Su 5,7 milioni di studenti tornati a svolgere la didattica a distanza per via dell’innalzamento dei contagi da Covid19, non vi sono solo centinaia di migliaia di allievi con problemi di connessione e di accesso informatico, ma anche quasi 200mila con disabilità che frequentano attualmente le classi dei diversi ordini e grado delle scuole statali e paritarie. Meno di 100mila continuano a frequentare la scuola in presenza, ma non è detto che anche loro non debbano a breve passare alla didattica da casa, via “remoto”, perché i presidenti di alcune regioni (come ad esempio Lazio e Veneto), dove l’indice di contagio si sta avvicinando a 250 per 100mila abitanti, potrebbero decidere come altri di mettere tutti gli studenti in DaD. Le stime sono state fornite oggi da Tuttoscuola.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “siamo di fronte ad una problematica grave, di non facile soluzione. Di sicuro, però, lo Stato potrebbe fare molto di più, incrementando i posti in organico di diritto, assumendo tutti i docenti specializzati e specializzando i tanti che chiedono di farlo anche attivando corsi universitari di tipo telematico. Assicurare ad un giovane con disabilità il proprio docente di sostegno è fondamentale, anche per ridurre il disagio della didattica a distanza o per meglio affrontare quella in presenza a scuola qualora i consigli di classe optassero per questa soluzione anche coinvolgendo altri alunni normodotati”.
Proseguono i seminari on line organizzati dal sindacato sulla Legislazione scolastica: si svolgono sulla piattaforma multimediale Teams e si protrarranno fino ad aprile, interessando tutte le province d’Italia. A ogni seminario interviene il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico. Tra gli argomenti trattati: reclutamento, organici, mobilità, sicurezza, Ddi e lavoro agile, pensioni, sostegno. Il seminario è rivolto a tutto il personale della scuola e i partecipanti hanno diritto all’esonero dal servizio ai sensi della normativa vigente. Al seguente link è possibile visionare l’intero calendario
“Anief ha attivato da tempo la campagna Sostegno, non un'ora di meno! per far attribuire le ore richieste dal Pei. L’iniziativa continua anche dopo le novità introdotte dalla norma sul profilo di funzionamento. È necessario essere più vigili: 25mila posti in più in organico di diritto sono un primo passo che supera il blocco della legge n. 128 del 2013 ma non basta e bisogna permettere a tutti gli insegnanti precari di specializzarsi, visto anche che ora i corsi universitari si possono fare on line”. A dire queste parole è stato il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico, nel corso del seminario sulla Legislazione scolastica, svolto per le province di Teramo e Pescara.
Il sindacato, pertanto, continua a proporre con convinzione l’iniziativa gratuita ‘Sostegno, non un'ora di meno!’ che negli ultimi anni ha portato a un numero crescente di cattedre assegnate, garantendo così il rispetto delle ore spettanti.
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#nonunoradimeno!
“Per garantire il diritto allo studio bisogna ripensare l'obbligo scolastico. È necessario avere più classi, più sedi, più plessi e più organici a partire dalla stabilizzazione dei 70mila colleghi chiamati dall'organico Covid”: a pronunciare queste parole è stato stamani Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, nel corso del seminario sulla Legislazione scolastica organizzato per la provincia di Ragusa.
I concetti inerenti all’importanza dell’istruzione per tutti gli studenti del Paese sono stati espressi ieri dal leader dell’Anief, nel corso dell’intervento al Senato al manifesto dell'autonomia didattica presentato dagli ex ministri Luigi Berlinguer e Valeria Fedeli. Pacifico ha affermato che “è arrivato il momento di avviare una riflessione: anticipare l’obbligo scolastico. Cominciamo dunque ad aggredire questa nostra difficoltà rispetto all’Europa. Abbiamo 10 punti di percentuale di deficit nel percorso 0-6 per i nostri bambini. È lì che prendono corpo le prime disuguaglianze”.
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La provincia autonoma ha emesso una nota specifica per la campagna vaccinale “anti Covid-19” del personale della scuola provinciale docente e non docente che equipara l’atto della somministrazione della dose AstraZeneca, praticato una struttura ospedaliera, alle tradizionali visite mediche specialistiche: in questo modo, si permetterebbe la fruizione da parte del dipendente scolastico di quel permesso orario retribuito oggi invece negato.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “l’esempio di Trento è da prendere in considerazione per l’intero territorio nazionale. L’unico modo per uscire il prima possibile dalla pandemia rimane infatti quello di vaccinare il maggior numero di cittadini nel più breve tempo possibile, a cominciare da chi opera nelle scuole. Non si può certo obbligare il personale a sottoporsi al vaccino, perché si tratta di una scelta individuale e non di una costrizione, ma chi governa la scuola ha il compito di sensibilizzare i lavoratori sull’importanza di aderire. Anche cancellando ogni tipo di decurtazione dallo stipendio. Ci aspettiamo, quindi, che la decisione della giunta di Trento venga estesa. E ribadiamo la necessità di non conteggiare periodi di eventuale assenza dal lavoro per malattia dovuti agli effetti collaterali della vaccinazione. Come pure di cancellare le inique esclusioni di intere categorie, come i dipendenti non residenti, ai quali si chiede di fare un assurdo viaggio interregionale in tempo di pandemia, gli ultra 65enni, i tirocinanti del TFA sostegno e di Scienze della Formazione Primaria e tutto il personale che opera all’estero”.
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I Tribunali del Lavoro di tutta Italia stanno riconoscendo il diritto all’immediato e integrale riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata in tutti i servizi non di ruolo, l'applicazione della clausola di salvaguardia prevista dal C.C.N.L del 19 luglio 2011 anche per i docenti immessi in ruolo a partire dal 2011 ma con servizio a tempo determinato precedente e al pagamento delle differenze retributive derivanti dall’applicazione dei conseguenti incrementi stipendiali oltre gli scatti di anzianità maturati con contratti a termine. Sempre aperte le adesioni gratuite agli specifici ricorsi Anief.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.