Che sulla riforma della scuola non ci siano idee chiare, Anief lo aveva capito da settimane dal balletto dei numeri e dei risarcimenti per via del mancato censimento sugli organici; ma che si metta in discussione il regolare avvio dell'anno scolastico non è tollerabile per chi aspetta da anni e per le famiglie che meritano posti stabili. Il disegno di legge non è la strada più opportuna.
Anief ribadisce comunque come a fianco dell'organico dell'autonomia debba essere ripristinato il tempo scuola cancellato negli ultimi dieci anni, equivalente a 200.000 posti in più da affiancare a una seria ricerca di tutti i posti vacanti affidati in organico di fatto in questi anni, l'80%. Inoltre, non si trova ancora alcun accenno al personale Ata, per la cui mancata stabilizzazione è ancora aperta una procedura d'infrazione.