Adesso è ufficiale: con lo stipendio di fine mese e poi con quello di agosto, quando entrerà a regime, è in arrivo il taglio del cuneo fiscale per i dipendenti pubblici, quindi anche per i docenti e il personale Ate. Sul portale NoiPa del ministero dell’Economia viene ora spiegato nel dettaglio come si definirà l’incremento: come si calcola, quando viene erogato, come si usa il self service per la gestione del bonus. Come previsto dal D.L. 5 febbraio 2020, n. 3 convertito con Legge del 2 aprile 2020, n. 21, è riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo di importo pari a 600 euro nel 2020 e di 1.200 euro a decorrere dal 2021, ma solo se il reddito annuo complessivo individuale non supera i 28.000 euro.
“Come Anief – dice il suo presidente nazionale Marcello Pacifico – reputiamo positiva l’iniziativa del Governo di agire sul cuneo fiscale. Rimane però un dato di fatto che gli aumenti degli ultimi dodici anni rimangono fermi al 3,48% (meno di 80 euro lordi) accordati con l’ultimo rinnovo contrattuale del 2018. Una circostanza che non ha coperto nemmeno gli 8 punti percentuali persi tra il 2007 e il 2015 per via dell’inflazione. Per il nuovo contratto, noi continuiamo a chiedere 240 euro mensili di aumento, mentre siamo fermi di 70 euro: incrementi più bassi non basterebbero a cancellare l’attuale gap di mille euro medi in meno al mese rispetto alla media UE. Lo abbiamo detto alla ministra della Funzione Pubblica, Fabiana Dadone e siamo pronti a ribadirlo non appena si avvierà, speriamo quanto prima, la contrattazione per il rinnovo contrattuale vero”.