Il Decreto Ministeriale n. 92/2019definisce i requisiti per partecipare al prossimo corso di specializzazione sul sostegno (ex TFA). Il sindacato ricorre: per l’accesso TFA Sostegno (Scuola Primaria) - Personale Educativo, per l’accesso TFA Sostegno per diplomati Conservatorio, Accademia Belle Arti o Accademia Danza, per l’accesso TFA Sostegno per Dottori di Ricerca, per l’accesso Specializzazione Sostegno per diplomati ITP e per l’accesso alla prova scritta per il corso di Specializzazione Sostegno per tutti i docenti che supereranno la prova preselettiva.
I primi incontri del 2019, organizzati in collaborazione con Eurosofia, si terranno a Pescara l’8 marzo, a Milano il 14 marzo e a Torino l’11 aprile; seguiranno poi in alcune province siciliane. I seminari sono aperti anche ai docenti che hanno affrontato la prova scritta dell'ultimo concorso DS e sono in attesa dell'orale. Previsto l'esonero dal servizio. Per iscriversi vai al seguente link
Le giornate di studio prevedono gli interventi di professionisti che, in termini normativi ed organizzativi, affronteranno tematiche inerenti le responsabilità e i compiti del Dirigente Scolastico
Il Decreto che regolamenterà i corsi di specializzazione sul sostegno è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. L’avvio nel nuovo ciclo di Tfa è previsto per giugno. È importante seguire pedissequamente un programma di studio per affrontare la prova preselettiva con sicurezza.
Il 20 febbraio, l’organo di rilievo costituzionale potrebbe ristabilire il giudicato violato nel dicembre 2017 sull'inserimento in GaE di migliaia di maestre e maestri e la conseguente pasticciata soluzione politica che ha prorogato di un anno i contratti annuali e indetto un concorso straordinario non selettivo - con DDG n. 1456 del 7 novembre scorso - per insegnanti che già avevano superato l'anno di prova. Marcello Pacifico (Anief): L'accertamento dell'annullamento erga omnes del decreto ministeriale potrebbe dare il via alla riaperture delle GaE per tutto il personale abilitato e risolvere il problema della copertura del turn over con quota 100. In alternativa, toccherà a marzo alla Corte di Suprema di Cassazione giudicare la legittimità della decisione che ha sconvolto lo stato di diritto nella gestione dei supplenti della scuola.
In Gazzetta Ufficiale la legge 12 dell'11 febbraio 2018 di conversione del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione. Tra le novità l'immediata immissione in ruolo dei quasi tremila vincitori dell'attuale concorso a dirigenti scolastico. Evitata la proroga dell'aggiornamento delle GaE e il blocco quinquennale nei trasferimenti. Nessun intervento, nonostante l'annuncio del Governo al presidente della Consulta, per evitare il giudizio di legittimità sulla norma relativa all'ultimo corso-concorso riservato del 2015 e uno specifico emendamento a lungo accantonato proposto da diversi senatori dell'opposizione su richiesta di Anief.
Sono peggiori delle aspettative le ipotesi di localizzazione delle competenze dello Stato che il Consiglio dei Ministri si accinge a discutere, probabilmente già questa sera, con i rappresentanti delle regioni. Se il testo verrà approvato così com’è, Veneto e Lombardia si ritroveranno a gestire, in base alle esigenze del territorio, finalità e programmazione dell’offerta formativa, la valutazione, l’alternanza scuola-lavoro, oltre che i trattamenti stipendiali, le modalità di reclutamento e di mobilità di docenti, Ata e presidi. Anief si oppone a queste prospettive. Perché si determinerebbero discrepanze ulteriori tra le regioni. E si differenzierebbe il trattamento di figure professionali che svolgono lo stesso lavoro, con l’aggravante di andare paradossalmente a penalizzare, pagandole meno, proprio quelle che operano in condizioni oggettivamente più difficili. Infine, c’è da dire che già oggi le regioni detengono ampie competenze ed attività in ambito scolastico, l’esempio della Sicilia vale per tutti, e non si comprende il motivo di allargarle. Marcello Pacifico (Anief): L’autonomia differenziata ci porterà dritti verso l’abolizione del valore legale del titolo di studio.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.