Ha lasciato il segno l’ordinanza pubblicata poche ore fa dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Sicilia: lo sostiene Marcello Pacifico, presidente Anief, il quale in una diretta Facebook ha oggi dichiarato, alla luce della richiesta di chiarimenti formulata dal CGA al ministero della Salute, che “bisogna pensare con questa variante Omicron a una nuova situazione, visto che si parla sempre più di uno stato endemico: la avevamo detto – ha ricordato Pacifico - che questo obbligo è discriminatorio. E adesso quello che vogliono sapere i giudici siciliani è esattamente ciò che volevamo sapere anche noi attraverso i ricorsi”.
“Probabilmente – ha continuato il sindacalista - la sentenza dello scorso mese di ottobre sull’obbligo vaccinale per il personale sanitario è superata sulla base della variante Omicron: per questo il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Sicilia ha chiesto un’istruttoria, vogliono vederci chiaro, se bisognerà fare dei richiami vaccinali a questo punto addirittura ogni quattro mesi. E quindi Anief si costituirà con i propri legali, vogliamo partecipare e aiutare i cittadini ma anche le istituzioni”.
Pacifico ha quindi detto che “se il 16 marzo si accoglierà la sospensiva, il giorno dopo andremo a chiedere i decreti monocratici. Pertanto, in virtù dell’ordinanza del CGA, invitiamo tutti i lavoratori interessati a inviare una richiesta al proprio dirigente scolastico, nella quale si specifica che si vuole tornare al lavoro. Infine, annuncio che faremo ricorsi ‘pilota’ per trovare un giudice che sollevi lo stesso principio di illegittimità per il personale scolastico e dell’Università. Ovviamente, anche i dirigenti scolastici sono tutelati con Udir”.
Il sindacalista a capo dell’Anief, sempre commentando l’ordinanza n. 38 del 17 gennaio, che richiama la Raccomandazione del Consiglio d’Europa circa la tematica della vaccinazione Covid-19 nella Risoluzione 2361 (2021), ha quindi detto che “per chi non ha mai ricorso al Tar è opportuno che lo faccia ora, visto che è ancora nei termini. Con l’ordinanza del CGA della Sicilia cambia tutto: l’obbligo non serve per la salute di tutti, questo lo sappiamo. Ma a questo punto vogliamo sapere se è una misura necessaria o meno. Siamo qui a rassicurare chi ha fatto ricorso, siamo in punto di diritto”, ha concluso Pacifico.
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