Mi preme rispondere al maestro e giornalista Alex Corlazzoli (https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/08/14/scuola-linsegnamento-della-religione-cattolica-sta-diventando-un-ufficio-di-collocamento-delle-diocesi/6289261/
in merito ad una serie di affermazioni che dipingono i docenti di religione cattolica e lo stesso insegnamento in maniera alquanto fuorviante.
(ANSA) - ROMA, 16 AGO - "Radamante scioglie la riserva ed avvia due ricorsi collettivi gratuiti al Tar Lazio e al Tribunale di Roma per gli studenti universitari. L'iniziativa giudiziaria intende contrastare l'illegittimo obbligo del possesso e dell'esibizione del Green Pass, nonché contro le sanzioni amministrative.
Parte l’iniziativa contro l’obbligo del possesso e dell’esibizione del Green Pass nonché contro le sanzioni amministrative. L’azione giudiziaria vuole annullare l’art. 1 c. 6 del DL n. 111/21 e le disposizioni applicative che causano al personale non vaccinato la sospensione dal servizio e il pagamento di una multa da 400 a 1.000 euro. Adesioni entro il 23 agosto al seguente link.
Arriva dal TAR Lazio la conferma di quanto da sempre sostenuto dal nostro sindacato che già aveva chiesto al Ministero dell'Istruzione di prendere una posizione certa riguardo la cancellazione dalle GPS dei docenti di ruolo con riserva per ricorso pendente. Adesso il TAR del Lazio, con un provvedimento d'urgenza, annulla i decreto di depennamento dalle GPS, Anief ricorda che è ancora possibile ricorrere in caso di intervenuto illegittimo depennamento dalle GPS dei docenti di ruolo per ricorso pendente e fornisce a tutti gli interessati lo specifico modello di diffida da inviare all'ATP di appartenenza entro e non oltre il prossimo 21 agosto. Ancora aperte, inoltre, le adesioni allo specifico ricorso che andrà a rivendicare il diritto al reinserimento nelle GPS e alla partecipazione, anche a posteriori, alle procedure di nomina in ruolo straordinarie ex art. 59, comma 4, DL 73/2021.
I motivi per cui il sindacato Anief non ha sottoscritto il protocollo sulla sicurezza alla vigilia di Ferragosto, non è solo legato all’illegittimo obbligo del green pass ma anche alle condizioni con cui si appresta a riprendere la scuola, molto simili purtroppo a quelle dell’anno passato. Ad illustrare le ragioni del dissenso è Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato rappresentativo: nel corso di un’intervista rilasciata oggi ad Orizzonte Scuola, il sindacalista spiega che da parte dell’amministrazione centrale non c’è un impegno chiaro sull’incremento delle sedi scolastiche e sugli spazi delle aule, che rimangono in ampia percentuale le stesse dell’anno scolastico scorso, passato per molti svolgendo la didattica a distanza. Inoltre, Pacifico ricorda che per settembre sono stati finanziati la metà dei docenti e Ata Covid rispetto al 2020/21, peraltro fino a dicembre e non per l’intero anno scolastico, non sono state sdoppiate le classi per arrivare ad un numero massimo di 15 alunni e non più di 26 o anche oltre, che poi è l’unico modo per garantire il distanziamento sociale ribadito dal Cts ed antidoto primario contro il Cofvid19. Ad aggravare tutto c’è poi la questione tamponi: “non c’è nessun miglioramento” ed è “grave il fatto che non si sia voluto chiarire come si devono fare questi tamponi: si è demandato un nuovo peso alle scuole, che dovranno verificare chi non ha il green pass e offrire il servizio tamponi, ma non si sa ancora come”. Inoltre, non si potranno “fare i test salivari”, altra mancanza grave.
“L’obbligo del green pass è illegittimo e discriminatorio nella misura in cui va contro il regolamento 953 del 2021 e ai sensi del quale è stato adottato per gli spostamenti per l’estero”: a dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief, il sindacato che non ha sottoscritto il protocollo della sicurezza sulla scuola approvato alla vigilia di Ferragosto. Nel corso di un’intervista pubblicata oggi su Orizzonte Scuola, il sindacalista ricorda che “il Regolamento europeo spiega chiaramente che non può essere messo l’obbligo e non si possono discriminare i cittadini dell’Unione europea in base alla vaccinazione e al possesso del green pass. Vogliamo notificare il ricorso al Tar Lazio avverso tutti i provvedimenti amministrativi applicativi dell’obbligo: abbiamo aperto le adesioni. L’obbligo che porta tra l’altro non solo alla sospensione dello stipendio ma anche alle multe da 400 a 1000 euro: anche questo per noi è illegittimo”. Come se non bastasse, non è certo “l’imposizione a salvare la scuola in presenza”.
Facendo seguito alle segnalazioni già effettuate dal nostro sindacato sia ai gestori del sistema informatizzato sia allo stesso Ministero dell'Istruzione e constatando la mancata risposta e che ancora ad oggi i docenti inseriti in GaE nella medesima provincia di inserimento nelle GPS non possono optare per la compilazione della domanda per le supplenze solo per le GPS essendo praticamente costretti dal sistema informatizzato a indicare solo la classe di concorso non riuscendo a valorizzare il canale di reclutamento prescelto, se GaE o GPS, appunto, l'Anief mette a disposizione un modello di diffida da inviare all'ATP di appartenenza per rivendicare il diritto, consentito ai docenti inseriti in GaE e in GPS in due province differenti, a non compilare la domanda per le supplenze per le classi di concorso di inserimento in GaE – eventualmente interessate da un contenzioso che potrebbe in corso d'anno trasformare un contratto al 31 agosto in un contratto al 30 giugno – e a far valere le scelte di scuole, comuni e distretti esclusivamente per le classi di concorso delle GPS.
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