Un sistema di allerta esiste già. Ma solo pochi istituti lo applicano. Il registro digitale doveva decollare in tutte le scuole, ma solo la metà lo usa.
Un sistema di allerta esiste già. Ma solo pochi istituti lo applicano. Il registro digitale doveva decollare in tutte le scuole, ma solo la metà lo usa.
1) Il format che servirà a ogni scuola per produrre il proprio Rapporto di Autovalutazione (RAV)
L’INVALSI, con la supervisione di un Gruppo appositamente insediato presso il MIUR, ha predisposto – sulla scorta delle esperienze fatte con le sperimentazioni “Valutazione e Miglioramento”, “VSQ” e “VALES” – il format sul quale ogni scuola statale o paritaria compilerà, entro l’estate prossima, il Rapporto di Autovalutazione. Una sommaria presentazione della mappa degli indicatori e relativi descrittori.
2) Concorso “Insieme per la legalità”
E’ indetto dal MIUR in collaborazione con la Guardia di Finanza, nell’ambito del progetto “Educazione alla legalità economica”.
3) Progetto 'Programma il Futuro'
Sarà presentato oggi, alle ore 12.30, presso il Salone dei Ministri del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca; è realizzato dal Miur in collaborazione con il Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica).
Prima il Miur prende atto del parere del Consiglio di Stato, secondo cui il diploma magistrale conseguito da 45mila precari fino al 2001 è abilitante a tutti gli effetti. E ora il riconoscimento che il titolo vale anche per la mobilità: decine di migliaia di docenti potranno fare richiesta di passaggio di ruolo verso l'infanzia. Per avere certezza di usufruire dei diritti conquistati, il consiglio del legale è di presentare ricorso.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): è il passaggio finale di una vertenza in cui abbiamo sempre creduto, giustizia è fatta.
"Ma Tante scuole sono senza web". Loris e il registro elettonico inesistente. I Sindacati: servono soldi.
Sbaglia il Ministro a minimizzare la quantità di lavoratori non di ruolo coinvolti: dal 2001 sono state conferite più di un milione e mezzo di supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche su posti liberi, a fronte di 300mila pensionamenti ma soprattutto di appena 250mila immissioni in ruolo. Per questo motivo, il numero di coloro che hanno lavorato su posti liberi per oltre 36 mesi è molto alto. Ma lo Stato italiano è in grado di dare seguito a quanto deciso in merito nelle aule di tribunale: ha infatti preventivamente previsto 150mila assunzioni da attuare entro i prossimi 10 mesi.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): gli interessati a quanto stabilito il 26 novembre dalla Suprema Corte UE sono coloro che hanno sottoscritto almeno quattro supplenze annuali ed hanno tutte le ragioni per rivolgersi al giudice del lavoro, a cui chiedere anche il risarcimento danni per abuso dei contratti a termine. Il Governo già si aspettava questo esito. Ora è chiamato ad integrare questa “copertura”.
1) Novità per la seconda prova degli esami di Stato conclusivi dei corsi del secondo ciclo
La C.M. n.7354, 26 novembre 2014, annuncia novità per la seconda prova scritta; reca lo schema di Regolamento (modifica il D.M. 23 aprile 2003, n. 41) e, nelle tabelle, elenca le discipline caratterizzanti, rispettivamente, i corsi di istruzione liceale, tecnica e professionale.
Tutti i partiti politici sono d’accordo, ancora di più oggi che il numero di dipendenti a cui è stata negata la pensione per un errore nella riforma Fornero si è quasi dimezzato: servirebbero meno di 300 milioni. Anche la Camera ha approvato un ordine del giorno che impegna il Governo a trovare una soluzione ragionevole.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): riproporremo a Palazzo Madama gli emendamenti risolutivi, che fanno seguito alla via del ricorso in tribunale. Bisogna trovare una soluzione: rappresenterebbe un atto di giustizia verso quei lavoratori beffati e un segnale per ringiovanire il corpo docente italiano.
Dopo le proposte emendative suggerite da Anief in V Commissione Bilancio e bocciate, approvato l'ordine del giorno 9/2679-bis-A/120 dell'on. T. Curro' (M5S) che è stato accolto come raccomandazione dal Governo. Ora inizia il pressing in Senato.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): “È uno dei primi effetti della pronuncia della Corte di giustizia europea sul precariato”.
Pubblichiamo alcuni articoli sul primo effetto della sentenza Corte di Giustizia UE: i precari possono diventare RSU.
La Sentenza della Corte di Giustizia Ue ha dichiarato contraria alla normativa europea sul divieto di reiterazione di contratti a termine quella italiana sulla scuola «che autorizzi, in attesa dell'espletamento delle procedure concorsuali per l'assunzione di personale di ruolo delle scuole statali, il rinnovo di contratti di lavoro a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili di docenti nonché di personale Ata, senza indicare tempi certi per l'espletamento di dette procedure concorsuali ed escludendo qualsiasi possibilità, per tali docenti e detto personale, di ottenere il risarcimento del danno eventualmente subito a causa di un siffatto rinnovo».
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