Il concorso per Dsga è ancora in pieno svolgimento, così il Miur cerca di correre ai ripari coprendo i tanti posti liberi attingendo il personale amministrativo, anche precario inserito in terza fascia sempre se in possesso della laurea specialistica in giurisprudenza oppure in scienze politiche sociali e amministrative o in economia e commercio o titoli equipollenti. La possibilità è stata contemplata nell’intesa sottoscritta il 12 settembre scorso dai sindacati con i dirigenti del ministero dell’Istruzione.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Invece di valorizzare coloro che per vent’anni si sono prodigati in un ruolo superiore, pur in cambio di un obolo, non considerando nemmeno il fatto che hanno superato i 36 mesi di servizio, indicati dalla Commissione europea, si è preferito glissare e anche tornare a prevedere l’utilizzo di precari senza esperienza alcuna. È un po’ quello che è accaduto ai docenti con le Mad, ma anche allo stesso personale Ata della scuola, per il quale vi sono ancora 40 mila posti da coprire. Anief si oppone a tutto questo: ha infatti presentato ricorso in tribunale per far partecipare agli scritti del concorso per Dsga i facenti funzione, gli Ata con 5 anni di servizio e chi ha superato la prova pre-selettiva con la sufficienza: l’obiettivo è l’indizione di prove suppletive, dedicate a chi è stato lasciato fuori senza uno straccio di motivo valido”.