C’è aria di battaglia politica sul decreto legge n. 22 sulla Scuola: oggi alla VII commissione Cultura del Senato arriveranno i pareri sui 400 emendamenti, tra cui alcune decine proposti dall’Anief, realizzati delle altre commissioni, a partire da quella Bilancio: si prefigura un duro confronto - tra M5S e gli altri partiti - che inizierà a breve l’iter per la trasformazione in legge. Anief ribadisce che sulla questione assunzioni e graduatorie non è ammissibile commettere ancora errori. “L’una è legata all’altra a doppio filo – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e se non vogliamo ritrovarci a settembre, tra meno di quattro mesi, con 250 mila cattedre da coprire con precari, bisogna avere il coraggio e la responsabilità di prendere in mano la situazione: i supplenti con più di 24 mesi vanno assunti dalle graduatorie esistenti. E se le GaE e quelle di merito non hanno più candidati, si attinga pure da quelle d’Istituto. Le quali, nel frattempo vanno necessariamente aggiornate”.
Ha preso il via in tre Commissioni di Palazzo Madama la discussione per la trasformazione in legge del Decreto Scuola dell’8 aprile n. 22 contenente “Misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato”: l’impegno per i senatori incaricati si prevede corposo, perché gli emendamenti presentati sono quasi 400. La loro ammissibilità, inoltre, è legata a doppio filo al parere della V Commissione Bilancio sempre di Palazzo Madama: senza il via libera dei parlamentari che si occupano delle coperture finanziarie, collegate anche alle disponibilità del Mef, sarebbe infatti molto difficile per la Commissione Cultura approvare, nei prossimi giorni, qualsiasi emendamento.
Marcello Pacifico (Anief): “Ci appelliamo ai componenti del Senato perché prevalga il buon senso e ci si adoperi per trovare la quadra, per il bene degli alunni e di chi lavora nella scuola. Auspichiamo un’intesa tra maggioranza e opposizione sulle modifiche da fare rispetto al testo elaborato dal Consiglio dei ministri un mese fa. Per vincere la supplentite non si può attendere ancora: ne verremmo travolti. È bene, quindi, che si procede alla stabilizzazione immediata di almeno 50 mila precari che hanno svolto 24 mesi, superando il concorso straordinario con prova unica. Il rischio, se non si attuerà questa procedura, è quello di arrivare a compromettere la continuità didattica, con il nuovo anno scolastico non in sicurezza, ancora con “classi pollaio”, peraltro incompatibili con l’emergenza coronavirus. C’è poi da assolvere il diritto al rinnovo delle graduatorie d’istituto e al ricongiungimento alla famiglia”.
Si è svolto oggi l’incontro tra i sindacati rappresentativi e l’amministrazione scolastica, rappresentata dal Capo Dipartimento Marco Bruschi, avente per oggetto l’attesa informativa sull’Ordinanza degli Esami di Stato del primo ciclo, della secondaria di II grado e la valutazione degli scrutini finali. Il ministero ha predisposto le linee generali attraverso tre diverse ordinanze, che saranno prima trasmesse al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, oltre che agli stessi sindacati.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato rappresentativo Anief: “Premesso che per le valutazioni più complete ci riserviamo di leggere le ordinanze ministeriali, secondo noi bisognerà riprendere a scuola in presenza solo qualora vi sia la possibilità di rispettare il protocollo di sicurezza previsto dagli organi sanitari per la frequenza dei luoghi pubblici. Lo stesso esame di Stato della scuola secondaria superiore si potrà realizzare solo con la massima sicurezza e senza alcuna minaccia per la salute dei presidenti di commissione, dei sei commissari interni e degli studenti maturandi”.
Questa graduatoria, denominata anche “graduatoria permanente di I fascia”, consente di essere convocati per le immissioni in ruolo, o per svolgere incarichi di supplenza annuale, fino al 30 giugno o 31 agosto. A causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 le pratiche vengono presentate in modalità telematica. È possibile aggiornarle fino al 3 giugno
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Anief: si pensi anche a procedure di stabilizzazione per premiare e non disperdere preziose risorse umane ed evitare ritardi inevitabili
Con il passare dei giorni, il problema dello svolgimento sui concorsi pubblicati lo scorso 28 aprile in Gazzetta ufficiale tiene banco nel mondo della scuola. È di queste ore la dichiarazione della Ministra Fabiana Dadone: “Maxi preselettive per i concorsi pubblici – dice la titolare del dicastero della PA - non sono più pensabili nei prossimi mesi. Stiamo lavorando per velocizzare le procedure, senza perderne in qualità, grazie all'utilizzo dei supporti informatici e per dare valore alle capacità trasversali dei candidati, sempre più indispensabili nel mondo del lavoro”.
Secondo il sindacato Anief, però, bisognerebbe pensare anche a soluzioni ancora più semplificate con la stabilizzazione delle risorse umane utilizzate da diversi anni nella pubblica amministrazione: più di 300 mila precari, il 75% tra scuola e sanità, che potrebbero essere assunti con concorsi per titoli che evitano assembramento e sono ancora più rapidi.
Marcello Pacifico (Anief): “Abbiamo 250 mila cattedre da coprire la prossima estate e c’è la necessità di avere ai primi di settembre più personale degli altri anni, perché bisognerà organizzare un complicato rientro nelle classi dopo mesi di sospensione delle lezioni in presenza: non ci possiamo permettere così tanti vuoti di organico, né è auspicabile una selezione a turni agostana”.
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