Sciolta la riserva dai legali del giovane sindacato, riuniti oggi a Roma in occasione della XIII conferenza organizzativa: la novità è che possono ricorrere anche i lavoratori immessi in ruolo prima del 2005, perché su questa materia non c’è prescrizione. In ballo ci sono risarcimenti cospicui: fino a 30mila euro in caso di lungo precariato, e incrementi stipendiali anche di 200 euro, davvero preziosi visto che lo stipendio è bloccato dal 2009 e il rinnovo contrattuale che porterà all’addio degli scatti di anzianità.
Marcello Pacifico (presidente Anief): abbiamo buoni motivi per avviare questo ricorso, che si preannuncia imponente. Perché sono tanti i lavoratori della scuola che da precari hanno percepito stipendi fermi all’inquadramento iniziale. Il problema è che una volta entrati in ruolo, Miur e Ragioneria dello Stato con la ricostruzione di carriera hanno loro riconosciuto solo una parte di adeguamento stipendiale e di arretrati relativi a quel periodo. Violando in tal modo, palesemente, le norme comunitarie sulla parità di trattamento del personale, a partire dalla direttiva 1999/70/CE.