Appello all’astensione dal lavoro rivolto a 140.000 supplenti. Sit-in del MIDA nei pressi del Parlamento alle 14.30. Aderisce anche ADIDA. Organizzati dal sindacato i trasporti per raggiungere la Capitale. Per l’inserimento immediato in Gae di tutti i docenti abilitati a partire dalla seconda fascia d’istituto, il pagamento degli scatti di anzianità negato ancora dal CCNL 2006/2009 e delle ferie, il recupero del primo gradino stipendiale ai neo-assunti tolto dal CCNL 2011, la conversione contratti 30 giugno-31 agosto senza ragioni sostitutive.
Secondo il giovane sindacato le 100mila assunzioni di docenti precari sono un buon inizio, ma non bastano. Uno su tre delle GaE rimarrà fuori, così i tanti candidati idonei a seguito dei concorsi svolti prima del 2012 e forse anche gli idonei dell’ultimo, bandito nel 2012 dall’ex ministro Profumo. Disco rosso pure per gli abilitati della seconda fascia d’istituto, per personale educativo e per gli Ata. Ricorreranno in tribunale contro la cancellazione delle graduatorie non esaurite, per contestare la chiamata diretta e ottenere la stabilizzazione.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): il Governo sta cercando di sanare una piaga storica, quella della precarietà, ma le soluzioni sono ancora lontane. I 10 milioni di euro previsti per il 2015 dal disegno di legge di riforma, per risarcire i precari che hanno ricorso in tribunale contro l’abuso dei contratti a termine, sono una cifra a dir poco modesta. Perché copre solo i risarcimenti ottenuti dai legali dell’Anief nei più dei 400 giudizi già affrontati. Mentre, ancora si devono attendere pronunce per altri 4.000 ricorrenti, sempre tutelati dal giovane sindacato. Inoltre è assurdo lasciare fuori dalle assunzioni coloro che fanno parte delle liste d’istituto o che si sono abilitati con TFA, PAS, diploma magistrale, cancellati o mai inseriti: hanno conseguito l’abilitazione con lo stesso percorso didattico e le stesse selezioni in entrata e in uscita. La loro colpa? Vivere in un Paese che riconosce l’abilitazione per insegnare solo ad anni alterni.
Pubblichiamo alcuni articoli su Piano Governo, primo no dell'Anief: sbagliate le scelte e le assunzioni dovevano essere il triplo.
Il Consiglio di Stato ha ammesso con riserva nelle Graduatorie ad esaurimento (GaE) 3mila docenti precari, in prevalenza diplomati magistrali, che sarebbero stati esclusi ingiustamente. Adesso potranno chiedere la stabilizzazione, e presto altri potrebbero seguire il loro esempio. L'imbarazzo di Renzi in conferenza stampa: "Stiamo verificando".
1) Doverosamente. Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione
More solito, il MIUR, privo di visione strategica e sotto l’assillo delle urgenze, naviga a vista; sul rinnovo del Consiglio superiore ha imbroccato la rotta; ma sotto l’assillo delle urgenze, sta rendendo difficili le procedure: per il voto del 28 aprile.
2) Istruzione per gli adulti. Le iscrizioni potranno essere effettuate fino al 31 maggio, e comunque non oltre il 15 ottobre 2015.
Nel sito del MIUR, è postata in evidenza la notizia del rinnovato modello dei percorsi di istruzione per gli adulti: personalizzati (basati su un “Patto formativo”) e con moduli anche on line.
3) Giornate di studio promosse in occasione della finale delle "Olimpiadi di Filosofia"
Le Giornate di studio "Le Olimpiadi di Filosofia per una scuola di libertà e creatività" sono organizzate per i giorni 26/27 marzo 2015, finalizzate all’approfondimento di contenuti filosofici e metodologie didattiche.
4) Conferenza internazionale: “Science: Europe, Democracy, Peace”.
Si terrà a Roma, il prossimo 20 marzo, presso l’ Aula Convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Piazzale Aldo Moro, 7.
Così il giovane sindacato commenta il via libera del Consiglio dei Ministri al disegno di legge sulla riforma dell’istruzione: sarà nuovo contenzioso in tribunale. Anief contesta innanzitutto il numero delle immissioni in ruolo prefissato dall’Esecutivo: sono 50mila in meno rispetto a quanto annunciato per oltre sei mesi, da settembre a ieri. L’ex ministro Gelmini ne programmò in un solo anno 67mila, senza scomodare l’organico funzionale. Si escludono tanti precari delle graduatorie d’Istituto, quando uno di loro su due tiene aperte le nostre scuole. Inevitabile il ricorso in tribunale. Anche perché la chiamata diretta è incostituzionale, poiché viola almeno tre articoli della Costituzione. E anche pensare di utilizzare l’organico funzionale per eliminare le supplenze è una scelta impraticabile: rischiamo di veder sostituito un docente di latino con uno di educazione fisica. Pure l’esclusione degli idonei dei concorsi pubblici sarà oggetto di ricorso nei tribunali della Repubblica.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): la scuola non è l’esercito, ogni insegnante è esperto di una sua specifica disciplina e non può essere utilizzato a caso. L’unica buona notizia è rappresentata dal mantenimento degli scatti di anzianità: peccato che la Legge di Stabilità approvata a fine 2014 li abbia di fatto bloccati sino al 2018. Confermiamo la protesta dei 140.000 precari della scuola fissata per il 17 marzo a Roma.
Pubblichiamo alcuni articoli sul Piano assunzioni, il Governo valuti bene: potrebbe sbagliare tutto su tempi, numeri e soluzioni e Anief-Confedir chiede all'Aran di far rispettare le prerogative sindacali dei precari.
ROMA «Manterremo l'impegno a garantire le nuove assunzioni nella scuola, a cominciare dai vincitori di concorso del 2012 e a partire dal primo settembre. Ci sono i tempi perchè questo possa avvenire attraverso l'approvazione da parte del Parlamento della riforma della scuola presentata dal governo». Lo ha assicurato alla Camera il ministro Maria Elena Boschi, alla vigilia della riunione del Consiglio dei ministri che avrà sul tavolo il ddl Scuola.
La progressione di carriera dei docenti. Un criterio insidioso
Il nuovo modello di retribuzione dei docenti è uno dei punti cruciali del disegno di legge sulla Scuola che arriva oggi, 12 marzo, in CdM .Altro è proporre una progressione correlata all’esito dell’apprendimento degli alunni, altro è retribuire gli insegnanti che esercitano qualificate funzioni e quelli che si impegnano in attività aggiuntive. In ogni caso, quella retributiva è materia da contrattare con i sindacati e tenendo fermo il criterio dell’anzianità di servizio; su ciò incalzeremo il Governo con lo sciopero (e con il sit in, a Roma) del 17 marzo.
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