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Lunedì 24 giugno sono stati pubblicati i trasferenti ed i passaggi di cattedra e di ruolo. Per la mobilità sono stati utilizzati il 50% dei posti disponibili. Di seguito i dettagli
Udir rilancia il ricorso ad opponendum per salvaguardare la posizione dei vincitori del Concorso DS; c’è tempo fino a domani per ricorrere. Lo studio legale del sindacato ha divulgato un video esplicativo. Ascolta l’intervista che il presidente Udir Marcello Pacifico ha rilasciato ai microfoni di Italia Stampa
Il ministro dell’Istruzione si dice soddisfatto per l’alto numero di domande di trasferimento dei docenti accolte: su 107.788 richieste di mobilità territoriale ne sono state accolte 58.948, scrive il Miur, sottolineando che il 54,7% del totale di quelle presentate è andato a buon fine. Il problema, ribatte il sindacato, è che moltissimi insegnanti che hanno chiesto per l’ennesimo anno l’avvicinamento a casa, dopo essere stati assunti a centinaia di chilometri, si sono visti respingere la domanda. E davvero a poco serve dire, come ha fatto il Miur, che quest’anno sono stati “quasi 9.000 gli spostamenti fuori regione garantiti agli insegnanti, contro i 7.493 del 2018”. Marcello Pacifico (Anief): Per sanare questa situazione assurda, basterebbe trasformare le tante cattedre oggi in organico di fatto nei posti liberi che realmente sono. In tal modo, si libererebbero decine di migliaia di posti utili sia per i trasferimenti che per le assunzioni.
Dopo i trasferimenti, dal dicastero di Viale Trastevere giunge la disponibilità residua totale nazionale per i quattro ordini e gradi scolastici: si tratta di 64.149 posti liberi accertati (di cui 47.770 di posto comune e 16.379 di sostegno), a cui vanno però aggiunti gli oltre 50 mila del sostegno in deroga e decine di migliaia ancora “mascherati” in organico di fatto. E solo una minima parte andranno alle immissioni in ruolo. Senza un intervento normativo celere e straordinario, mai come stavolta si rischia davvero di compromettere il regolare avvio dell’anno scolastico.
Marcello Pacifico (Anief): Tutto si è fatto e si sta tentando di fare fuorché puntare sulle strategie più logiche e che Anief sostiene da tempo: riaprire il doppio canale reclutante, con utilizzo delle graduatorie d’istituto laddove non vi siano più candidati docenti nelle GaE, assumere tutti gli aspiranti docenti risultati idonei ai concorsi, anche in regioni diverse, e stabilizzare i 35 mila che hanno conseguito positivamente i corsi-concorsi formativi Fit.
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