Sono in vigore da ieri le ulteriori disposizioni adottate con decreto del presidente del Consiglio dei ministri (D.P.C.M.) 25 febbraio 2020 per l'attuazione del decreto legge n.6/2020, che introduce misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Il nuovo decreto, adottato su proposta del ministro della Salute e sentito, tra gli altri, il ministro dell'Interno, prevede tra le varie misure: il divieto di libero accesso, domenica 1° marzo, su tutto il territorio nazionale, agli istituti e ai luoghi della cultura; la sospensione fino al 15 marzo prossimo di viaggi d'istruzione, iniziative di scambio o gemellaggio, visite guidate e uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado; la riammissione, sempre fino al 15 marzo, nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia di durata superiore a 5 giorni dietro presentazione di certificato medico; l’attivazione di lezioni on line, durante l’arco di tempo della sospensione delle attività didattiche.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “le misure decise dalla presidenza del Consiglio dei ministri, sentiti i ministeri della Salute e dell’Istruzione, oltre che gli esperti e la Protezione Civile, per contenere l'emergenza relativa al Coronavirus, vanno rispettati e seguiti con estrema attenzione: il mondo della scuola in passato ha sempre fornito risposte all’altezza della situazione, guidata da un corpo insegnante e da dirigenti scolastici, oltre che supportata dal personale Ata, dotato di un alto senso civico e di responsabilità. Anche in questa occasione, siamo certi che le indicazioni fornite sul blocco dei viaggi d’istruzione e sulle giustificazioni per le assenze di lunga durata verranno portate a termine. Qualche dubbio si pone invece sulla possibilità effettiva di realizzare le lezioni a distanza, per via della non sempre adeguata disponibilità tecnologica in seno agli istituti scolastici, soprattutto del primo ciclo: su questo punto, sarebbe bene che il ministero dell’Istruzione provvedesse ad assicurare a tutte le scuole le dotazioni informatico-telematiche minime per permettere a insegnanti e alunni di realizzare la didattica via web”, conclude Pacifico.