“La riforma in materia di formazione dei docenti è da bocciare e da riscrivere”: lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, all’indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge n. 79/2022, derivante dal del D.L. 36 che cambia anche il reclutamento degli insegnanti italiani: il testo è stato modificato attraverso l’approvazione di un maxi-emendamento, ma mantenendo ampi spazi di illegittimità. Pacifico, intervista dall’agenzia Teleborsa, ha detto di essere favorevole “alla formazione, ma vuole una formazione di servizio”: invece, nella legge n. 79 appena approvata “vi sono ore aggiuntive, si parla di migliaia di persone che dovranno trovare queste ore aggiuntive. Per poi dare un assegno una tantum solo a 5.000 persone. Non ci sembra seria una cosa del genere. Noi non siamo per il bastone e la carota, ma per la formazione come diritto permanente di tutti i lavoratori".
Con l’approvazione anche alla Camera e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale nella serata del 30 giugno, si è ufficialmente chiusa la fase di conversione in legge del D.L. 36 contenente la riforma del reclutamento e della formazione dei docenti: il testo, che per la scuola ha subìto alcune modifiche attraverso l’approvazione di un maxi-emendamento, ma mantenendo ampi spazi di illegittimità al suo interno, si è trasformato nella legge n. 79 del 29 giugno 2022. In attesa dei decreti attuativi, Anief annuncia che presenterà un nuovo reclamo collettivo al Comitato europeo dei diritti sociali e avvierà dei ricorsi avverso l’esclusione dei precari dalle quote di riserva per conseguire la specializzazione o l’abilitazione. Il problema della supplentite non solo non viene risolto, ma si aggrava.
Un nuovo reclutamento specifico per l’Insegnamento di Educazione motoria alla primaria. Si prevede una prova scritta e una orale.
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