Gentile associata/o
Cedan S.r.l.s , società di servizi amministrativi in convenzione con Anief, (Caf aut. 00028) ricerca collaboratori su ogni scuola del territorio nazionale per la raccolta delle pratiche relative all’offerta dei servizi Caf e Patronato, al fine di offrire un’assistenza sempre più efficiente alla propria utenza.
I servizi Caf offerti includono 730, Unico, IMU e TASI, ISEE/DSU, RED/DET/INVCIV, successioni, assistenza contratti di locazione, assistenza colf e badanti.
I servizi del patronato comprendono consulenza e gestione pratiche di pensione, assegno sociale, invalidità, 104, verifica della posizione contributiva, ricongiunzione, totalizzazione e disoccupazione (Naspi).
Ti ricordo che per l’attività svolta è previsto un rimborso proporzionale al numero di pratiche raccolte.
Se vuoi collaborare con Cedan nella tua scuola o nel tuo territorio, trasmetti entro il 31 maggio 2018 il tuo CV, con autorizzazione al trattamento dei dati sensibili, alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. In risposta riceverai la proposta di collaborazione.
Il Presidente Nazionale Anief, Marcello Pacifico
ROMA, 27 MAG - Domani, lunedì 28 maggio, verranno pagati gli stipendi ai lavoratori della scuola e gli arretrati derivanti dagli incrementi previsti dal nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (C.C.N.L.) del comparto Istruzione e Ricerca per il periodo da gennaio 2016 a maggio 2018. L'effettiva disponibilità delle somme sui conti correnti può avvenire nell'arco dell'intera giornata, in relazione alle diverse modalità operative degli istituti bancari. Il pagamento riguarderà il personale con contratto a tempo indeterminato e supplenti con contratto al 30 giugno o 31 agosto nell'anno scolastico 2017/18. Gli arretrati dei supplenti temporanei, ovvero dei docenti e del personale Ata (amministrativo tecnico e ausiliario) che stanno svolgendo una supplenza che vada non oltre il termine delle lezioni nell'anno scolastico 2017/18, indipendentemente dal tipo di supplenza che hanno svolto negli anni precedenti. Per i supplenti temporanei ci sarà una emissione a parte, in una data che non è stata ancora comunicata. "Perché gli unici a non essere pagati nei tempi previsti devono essere i supplenti brevi e saltuari? Chi gestisce l'amministrazione pubblica continua ad operare come se debbano esistere dei precari di serie A e di serie B. Tutto questo è intollerabile", accusa Marcello Pacifico, presidente di Anief. Le cifre spettanti varieranno in base all'anzianità di servizio. A partire dal mese di giugno invece il valore mensile dello stipendio tabellare lordo sarà adeguato, a regime, ai nuovi valori previsti dal Contratto nazionale di lavoro. L'applicazione contrattuale interessa circa 1.200.000 dipendenti della Scuola, Istituti di alta formazione artistica e musicale ed Enti di ricerca. Il nuovo contratto, siglato definitivamente nell'aprile scorso, riconosce aumenti da 84 a 111 euro mensili in coerenza con l'Intesa del 30 novembre 2016 tra Governo e i sindacati, e prevede un elemento perequativo, che interessa soprattutto le qualifiche iniziali. (ANSA).
I pochi soldi assegnati dal CCNL 2016/2018 ai colleghi di ruolo o supplenti annuali o al termine delle attività didattiche sono invece negati a chi ha sottoscritto supplenze per periodi più ridotti: nel cedolino NoiPA di maggio non risultano caricati e senza alcuna motivazione. Anief mette a disposizione un modello di diffida - messa in mora per sbloccare i pagamenti entro due settimane.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Perché gli unici a non essere pagati nei tempi previsti devono essere i supplenti brevi e saltuari? Chi gestisce l’amministrazione pubblica continua ad operare come se debbano esistere dei precari di serie A e di serie B. Tutto questo è intollerabile e per tale motivavo come Anief abbiamo messo a disposizione un modello di diffida e di messa in mora, da inviare per PEC alla Ragioneria provinciale dello Stato. Se entro il mese di giugno non arriveranno stipendi, arretrati e aumenti apriremo su richiesta una specifica vertenza legale con il recupero di tutti gli interessi maturati.
Nuova vittoria del sindacato Udir che ha permesso ad una preside del primo ciclo di fare il Presidente in una delle Commissioni degli Esami di Stato della scuola secondaria superiore: il Tar laziale annulla quelle parti della Circolare 4537/18 e della Nota Miur 6078/18 che la volevano ingiustamente esclusa, per via di una serie di “paletti” tirati su senza alcuna motivazione. Nella sentenza, pubblicata il 26 maggio, il giudice del tribunale ammnistrativo ha condannato il Miur e ha accolto la domanda della ricorrente che chiedeva l'annullamento previa sospensione dell'efficacia della Circolare Miur sugli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio d'istruzione secondaria di secondo grado.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Udir): I paletti voluti dal Miur sono stati censurati dai legali del nostro sindacato, considerando anche che dal 2008 è stato introdotto il ruolo unico della categoria: va ricordato, infatti, che i dirigenti scolastici possono essere nominati prescindendo dal grado scolastico dove operano. Far venire meno questo concetto è illogico e discriminante e i giudici lo stanno confermando in modo inequivocabile. Ci batteremo nei tribunali, fino a quando la giustizia non sarà riassettata per tutti i potenziali candidati a ricoprire quel ruolo.
ROMA, 26 MAG - Il nuovo inquilino di viale Trastevere dovrà riuscire a mettere in pratica il programma sulla scuola contenuto nel Contratto di governo M5S-Lega dovendo fare a meno di 160 milioni di euro nei prossimi tre anni. A sostenerlo è il sindacato Anief, secondo il quale conti alla mano, dai documenti interministeriali emerge che ci sono tagli importanti sia nella scuola, sia nei fondi destinati alla formazione. Nei primi due anni le scuole dovranno fare a meno di 36 milioni di euro (sia per il 2018 che per il 2019) e scendere di altri 35 milioni di euro alla fine del triennio. Lo stesso dicasi per i tagli ai fondi destinati all'offerta formativa che saranno di 18 milioni per quest'anno, di 19 milioni per il prossimo e di poco più di 17 milioni per il 2020. "Si va a tagliare al cuore della scuola, sulle spese vive di prima necessità. È come se agli ospedali si andassero a tagliare i materiali per le operazioni chirurgiche e per la gestione dei pazienti. È un andare inaccettabile", commenta Marcello Pacifico, leader di Anief. Anche "La tecnica della scuola" fa notare che il rinnovo contrattuale (quello appena firmato scadrà già il 31 dicembre prossimo) e la perequazione saranno le prime grande che si troverà il nuovo titolare del Miur. Per gli stipendi più bassi, infatti, è stato introdotto un meccanismo di perequazione in modo da consentire a tutti di arrivare almeno a 80 euro di aumento lordo. Ma questa perequazione scade a dicembre e quindi - se non ci saranno interventi tempestivi - a gennaio gli stipendi di un buon 50% dei dipendenti della scuola diminuiranno: il "taglio" sarà tanto più consistente quanto più basso è lo stipendio, e si andrà quindi da un manciata di euro (3-4) per i docenti con una anzianità media fino ai 29 euro di decurtazione per gli Ata con meno di 10 anni di anzianità. A questo si aggiunge la questione del rinnovo contrattuale: quello appena firmato, infatti, scadrà già il 31 dicembre prossimo. Il problema a medio termine riguarderà il rinnovo contrattuale (quello appena firmato scadrà già il 31 dicembre prossimo) ma già da subito bisognerà dare risposta alla questione del cosiddetto "elemento perequativo" introdotto proprio con il contratto 2016/2018. Se infine con la legge finanziaria del 2019 il nuovo Governo dovesse decidere anche di cancellare il bonus introdotto dal governo Renzi di 80 euro mensili per gli stipendi più bassi, per molti insegnanti e per tutto il personale Ata il taglio potrebbe diventare insopportabile. (ANSA).
Nuova vittoria targata Anief nella battaglia per il giusto riconoscimento del servizio svolto nelle scuole paritarie. Stavolta è il TAR Lazio a dar ragione al nostro sindacato e a riconoscere il diritto all'attribuzione del punteggio intero agli anni di servizio svolti nelle scuole paritarie, anche ai fini della compilazione delle cosiddette graduatorie “ATA 24 mesi”. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): nuova vittoria contro le ingiuste discriminazioni.
Il TAR del Lazio dà ragione ai legali Anief Michele Speranza e Elena Boccanfuso e sospende l'efficacia della Nota Miur n. 8654/2017 e dei successivi atti emanati anche dagli UU.SS.RR. competenti per l'indizione dei concorsi per soli titoli volti all'accesso ai ruoli provinciali relativi ai profili professionali dell'area A e B del personale ATA (c.d. graduatorie ATA 24 mesi), dichiarando il diritto dei ricorrenti, nella qualità di personale amministrativo, tecnico e ausiliario, ad ottenere la valutazione per intero del servizio prestato nelle scuole paritarie ai fini della compilazione delle relative graduatorie d'interesse. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Ancora una volta abbiamo portato avanti una battaglia vincente promossa contro l'ingiusta discriminazione del servizio svolto nelle scuole paritarie che nelle graduatorie “per soli titoli” del personale ATA viene valutato la metà del punteggio rispetto a quello prestato nella statale. La normativa di settore è chiara, invece, nel definire l'equiparazione tra le due tipologie di servizio che, pertanto, non possono essere valutate in modo differente dal Miur”.
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