È una delle richieste plebiscitarie che giunge dai 200mila partecipanti alla consultazione sulle linee guida di riforma: le modalità e i contenuti di gestione dei corsi formativi degli insegnanti più giovani dovranno essere scelti e gestiti dai colleghi più esperti. La sintesi del Miur: l’interesse prevalente è quello di “premiare chi forma altri”, assegnare “incentivi agli innovatori”, “avere risorse certe”, gestire i corsi “a livello regionale, sfruttando reti di scuole”, “proporre, a livello individuale, la detraibilità delle spese dirette”.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): l’insegnamento necessita non solo di competenze di base, ma anche di consigli e preziose indicazioni, che può fornire solo chi è stato dietro la cattedra per 20-25 anni.