Il Miur non ha previsto alcuna immissione in ruolo per il personale ausiliario, fondamentale per la sorveglianza e pulizia delle scuole. Parte il ricorso Anief per stabilizzare i 40 mila collaboratori scolastici che svolgono lo stesso servizio dei 12 mila assunti dalle cooperative e che transiteranno nei posti accantonati dallo Stato.
Marcello Pacifico (Anief): Basta discriminare i lavoratori e aggirare il diritto dell'Unione. Adesioni entro il 30 giugno.
Dal 18 al 20 giugno si svolgeranno in tutta Italia le prove del nuovo reclutamento per Navigator. L’Anpal ha pubblicato l’elenco dei candidati ammessi alla prima prova del reclutamento dei nuovi 3.000 Navigator. Clicca qui per visualizzare l’elenco degli idonei. Ci sono molte perplessità in merito ai criteri e molta delusione per coloro che si sono visti sfumare la possibilità di intraprendere un nuovo percorso professionale. I giorni a disposizione per prepararsi sono ormai pochissimi. Scegli il corso “La figura professionale del Navigator: ruoli e competenze”. Preparati con noi! Batterie di test, materiali didattici di qualità e in omaggio il simulatore per le prove. Consulta il programma del corso e iscriviti al seguente link
Nella pubblica amministrazione, il personale Ata della scuola continua ad essere considerato l’ultima ruota del carro: dopo avere previsto l’accantonamento di 12 mila posti, da destinare agli ex LSU e senza stabilizzare i precari dello Stato, la notizia della mancata immissione in ruolo dei collaboratori scolastici, l’inutile attesa per l’attivazione dei posti previste per legge come AS e C, coordinatori dei collaboratori scolastici, degli assistenti tecnici e amministrativi, ora arriva la doccia fredda dei tagli ingiustificati di amministrativi, tecnici e ausiliari. Solo a Biella si sono perse le tracce di 51 posti.
Ma a cosa sono dovuti, allora, i tagli sensibili in alcune province? “Probabilmente – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – a delle compensazioni. Le quali, tuttavia, vanno a scapito di realtà già in carenza di personale. L’ultima grande riduzione di posti, derivante dalla Legge 133 del 2008, ha fatto perdere alle scuole italiane decine di migliaia di posti come Ata. Proprio mentre, con la stessa legge sul ‘dimensionamento’, le scuole assumevano proporzioni maggiori, con un numero di sedi distaccate in perenne crescita. E negli anni quei posti non sono mai stati recuperati, anzi il calo è continuato. In queste condizioni, il personale Ata assegnato alle scuole diventa più che fondamentale, se non indispensabile, per il regolare svolgimento delle lezioni e delle incombenze organizzative. Diffidiamo l’amministrazione, centrale e periferica, a ridurre i posti di personale Ata”.
Si parla tantissimo di debito pubblico dell’Italia e della possibilità che a luglio la BCE possa intervenire con una multa farcita di tanti zeri: pochissimo, invece, si dice del fatto che Bruxelles chiede all’Italia di pagare di più gli insegnanti. «La produttività tendenzialmente stagnante dell’Italia – ha scritto l’UE nelle raccomandazioni inviate in questi giorni a Roma - è dovuta alle debolezze del sistema di istruzione e formazione e alla scarsità della domanda di competenze elevate. Migliorare, quindi, la qualità del sistema di istruzione e formazione rappresenta una sfida importante». L’Unione Europea non ha dubbi: in Italia servono «ulteriori sforzi per attirare, assumere e motivare maggiormente gli insegnanti.»
Secondo Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, in Italia si continua a parlare di merito quando si fa fatica a recupere gli 8 punti di ritardo stipendiale rispetto all’inflazione, accumulati tra il 2007 e il 2015, proprio mentre i contratti dei privati assicuravano stipendi sopra il costo della vita. Di carriera, alla quale fa riferimento l’UE, da noi nemmeno se ne parla, quando sarebbe più che opportuno dare la possibilità a chi ha insegnato 20-25 anni di diventare tutor dei nuovi docenti, sganciandoli dalle lezioni frontali e mettendo a disposizione la propria esperienza verso chi si avvicina alla professione. Non siamo invece d’accordo con Bruxelles, invece, quando dice che i cittadini più qualificati non lavorano nella scuola: noi, che giriamo per gli istituti di tutta Italia per svolgere assemblee ed incontri sindacali, possiamo assicurare che nella scuola italiana operano persone molto preparate e valide, che fanno questa professione perché è nel loro Dna. Anche a costo di guadagnare meno.
Per attivare 20 mila nuovi posti previsti dalla normativa nei profili AS e C, coordinatori dei collaboratori scolastici, degli assistenti tecnici e amministrativi. Adesione entro il 30 giugno per rivendicare in organico di diritto l'attivazione dei posti per i profili AS "addetto ai servizi" e C.
La formazione professionale è un processo continuativo che va inteso come parte integrante della propria attività. Tra le conoscenze che devono essere aggiornate, quelle digitali rivestono un ruolo altamente rilevante. Come indicato specificatamente nel D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, i professionisti iscritti agli albi (avvocati, architetti, ingegneri e così via) devono curare il continuo e costante aggiornamento delle proprie competenze per elevare gli standard proposti ai propri clienti.
ROMA, 7 GIU - "Lo avevamo detto: il 2019 sarà l'anno dei concorsi e del nuovo reclutamento, ma non della fine del precariato. Ed esattamente così sta andando. Perché le procedure concorsuali avviate in questi mesi dal Miur sono state davvero male organizzate, esposte più che mai ai ricorsi e come al solito si preannunciano lente, se non a rischio annullamento, come quello per dirigenti scolastici finito nel mirino dei Tar e delle procure. Anche i concorsi in via di pubblicazione si prospettano su questa lunghezza d'onda". Lo afferma il presidente del sindacato Anief, Marcello Pacifico. "E' un dato oggettivo che con l'inizio del nuovo anno scolastico, a settembre, ci ritroveremo con il nuovo record di supplenze annuali, le quali arriveranno non molto distanti dalla quota record di 200 mila contratti a tempo determinato, che corrispondono ad un docente italiano precarizzato ogni quattro", prosegue il sindacato. "Tra gli studenti, le famiglie e il personale serpeggia un malessere di fondo, legato a strutture fatiscenti, classi che esplodono, insegnanti vessati, malpagati e con la valigia, segreterie strozzate dagli impegni e mille altre difficoltà: si provveda a dirimere queste difficoltà - conclude Pacifico - lasciando perdere i facili slogan e i tentativi di imporre un'autonomia differenziata che farebbe sprofondare le scuole del Sud". (ANSA).
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