INTERVISTA 17/01/2020 from Anief on Vimeo.
Marcello Pacifico, presidente Anief, intervistato da Teleborsa: “Necessario rivolgersi al tribunale del lavoro per chiedere e ottenere ciò che spetta per i mancati aumenti”
A Trieste un centinaio di docenti, educatori e Ata partecipano all'intervento del presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, e chiedono modifiche al contratto nazionale e di istituto. In molti ricorreranno contro i decreti di ricostruzione di carriera e per le cause relative ai contratti a tempo determinato. Con il giovane sindacato ripartono la consultazione e l’informazione dei lavoratori prevista dalla direttiva 14/2002 della Comunità Europea. In molti si propongono, a fine incontro, quali nuovi terminali associativi.
Tanti precari continuano giustamente a proporre la riapertura delle Graduatorie ad esaurimento, per l’assunzione in ruolo a scorrimento dei docenti abilitati. Ma secondo il viceministro Anna Ascani (Pd) “la riapertura costante di quelle che dovevano essere Graduatorie ad esaurimento ha aggravato i problemi del precariato: inoltre le GaE hanno prodotto frustrazione in chi si trovava lì dentro in attesa di un turno che non arrivava mai”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Sembra proprio che lezioni non servano a nulla, perché è stata proprio l’ostinazione a tenere chiuse le GaE e a portare la scuola italiana ad avere un numero inaudito di cattedre senza docente titolare. Un vero paradosso se si pensa che a disposizione abbiamo mezzo milione di precari, di cui una buona parte anche abilitati o con almeno 36 mesi di servizio svolto. Tra l’altro, stiamo parlando anche di un atteggiamento per lo Stato autolesionista, visto che il diniego dei vari Governi e dello stesso Miur a riaprire le GaE ha prodotto risarcimenti milionari disposti dai tribunali a favore proprio dei precari danneggiati. Ma c’è dell’altro, perché arrivati a questo punto non solo bisogna riaprire le GaE, ma anche prevedere un'assunzione straordinaria direttamente dalle nuove graduatorie di istituto provinciali con corso abilitante o di specializzazione obbligatorio successivo per gli insegnanti precari sprovvisti di titolo”.
Si è svolto ieri pomeriggio, presso l'Aran, un nuovo incontro con i sindacati per la modifica dell'accordo sui servizi minimi essenziali da garantire durante gli scioperi per il comparto Istruzione e Ricerca, ma i presupposti per un buon esito delle trattative, non ci sono. Marcello Pacifico (Anief): “La necessità di ridefinire il concetto di servizi minimi essenziali da garantire in caso di sciopero non può essere intesa come occasione per limitare in modo così rilevante diritti tutelati dalla Costituzione e da norme eurounitarie. Anief ribadisce il proprio secco NO a un accordo che comprime non solo il diritto allo sciopero dei lavoratori, ma anche il diritto dei sindacati a indire azioni di astensione dal lavoro in tutto il corso dell'anno”.
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