclusione a pieno titolo negli elenchi del sostegno delle Graduatorie ad Esaurimento

Tra il 1° luglio 2022 (h. 9,00) e il 15 luglio 2022 (h. 23,59),
istanze di conferma dei titoli di servizio maturati nel corrente anno scolastico per l’inclusione a pieno titolo nella II fascia delle GPS relative ai posti di sostegno o ai fini della valutabilità in altra graduatoria.

Tra l’8 luglio 2022 (h. 9,00) e il 21 luglio 2022 (h. 23,59),
istanze di scioglimento della riserva, ai fini dell’inclusione a pieno titolo nelle GPS di I fascia, relative ai posti comuni e di sostegno, a seguito del conseguimento, entro la data del 20 luglio 2022, del titolo di abilitazione e/o di specializzazione sul sostegno.


Da oggi la scuola deve fare a meno di oltre 150 mila docenti precari. Più alcune decine di migliaia di Ata. Almeno altri 80mila, circa, avevano terminato l’incarico con la fine delle lezioni, come i lavoratori cosiddetti Covid. In tutto, si tratta di non meno di 250 mila supplenti che lo Stato ha deciso di licenziare, anche se nella maggior parte di casi si tratta di lavoratori che hanno sottoscritto contratti su cattedre e posti senza titolare, quindi del tutto liberi. Il loro “benservito” non è casuale, ma funzionale al risparmio dei soldi pubblici e a discapito del servizio scolastico: privandosi del loro apporto, l’amministrazione scolastica ha benefici non indifferenti.
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Il caro-energia derivante dalla guerra in Ucraina e la scarsità di alcune derrate hanno alimentato la corsa dell'inflazione: l’Istat ha oggi rilevato, attraverso le statistiche preliminari, che il costo della vita "a giugno accelera di nuovo salendo a un livello (8%) che non si registrava da gennaio 1986, quando fu pari a 8,2%", con un aumento di ben l'1,2% su base mensile. Ancora più alta figura la crescita dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”, che ha fatto registrare un +8,3%. A livello di Eurozona va ancora peggio: il costo della vita si attesterebbe addirittura all'8,6%, con un +0,7% rispetto a maggio. Le stime giungono all'indomani degli interventi del governo per frenare il caro-bollette.
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Assemblea sindacale Anief REGIONE VENETO (PERSONALE EDUCATIVO) 03-05-2024 >>

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