Dal 1° settembre 2016, i dirigenti scolastici di tutte le 8.500 scuole pubbliche selezioneranno i docenti dall'ambito territoriale per conferire prioritariamente su posti vacanti incarichi triennali in base all'attuazione del PTOF, il Piano triennale dell'offerta formativa. Dal quel momento, tutti i docenti collocati negli ambiti territoriali, inizialmente oltre 100mila per poi diventare tutti l’anno successivo, potranno inviare al preside il loro curriculum vitae. Dopo di che, potranno essere chiamati a colloquio, per vedersi valutate le loro competenze e abilità. E a quel punto, si realizzerà quello che l’Anief sostiene da tempo: una selezione non più in base al merito, a delle graduatorie formulate sulla base di titoli e servizi svolti, ma discrezionale.
Marcello Pacifico (presidente Anief): è stato creato un meccanismo, complici diversi rappresentanti sindacali, che ha prodotto un malcontento generale. E presto si produrrà un enorme contenzioso, con eterni ricorsi nei tribunali avverso i criteri di valutazione. Per non parlare del concorso a cattedra dove i presidenti di commissione potrebbero trovarsi i candidati promossi e sceglierli nella loro scuola. Vale la pena ricordare che la Corte Costituzionale, in passato, quando è stata fatta una sperimentazione in Lombardia sulla chiamata diretta, ha bocciato l'articolo 8 della Legge n. 2/2012. Presto i giudici saranno chiamati ad esprimersi, su una norma che nel frattempo è diventata nazionale.
Il Tribunale del Lavoro di Pordenone conferma il diritto dei docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l'a.s. 2001/2002 all'immediato inserimento nelle graduatorie a esaurimento con effetti dalla data di prima pubblicazione delle stesse. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Fortunato Niro, tutelando i diritti di quattro iscritte ANIEF, ottengono piena ragione sul MIUR e la condanna dell'Amministrazione “ad emanare tutti gli atti necessari a consentire l'inserimento delle attrici nelle suddette graduatorie con decorrenza dalla loro approvazione per gli anni 2014/2017”.
Il Tar del Lazio comunica ai legali dei candidati esclusi che saranno organizzate prove suppletive per dare la possibilità di fare il concorso a chi vince in sede giudiziale. Ma il ministero dell’Istruzione smentisce: «Per ora non sono previste».
Le pressioni rivolte ai parlamentari dall’Anief nelle passate settimane hanno quindi prodotto i risultati attesi. Solo che gli emendamenti approvati dal Senato, presto alla Camera, del Decreto Legge n. 42/2016, recante “disposizioni urgenti in materia di funzionalità del sistema scolastico e della ricerca", prevedono finalmente il reclutamento di chi ha dimostrato di poter insegnare. Mentre ci sono tanti docenti vincitori delle precedenti sessioni concorsuali che sembrano essere passati nel “dimenticatoio”, malgrado la legge preveda che possano ancora essere assunti a tempo indeterminato.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): vanno assunti per scorrimento tutti coloro che sono inseriti nelle graduatorie degli idonei, questo dice la normativa vigente, sino alla pubblicazione delle nuove liste di vincitori del concorso per docenti 2016, di cui si devono ancora svolgere le prove scritte. In caso contrario, l’amministrazione andrebbe incontro ad un altro contenzioso senza fine.
Dopo il via libera del Consiglio di Stato, in queste ore il tribunale regionale ha inviato una comunicazione ai legali dei candidati esclusi precisando che verranno “adottate le misure più idonee per la tutela degli interessi protetti dei ricorrenti, anche con soluzioni alternative all’ammissione con riserva, in sede cautelare, alle prove concorsuali eventualmente mediante apposita sessione riservata di esame, per coloro che ottengono una decisione giudiziale di merito favorevole”.
Marcello Pacifico (presidente Anief): anche stavolta avevamo ragione noi. Se il TAR dovesse esprimersi favorevolmente ai ricorrenti, il Miur dovrà necessariamente programmare un nuovo calendario di prove, con date successive al 31 maggio. il Ministero dell’Istruzione, dunque, farebbe bene ad attrezzare sin d'ora le sedi d'esame dei ricorrenti.
Il Tribunale di Milano – sovvertendo il precedente orientamento - accoglie senza riserve le tesi ANIEF e dichiara il diritto dei docenti cancellati per non aver prodotto domanda di aggiornamento ad essere reinseriti, a domanda, nelle Graduatorie a Esaurimento di interesse. Gli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Francesca Lideo danno un’ulteriore e soddisfacente lezione al MIUR sul rispetto della normativa primaria e ottengono piena ragione in tribunale con l'immediato reinserimento nelle GaE di una docente cancellata nel 2007 cui il MIUR aveva ripetutamente negato la possibilità di rientrare nelle graduatorie per le immissioni in ruolo.
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