Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha annullato tutta la procedura concorsuale per gli ammessi dopo le prove preselettive per imperfezione delle commissioni formate.
Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha annullato tutta la procedura concorsuale per gli ammessi dopo le prove preselettive per imperfezione delle commissioni formate.
A proposito della questione stipendiale e delle possibili gabbie salariali che l’autonomia differenziata comporterebbe, con “200/300 euro di aumento in regioni dove il costo della vita é superiore di 1/3 rispetto alle altre regioni”, oggi il parlamentare grillino ha detto che regionalizzare i salari indebolirebbe “i lavoratori e i loro diritti proprio mentre Luigi Di Maio ha fatto misure che stanno riducendo il precariato e vuole rispondere ai bassi salari con il salario minimo. La considererei una misura contro gli italiani. Un piccolo vantaggio immediato per qualcuno diventerebbe un grande danno per tutti dopo pochi anni”. Di conseguenza, “la contrattazione nazionale deve restare”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, approvare la regionalizzazione significherebbe tornare indietro di cento anni. Senza più garanzie sul salario minimo e anche sull’orario e i carichi di lavoro, oltre che sulla libertà d’insegnamento. Perché ogni regione potrebbe imporre la sua linea localistica, sganciandola dall’unitarietà nazionale che è oggi garanzia di un’offerta formativa di qualità e senza intromissioni di parte.
Anief ha deciso di tutelare i partecipanti alla preselettiva del Concorso Dsga che non sono stati ammessi agli scritti e rilancia i tre ricorsi al Tar del Lazio per permettere a loro di accedere alle prove successive. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ai microfoni di Italia Stampa, ha sottolineato come sia necessario dare agli esclusi la possibilità di affrontare le altre prove, a maggior ragione se hanno anche avuto esperienza come facente funzione. Per informazione sui ricorsi, clicca qui
Il titolare di viale Trastevere oggi ammette che la procedura non potrà essere bandita prima di fine anno. Per Bussetti la ragione sta negli approfondimenti in corso; per Anief, invece, l’allungamento dei tempi deriva dalla mancata volontà di approvare un decreto legge ad hoc. Risultano anche insufficienti i posti banditi per il Tfa sostegno, per i quali il Tar si pronuncerà a breve sul difetto di istruttoria. E sul personale Ata, sarebbe palesemente discriminatorio stabilizzare i soli collaboratori scolastici delle cooperative escludendo quelli assunti dallo Stato a tempo determinato: decisione contro la quale il sindacato è ricorso al Tar del Lazio.
Si comunica che la segreteria Nazionale oggi giorno 02 luglio 2019 chiuderà alle ore 17:00
intervista_dsga_02_07_19 from Anief on Vimeo.
Chiudiamo l’excursus sui bisogni educativi speciali facendo alcuni chiarimenti sulla distinzione fra svantaggio e disabilità, continuità educativa e documentazione occorrente e modalità di raccordo tra scuola secondaria di primo e di secondo grado.
Sta vivendo un secondo dramma professionale e personale la professoressa palermitana Rosa Maria Dell’Aria, dell’Istituto Vittorio Emanuele III di Palermo: prima sanzionata dall’Ufficio scolastico provinciale del capoluogo siciliano, con sospensione dal servizio e dimezzamento dello stipendio dall’11 al 25 maggio scorsi, “per non aver vigilato” sul lavoro svolto a fine gennaio 2019 da alcuni suoi studenti in occasione della Giornata della Memoria, quando avevano prodotto del materiale in cui si faceva un parallelismo tra le norme della legge Sicurezza, voluta dal ministro dell’Interno Matteo Salvini lo scorso autunno, e le leggi razziali; ora, la donna è anche vittima della burocrazia. Inoltre, rimangono sempre da chiarire le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione, il quale ha detto di non essere “stato interessato né nell’avvio né nella conclusione dell’iter”, mentre ora si scopre che sapeva tutto.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “è ora di finirla con gli accordi-spot che gli alti rappresentanti del Governo in carica continuano a prendere con gli attori protagonisti della scuola. L’impegno preso a Palermo, nel giorno della memoria delle stragi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, vale più di un accordo sottoscritto nero su bianco. Ancora di più, perché il ministero dell’Istruzione ha sollecitato l’Usr Sicilia a prendere in esame la situazione, dopo la segnalazione sui social da parte di un attivista della Lega. Occorre cancellare quell’atto immotivato della sospensione dal servizio, che rappresenta una grave lesione alla libertà di insegnamento di tutto il corpo docente italiano. Preoccupa, inoltre, che la mancata attuazione di quanto sottoscritto sembra essere un modus operandi di questo Governo. E noi non possiamo accettarlo”.
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