Su alcuni versanti, la riforma approvata dall’aula del Senato è addirittura peggiorativa della prima versione approvata alla Camera. Il fatto stesso che sia stato eliminato ogni riferimento temporale sull'ordine delle operazioni dal maxiemendamento per le assunzioni sull'organico di potenziamento, è più che significativo sulle possibilità di far arrivare tra i 5 e i 7 docenti aggiuntivi ad ogni istituto, ad anno scolastico abbondantemente iniziato. E poi, dal 2016, si comincerà con la chiamata diretta dei nuovi docenti e pure di una parte di quelli di ruolo: per tutti questi insegnanti (stiamo parlando di circa 100mila l’anno), il futuro professionale sarà messo in mano ai dirigenti scolastici che gestiranno discrezionalmente gli albi territoriali.
Marcello Pacifico (presidente Anief): nella scuola il personale deve essere assunto, come in tutti i comparti pubblici, attraverso il posizionamento nelle graduatorie di merito e anzianità. Introdurre nuove regole, calpestando le basilari, è molto pericoloso. Inoltre, come si fa a dire a decine di migliaia di docenti già abilitati che il loro titolo serve a poco più di nulla e che per fare questa professione dovranno sottoporsi nel 2016 ad un concorso pubblico, alla pari dei nuovi laureati? Siamo proprio convinti di sapere come la pensa il tribunale civile di Roma.