Oggi pomeriggio dalle 14.00 alle 15.00 segui Webinar Gratuito "Reclutamento del personale docente della scuola secondaria: prove concorsuali e modalità di svolgimento” a cura della Prof.ssa Maria Grazia Corrao
Il premier Giuseppe Conte illustra le strategie per far fronte alla grande emergenza economica e sociale della Nazione
In attesa della pubblicazione del decreto legge in Gazzetta ufficiale, dalle dichiarazioni dell’ufficio stampa del Ministero dell’Istruzione trapelano parole di buon senso dopo gli appelli sindacali dei giorni scorsi. I Dirigenti scolastici, per evitare il rischio biologico e garantire la sicurezza dei lavoratori, potranno infatti chiudere le scuole e aprirle sono in caso di esigenze indifferibili. Vengono stanziati 85 milioni per supportare la didattica a distanza e 43,5 milioni per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici.
Marcello Pacifico (Anief-Udir): “Sollecitiamo la chiusura dall’entrata in vigore della norma, una volta assicurate la didattica a distanza e il lavoro agile come per gli Atenei. Anche noi abbiamo chiuso le sedi sindacali e siamo pronti a offrire consulenza a distanza a tutto il personale del comparto istruzione e ricerca e dell’area della dirigenza. Importanti i provvedimenti del Governo sui congedi parentali per agevolare i genitori lavoratori e le norme sulla cassa-integrazione. Ora pensiamo a chiudere con serenità l’anno scolastico e a programmare un piano straordinario di assunzioni, che copra tutti i posti vacanti in organico di diritto dalle sedi di presidenza ai posti in deroga di sostegno, senza dimenticare la stabilizzazione del personale Ata. Bisogna assumere sia tutti i vincitori dei concorsi sia tutti i precari attraverso una ‘call veloce’ che garantisca il corretto avvio del prossimo anno scolastico”.
L’emergenza che sta affrontando il nostro Paese in queste ultime settimane sta mettendo a dura prova il sistema scolastico italiano, con modifiche e cambiamenti anche per quanto riguarda la didattica e l’apprendimento. Infatti, sin dai primi Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, si sottolinea l’importanza della didattica a distanza per garantire il diritto all’istruzione, sancito dall’art. 34 della Costituzione, indicando la sospensione delle attività didattiche fino al 03 aprile 2020
Gli insegnanti che conseguiranno il titolo di sostegno a maggio non bastano a coprire i vuoti di organico
I docenti sono in questi giorni impegnati in forme di vario tipo di didattica a distanza: una modalità volontaria, poiché non definita contrattualmente, che gli insegnanti stanno portando avanti per non interrompere la formazione degli alunni. Il fare etico riguarda tutti, anche i supplenti. lo sa bene il Governo, che nel maxi-decreto anti-Coronavirus da 20-25 miliardi che si appresta a varare, prevede disposizioni specifiche proprio a favore della continuità didattica e dello stipendio da conferire al personale precario in servizio anche con supplenza cosiddetta “breve” o temporanea.
“È bene – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che le supplenze in essere e quelle derivanti da malattie dei docenti di ruolo vengano tutte confermate. Chiediamo alle nostre Rsu di verificare che questa procedura si attui negli istituti scolastici dove prestano servizio: se la didattica continua, attraverso altre forme, che ogni docente ritiene più opportune, in base alle proprie conoscenze e in virtù della libertà di insegnamento, allora è indispensabile procedere alla conferma o alla nomina dei docenti precari. Sia perché gli alunni hanno diritto ad avere in toto i docenti del loro Consiglio di Classe, sia perché in questo modo quando si tornerà in classe, secondo noi necessariamente dopo Pasqua, tutti saranno pronti per tornare a fare lezione”.
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