All’interno del 58º Rapporto Censis sulla Situazione Sociale del Paese pubblicato in questi giorni c’è una sezione che non avuto la giusta eco: riguarda il capitolo «I soggetti economici dello sviluppo», all’interno della quale si descrive una situazione di immobilismo economico e sociale, con redditi reali addirittura ridotti del 7% in 20 anni. “Il problema – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - è che i redditi medi sono di fatto fermi per colpa di quelli miserevoli assegnati ai dipendenti pubblici. Vale come esempio quello che è accaduto negli ultimi 24-30 mesi, durante i quali il costo della vita si è elevato del 16-17% mentre adesso ci accingiamo ad avviare le trattative per il rinnovo contrattuale dello stesso periodo, 2022-24, con meno del 6% di aumento. Se pensiamo che la scuola pubblica raccoglie oltre un milione di dipendenti e altri due milioni lavorano in tutti gli altri ministeri, allora si comprende dove sta la ‘zavorra’ che tiene fermi i redditi dei lavoratori italiani”.
“È urgente la riattivazione degli organici aggiuntivi del personale Ata che l’Anief ha chiesto di riavviare dal primo gennaio al 30 giugno 2025: tale assetto è necessario per la buona riuscita delle segreterie, per il funzionamento delle istituzioni scolastiche e per portare a buon fine i progetti del Pnrr e Agenda Sud per combattere la dispersione degli studenti più problematici”, ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
Intanto il sindacato Anief si chiede come mai si continui a bandire nuovi concorsi senza prima assumere risorse valide, che hanno già superato prove, anche con anni di supplenza alle spalle. “Attendiamo ma siamo sempre più convinti che la soluzione sia il doppio canale di reclutamento. Solo così saremo certi di non sprecare docenti preeparati e già valutati adeguatamente”, ha affermato Marcello Pacifico, presidente nazioanle Anief.
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