Pubblichiamo alcuni articoli su Precariato, dopo la sentenza della Corte di Giustizia UE parte la stagione dei risarcimenti e sul precariato Governo continua a sbagliare.
Pubblichiamo alcuni articoli su Precariato, dopo la sentenza della Corte di Giustizia UE parte la stagione dei risarcimenti e sul precariato Governo continua a sbagliare.
Nei giorni successivi alla sentenza dei giudici europei "sull'abuso dei contratti a termine, i tribunali del lavoro italiani hanno ripreso, con più veemenza, a condannare lo Stato a cospicue spese risarcitorie: la base di partenza sono 15 mensilità di stipendio mancato, pari a circa 25mila euro. Ma non mancano sentenze risarcitorie piú sostanziose". Lo afferma l'Anief, secondo cui i giudici si dovranno esprimere pure su scatti di anzianità, pagamento dei periodi non lavorati tra una supplenza e l'altra. Oltre che, ovviamente, sull'obbligo di costituzione del rapporto a tempo indeterminato. Con un danno iniziale per le casse pubbliche di 6 miliardi di euro.
1) Olimpiadi di italiano
Il termine per le iscrizioni delle scuole è fissato al 31 gennaio 2015. Il 12 febbraio si svolgerà la fase d’istituto della competizione, e la finale nazionale si svolgerà a Firenze il 10 aprile 2015, nell’ambito delle "Giornate della lingua italiana”.
2) Al Senato, l’esame della “Legge finanziaria” lascia perplessi i tecnici
Una delle perplessità, nella “Nota di lettura” n.71, del Servizio del Senato riguarda i profili di quantificazione e la copertura finanziaria per le molteplici voci di spesa nella Scuola. Riportiamo dall’esame tecnico nel documento parlamentare.
Nei giorni successivi alla storica espressione dei giudici europei sull’abuso dei contratti a termine, i tribunali del lavoro italiani hanno ripreso, con più veemenza, a condannare lo Stato a cospicue spese risarcitorie: la base di partenza sono 15 mensilità di stipendio mancato, pari a circa 25mila euro. Ma non mancano sentenze risarcitorie più sostanziose. Ed è solo l’inizio: i giudici si dovranno esprimere pure su scatti di anzianità, pagamento dei periodi non lavorati tra una supplenza e l'altra. Oltre che, ovviamente, sull’obbligo di costituzione del rapporto a tempo indeterminato. Con un danno iniziale per le casse pubbliche di 6 miliardi di euro.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): i senatori possono limitare il danno all’erario oggi stesso, entro le 18.00, presentando adeguati emendamenti alla Legge di Stabilità 2015. Continuare a far finta che il 26 novembre a Lussemburgo non sia accaduto nulla, non farà altro che moltiplicare in modo esponenziale il contenzioso tra i lavoratori e lo Stato. Con la particolarità che stavolta già sappiamo chi è il vincitore.
Non assumere 60mila docenti abilitati e 40mila Ata esporrebbe lo Stato a risarcimenti miliardari, molto superiori ai costi della loro stabilizzazione negata. Sbaglia il sottosegretario Gabriele Toccafondi a dire, come ha fatto oggi rispondendo ad un’interpellanza parlamentare, che la questione si ritiene chiusa con il programma “di assunzioni a tempo indeterminato di circa 148mila docenti delle scuole di ogni ordine e grado da attuarsi nell'a.s. 2015/16, con conseguente chiusura definitiva delle graduatorie ad esaurimento”.
Marcello Pacifico (presidente Anief): chi governa continua a ragionare come se la storica sentenza del 26 novembre a Lussemburgo non fosse mai esistita, trattando il fenomeno del precariato per comparti. Il punto è che è finito il tempo di far operare i lavoratori nello Stato per lunghi periodi, a tempo determinato e su posti vacanti e disponibili senza alcuna ragione sostitutiva.
Pubblichiamo alcuni articoli sugli stage che portano occupazione, uno studente su dieci viene assunto, la rivincita dei maestri: il diploma magistrale ora vale per essere assunti e per spostarsi da un istituto all'altro e su sostegno, nessuna svolta se non si incrementa l'organico dei docenti.
1) Organizzazione e avvio dei corsi metodologico-didattici CLIL di cui al DM 351/2014
Riportiamo dalla nota n. 17849- 01/12/2014, con la quale la Direzione generale per il personale scolastico comunica, con riferimento al DM 351/2014, le azioni da porre in essere da parte degli UU.SS.RR..
2) Concorso indetto dal Dipartimento delle Pari Opportunità e dal MIUR
Il Miur e il DPO bandiscono un concorso, destinato alle Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado, per la realizzazione di iniziative progettuali di sensibilizzazione, informazione e formazione sulla prevenzione della violenza e della discriminazione.
3) Nella home page del sito MIUR, un buon numero delle news in evidenza riporta, di solito, questioni da risolversi dinanzi alla magistratura amministrativa o del lavoro
E’ Il risultato di anni di gestione spensierata, nei quali i responsabili della politica e dell’amministrazione della Scuola, nella turris della burocrazia e ignorando i diritti e le ragioni di utenti e amministrati, si sono attribuiti ampi margini di discrezionalità nell’esercizio delle funzioni.
Il Governo deve continuare a portare avanti il progetto di potenziamento delle esperienze formative in azienda: lo dicono anche i dati ‘Excelsior’ di Unioncamere e Ministero del Lavoro pubblicati oggi, da cui si evince che quasi 30mila tirocinanti sono stati assunti alla fine del percorso (+5,5% rispetto ad un anno prima). Peccato che nelle scuole superiori, dei fondi assegnati nel 1999 per l’allora ‘Terza Area’ è rimasto solo il 3%.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): incentivare le esperienze in azienda, come fanno da tempo in Germania e Stati Uniti, è un passaggio fondamentale per migliorare le competenze ed andare a coprire quelle sacche di posti di lavoro che ogni anno rimangono vuoti per mancanza di giovani specializzati. Ma nel contempo, l’Esecutivo pensi seriamente anche a portare l'obbligo formativo da 16 a 18 anni, la vera panacea per ridurre gli abbandoni.
Si è tenuto il convegno organizzato dal sindacato degli insegnanti Anief, presso la Sala Mercede di Palazzo Marini, per commentare ed approfondire i profili legali del ricorso, promosso dal sindacato degli insegnanti, che ha portato alla storica sentenza della Corte di giustizia europea di Strasburgo, in contrasto con il parere espresso in precedenza dalla giustizia ordinaria italiana e dalla Corte di Cassazione.
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