Concorso docenti PNRR2, di cui al DDG n. 3059/2024 per infanzia e primaria e DDG n. 3060/2024 per la scuola secondaria. Il Ministero ha diramato le ISTRUZIONI per la prova scritta: dalla convocazione al punteggio della prova (ma non sarà ancora possibile sapere se si sarà ammessi alla prova orale).
Come visualizzare la convocazione: tramite avviso su inpa.gov.it oppure tramite la Piattaforma Concorsi e Procedure selettive nell’area Graduatorie. Gli Uffici Scolastici regionale ne daranno avviso sul rispettivo sito internet.
Uno dei motivi principali che induce i giudici del lavoro a dire che la Carta del docente va anche ai precari è legato agli “artt. 63 e 64 del CCNL relativo al personale del Comparto Scuola per il quadriennio normativo 2006-2009 e biennio economico 2006-2007 del 29.11.2007”: quelle “disposizioni impongono all’Amministrazione l’obbligo di “fornire strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio” a tutto il personale docente, senza distinzioni di sorta tra docenti a tempo indeterminato e docenti a tempo determinato (comma 1 dell’art. 63); la norma consente di colmare, in via interpretativa, la lacuna contenuta nell’art. 1, comma 121, L. 107/2015 non sussistendo alcun dubbio sull’inclusione fra quegli “strumenti” della carta del docente. Per tale ragione, il Consiglio di Stato ha annullato gli atti in quella sede impugnati (il d.P.C.M. del 23 settembre 2015 e la nota del M.I.U.R. n. 15219 del 15 ottobre 2015) nella parte in cui escludono i docenti non di ruolo dall’erogazione della cd. Carta del docente, stante la contrarietà di detta esclusione rispetto ai precetti degli artt. 3, 35 e 97 Cost.”. A scriverlo, riportando la sentenza n. 1842/2022 è il Tribunale di Roma, nell’accogliere il ricorso presentato dai legali Anief in difesa di una insegnante che ha svolto supplenze tra il 2019 e il 2023 e al quale lo stesso giudice ha assegnato 2 mila euro come risarcimento.
“Con 647 sentenze nei tribunali di tutta Italia risarciti con 1.614.171,66 euro nel solo mese di gennaio 600 iscritti ad Anief. Noi crediamo fortemente in una scuola giusta, equa e solidale e stiamo accanto a docenti e personale Ata per far valere i loro diritti”, ha affermato Marcello Pacifico, leader Anief.
Suscitano perplessità le polemiche sulle dichiarazioni del ministro Valditara sull'insegnamento della storia: "più spazio allo studio dell'Italia, dell'Europa e dell'Occidente".
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