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La volontà di legare gli aumenti di stipendio alla formazione degli insegnanti è prima di tutto “inopportuna, visto che abbiamo il contratto scaduto. Non si può pensare di andare a scrivere in quel contratto delle cose nuove rispetto a un lavoro già svolto. In quel contratto bisogna soltanto definire quanto sono gli arretrati rispetto all’aumento del costo della vita e rivedere i livelli dei profili professionali”. Lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso di un’intervista ad Orizzonte Scuola.
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Anziché complicare e allungare il percorso di avvicinamento alla professione, il ministro dell’Istruzione dovrebbe avviare da subito quei corsi abilitanti attesi da anni e nel 2020 banditi con diverse decine di migliaia di candidati rimasti al palo. A quelli si aggiungono i tanti docenti che nel frattempo hanno acquisito un nuovo titolo di studio oppure, se già assunti a tempo indeterminato, debbono chiedere il passaggio di ruolo. A sostenerlo è oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando l’irricevibile proposta di riforma del reclutamento dei docenti presentata qualche giorno dal ministro Patrizio Bianchi ai sindacati.
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Secondo Anief è però inutile parlare di una legge di questo genere dopo che da 40 mesi si aspetta il rinnovo di un contratto che comunque porterà aumenti chi rispetto a quanto accaduto dal 2008 lasciano gli stipendi di docenti e Ata ben 13 punti sotto l’inflazione. Inoltre, è non è ammissibile “punire” gli insegnanti anche in base alla valutazione degli apprendimenti degli studenti. Siamo pronti a impugnare in Corte Costituzionale la norma sugli aumenti legati alla formazione, sempre se verrà approvata.
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Il Governo propone di assumere 70 mila precari entro il 2024 con un percorso a ostacoli che prevede un concorso pubblico, una prova di abilitazione e l’integrazione di 30 CFU. Per i laureati previsto inoltre un corso di formazione iniziale. Anief boccia la proposta, troppo penalizzante per i giovani, discriminante per i supplenti presenti nelle graduatorie per le supplenze e non risolutiva dell’emergenza del precariato.
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Sono 90mila le cattedre vacanti nella scuola: lo ha comunicato il ministero dell’Economia e delle Finanze: considerando l’organico di fatto, in particolare le cattedre in deroga sul sostegno agli alunni disabili, e il mancato utilizzo di tutte le Gps per le immissioni in ruolo, come pure la mancata applicazione delle direttive della Commissione europea sull’assunzione a tempo indeterminato dei precari che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio, per il prossimo mese di settembre si prospettano oltre 200 mila supplenze da coprire. A denunciarlo è l’Anief, nel giorno in cui i sindacati sono stati convocati dal ministero dell’Istruzione per illustrare il nuovo reclutamento degli insegnamenti.
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Il giovane sindacato rappresentativo Anief ricorre contro la sanzione di 100 euro per mancato obbligo vaccinale personale over 50, contro le sospensioni per ottenere l'assegno alimentare o l'eventuale recupero delle spettanze stipendiali, per tutelare il personale Afam e quello universitario.



Il sindacato ricorda anche che giovedì 31 marzo verrà trasmesso un webinar Anief “Obbligo vaccinale: decreto legge riaperture e stato del contenzioso, tutto quello che c'è da sapere”. Interverranno il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, e i legali del sindacato Anief Fabio Ganci, Walter Miceli, Nicola Zampieri. Per partecipare, cliccare qui.

Per ANIEF la circolare di chiarimenti pubblicata ieri dal Ministero dell’istruzione crea ancora più confusione perché può indurre i dirigenti scolastici a disporre l’utilizzo dei non vaccinati in altra mansione per 36 ore settimanali. Una simile interpretazione, tuttavia, sarebbe totalmente illegittima poiché travalicherebbe quanto previsto dal D.L. 24/2022, che si limita ad affermare la necessità di utilizzare i docenti non vaccinati “in attività di supporto all’istituzione scolastica”, senza nulla disporre riguardo ad un loro possibile utilizzo per orario di servizio diverso da quello previsto per il relativo grado di insegnamento.
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"Le scuole hanno bisogno di certezze: dal 1° aprile vi sono nuove regole, ma queste nuove regole sono sbagliate". A sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, commentando il Decreto Legge Covid n. 24/2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 24 marzo. Intervistato dall’agenzia Teleborsa, il sindacalista ha ricordato che il Decreto riaperture fissa per il prossimo 1° aprile il primo scaglione di allentamenti delle norme Covid, ad esempio disponendo che non servirà più il Green pass rafforzato al lavoro per gli over 50, ma lasciando l'obbligo vaccinale e le mascherine a scuola.
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Il tribunale di Torino accoglie il ricorso presentato dal legale Anief: un docente riceve 3mila euro di risarcimento anche per gli anni precedenti. Sono migliaia i supplenti che stanno aderendo al ricorso

Sul diritto dei supplenti annuali ad avere la Carta del docente da 500 euro l’anno, Anief non ha mai avuto dubbi: dopo il Consiglio di Stato che ha cambiato orientamento a seguito della remissione in Corte di giustizia europea della questione comunitaria - su ricorso presentato dai legali Anief al tribunale di Vercelli - adesso anche i giudici del lavoro lo sostengono. La prima sentenza è arrivata dal Tribunale di Torino e riguarda il ricorso di un insegnante assistito dai legali dell’Anief Giovanni Rinaldi, Fabio Ganci e Nicola Zampieri. Il Giudice ha assegnato al docente che aveva presentato ricorso i 500 euro dell’annualità corrente, più quelli delle cinque supplenze annuali precedenti, per un totale di 3mila euro di risarcimento. Nella sentenza si legge che “il docente a tempo determinato” deve avere il “beneficio della c.d. Carta del docente, atteso che ai sensi degli artt. 63 e 64 del CCNL di categoria l’Amministrazione scolastica ha l’obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, “strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio”, tra le quali certamente può comprendersi la Carta del docente”.
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Gli stipendi dei docenti e del personale Ata sono più bassi sei volte rispetto all'inflazione registrata negli ultimi 13 anni: lo rivela uno studio dell'ufficio relazioni sindacali del sindacato Anief, che per questo motivo rilancia l’esigenza di incrementare in modo considerevole l’aumento previsto per il rinnovo contrattuale appena superiore al 4% dopo 40 mesi di blocco stipendiale. Il sindacato ha calcolato che per recuperare l’attuale inflazione servirebbero aumenti mensili di 274 euro: di questi, 221 riguarderebbero il primo triennio 2016/2018 e altri 53 euro il secondo triennio 2019/2021. In termini pratici, l’Esecutivo Draghi dovrebbe stanziare 4,7 miliardi.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Il nostro studio sul gap tra le buste paga del personale scolastico e di tutta la PA rispetto al costo della vita, evidenzia in modo ancora più marcato l’inconsistenza degli aumenti stanziati dal Governo per l’intera Amministrazione pubblica: parliamo di 6,5 miliardi approvati con le ultime tre Leggi di Bilancio; sembra una cifra enorme, ma siccome vanno ad oltre tre milioni di dipendenti pubblici, tra i meno pagati del vecchio Continente dopo i Paesi dell’Est e la Grecia, è chiaro come il sole che non possono bastare”.
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È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale, con entrata in vigore da oggi, il Decreto Legge Covid n. 24/2022 approvato dal Consiglio dei Ministri la scorsa settimana: rispetto alla bozza iniziale del Governo, il testo presente nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 70 del 24 marzo, è stato modificato all’articolo 8 con una novità rilevante, perché riguarda la fine della sospensione dal servizio dei circa 10mila lavoratori tra docenti, amministrativi, educatori della Scuola, Università e Afam non vaccinati. Dal prossimo 1° aprile, tutto questo personale che opera per lo Stato potrà quindi tornare a scuola, anche se verrà utilizzato non a contatto con gli alunni, ma solo a supporto delle attività: fino al 30 aprile, però, per l’accesso a scuola servirà presentare comunque il Green Pass base, ricavabile anche solo attraverso l’effettuazione di un tampone. Anief chiede un incontro urgente con il dirigente Filippo Serra per avere chiarimenti sulle modalità applicative al personale della scuola.

“La decisione del Cdm è comunque tardiva e ora ci batteremo in tutti i modi per assicurare i risarcimenti a coloro che vorranno presentare ricorso con Anief – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - , ma significa anche che tra il 5 e il 7 aprile il personale scolastico, universitario, Afam riammesso in servizio potrà anche votare alle elezioni Rsu e decidere con il voto da chi farsi rappresentare in questo triennio contrattuale 2022-2025. Sulla decisione del Governo – fa osservare ancora Pacifico - siamo convinti che hanno pesato tantissimo le denunce al Tar dell’Anief per l'illegittimità dell'uso della certificazione “verde” anti Covid19, con conseguenti prese di posizioni dei giudici: come l’ultima, del Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia, che ha ritenuto incostituzionale l'obbligo vaccinale”.
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Il concorso ordinario della scuola secondaria era atteso da anni di circa mezzo milioni di candidati, ma già dopo la prima prova, a risposte multiple, si è rivelato un’altra “strage degli innocenti”: ci sono commissioni che hanno fatto registrare zero ammessi e moltissime non più del 5%; una delle “migliori” performance si è raggiunta in Puglia, dove per la classe di concorso di Inglese - AB24 e AB25 - ha superato la prova un quarto dei partecipanti; sempre in Puglia, è esemplare quello che è accaduto con la A022 (Italiano, Storia, Geografia nella scuola secondaria di primo grado), con la prova computer based del 21 e 22 marzo superata soltanto da 87 aspiranti docenti su circa 2.300 candidati, con appena il 3,7% di partecipanti allo scritto che potrà svolgere l’orale.
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ASSEMBLEE SINDACALI
IL RINNOVO DEL CCNL 19-21

Anief Veneto ha programmato le seguenti assemblee:

Belluno - 28-03-22 ore 08:00-11:00
Rovigo - 30-03-22 ore 08:00-11:00
Treviso e Vicenza - 31-03-22 08:00-11:00
Verona e Venezia - 01-04-22 08:00-11:00

Assemblee personale ATA
Assemblea nazionale personale ATA - 01-04-22 ore 08:00-11:00
Assemblea nazionale personale educativo - 01-04-22 ore 15:00-18:00
Assemblea nazionale personale IRC - 01-04-22 ore 08:00-11:00


La partecipazione è condizionata alla comunicazione alla scuola e alla conferma.
E' necessaria la registrazione all'evento.

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Anief – Domani si apre la “finestra” dei quasi 50mila docenti abilitati inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento per l’aggiornamento delle posizioni del prossimo triennio 2022/2025: non si potranno attuare nuovi inserimenti, ma la novità, grazie all’azione del sindacato, è che potranno produrre domanda tutti coloro che per vari motivi non hanno aggiornato la loro posizione negli anni precedenti e quindi sono stati depennati.
Leggi l'articolo integrale.

Decreto del Ministro dell’istruzione 10 marzo 2022, n. 60 – Aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento e delle graduatorie di istituto di I fascia del personale docente e educativo, valevoli per il triennio scolastico 2022/2023, 2023/2024 e 2024/2025

Gli aspiranti potranno presentare domanda, esclusivamente mediante modalità telematica nell’apposita sezione “Istanze on line” del sito internet di questo Ministero, previo possesso delle credenziali SPID o, in alternativa, di un’utenza valida per l’accesso ai servizi presenti nell’area riservata del Ministero con l’abilitazione specifica al servizio “Istanze on Line (POLIS), nel periodo compreso tra il 21 marzo 2022 (dalle ore 9,00) ed il 4 aprile 2022 (entro le ore 23,59). Gli interessati, collegandosi all’indirizzo https://www.miur.gov.it/, accedono alla pagina dedicata attraverso il percorso “Argomenti e Servizi > Scuola > Reclutamento e servizio del personale scolastico > Graduatorie ad esaurimento”
Leggi il comunicato dell'ufficio scolastico.


Domani si apre la “finestra” dei quasi 50mila docenti abilitati inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento per l’aggiornamento delle posizioni del prossimo triennio 2022/2025: non si potranno attuare nuovi inserimenti, ma la novità, grazie all’azione del sindacato, è che potranno produrre domanda tutti coloro che per vari motivi non hanno aggiornato la loro posizione negli anni precedenti e quindi sono stati depennati. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “avere ottenuto i reinserimenti, sulla carta di circa 7mila candidati esclusi è certamente un obiettivo raggiunto grazie ai ricorsi vinti da Anief: ne andiamo fieri, perché non era affatto scontato raggiungerlo”.
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Evento Data Luogo Dettagli
Assemblea sindacale Anief REGIONE VENETO (PERSONALE EDUCATIVO) 03-05-2024 >>

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