È stato un errore avere negato la Carta del docente ai precari: lo sostiene anche il Tribunale di Arezzo, che ha dato seguito al ricorso prodotto dai legali Anief e condannato il ministero dell’Istruzione ad assegnare i 500 euro della card dell’aggiornamento ad una docente per ognuno dei diversi anni di supplenza svolti come insegnante a partire dal 2016. Nella sentenza, emessa ieri, il giudice ha spiegato che la questione del “trattamento differenziato tra personale assunto a tempo indeterminato e a tempo determinato in relazione a un beneficio la cui ratio è principalmente incentrata nel favorire l’aggiornamento e la qualificazione delle competenze professionali, nell’ottica di garantire il diritto, ma anche il dovere, di formazione, non pare giustificabile alla Corte di Giustizia europea. Tale essendo l’apporto della giurisprudenza Euro-unitaria questo giudicante non rinviene ragioni per discostarsene”.
È un destino controverso quello degli emendamenti salva-scuola al decreto legge PA n. 44/2023: l’atteso via libera all’organico aggiuntivo del personale Ata, che oggi sembrava cosa fatta, non trova il sì del Governo che riformula l’emendamento e rimette in discussione tutte le modifiche in arrivo per il comparto Istruzione che sembravano in dirittura d’arrivo. In dubbio anche i punti che sembravano dati per certi solo poche ore fa, a partire dalla nuova formazione dei nuovi docenti e dal concorso Straordinario ter. “Nulla è deciso – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - ma l’approvazione degli emendamenti ispirati dall’Anief sembra improvvisamente tornare in salita. La speranza, da parte nostra, è che alla fine prevalga il buon senso per evitare che l’inizio del prossimo anno scolastico sia contrassegnato da mancate stabilizzazioni, organici all’osso e mobilità negata pur in presenza di posti liberi”.
A breve verrà pubblicato il bando per il reclutamento dei docenti che saranno iscritti all’VIII ciclo Tfa Sostegno. I posti al bando saranno 28 mila: secondo il sindacato Anief il numero è insufficiente a coprire il reale fabbisogno. Sarà prevista una riserva del 35% dei posti per i precari che non dovranno sostenere la prova selettiva. “A queste condizioni Anief impugnerà il bando contro le effettive esigenze per tutelare coloro che saranno esclusi dalla selezione e partecipazione al corso di specializzazione. Bisogna ascoltare le esigenze degli studenti più fragili: è necessario aumentare il numero dei posti e fare in modo che in cattedra ci siano docenti specializzati”, ha affermato Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief.
A seguito di ulteriori approfondimenti dello studio legale del sindacato, dopo attenta valutazione dei pareri inerenti al DM 180/2023, ANIEF settore AFAM ritiene di non presentare il ricorso al Tar Lazio per manifesta infondatezza giuridica, con forte rischio di soccombenza e condanna alle spese.
Verranno invece proposti i ricorsi ai Tar regionali contro i bandi dei singoli conservatori non appena verranno pubblicate le specifiche procedure concorsuali.
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