Dopo il sostanziale fallimento delle conciliazioni, in risposta alle quali il Miur ha in molti casi proposto soluzioni irricevibili dai docenti danneggiati dai malfunzionamenti dell’algoritmo, oppure non ha avanzato proposte per mancanza di posti pur riconoscendo gli errori commessi, o ancora ha ignorato richieste comunque fondate, il giovane sindacato avvia i ricorsi. Adesioni sul portale Anief entro il 1° ottobre.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): chiederemo ai giudici del lavoro di porre rimedio alla valanga di errori che hanno caratterizzato la mobilità dei docenti. Non si può condannare a vivere a migliaia di chilometri dai propri affetti chi aveva diritto a rimanervi vicino.
Nella Circolare ministeriale pubblicata in queste ore dalla direzione generale, sulla base delle indicazioni provenienti dai tribunali, viene sancito che “è possibile conferire incarichi a tempo determinato con apposizione di clausola risolutiva condizionata alla definizione nel merito del giudizio pendente, ai docenti risultati destinatari di pronunce giudiziali favorevoli del Consiglio di Stato in forza delle quali, il disposto inserimento con riserva nelle graduatorie ad esaurimento o di istituto, risulti configurato dal giudice come pienamente anticipatorio di tutte le utilità ad esso connesse”. L’inserimento avverrà, ovviamente, con il sistema a “pettine”, in pratica con il punteggio spettante in base ai titoli e ai servizi svolti e scatterà in tutti quei casi in cui i docenti precari dovessero essere in posizione utile in base al punteggio posseduto.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): è la fine di un’odissea perché, ora, gli insegnanti che hanno presentato ricorso potranno ottenere, in occasione delle prossime convocazioni per le supplenze annuali da completare entro il 15 settembre, la stipula di un contratto annuale. Anche a tempo indeterminato, se la posizione ricoperta nelle GaE dovesse essere utile a questo scopo. In tribunale abbiamo ottenuto la tutela dei loro diritti e ora il nostro sindacato vigilerà sul corretto svolgimento di tutte le operazioni. Considerando il permanere dell’assurdo blocco dell'aggiornamento delle GaE, si tratta di un successo non indifferente.
La Stampa - Scuola, al via tra ritardi e prof con la valigia
Il Giornale - Scuola, effetto concorsone. Scoperta una cattedra su 3
Repubblica Finanza - Scuola, l’anno scolastico è partito. Collegi dei docenti a ranghi ridotti
Quotidiano di Sicilia - Anief, all'appello mancano insegnanti
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Il giovane sindacato lo aveva previsto: senza l’autorizzazione del Mef alla creazione di 2.200 posti aggiuntivi rischiano di saltare le assunzioni dei vincitori del concorso 2016 delle discipline dei licei musicali.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): siamo al paradosso. Mentre per alcune classi di concorso non si procederà all’assunzione già da quest’anno perché le graduatorie di merito non saranno pronte entro il 15 settembre, per i vincitori delle classi di concorso dei licei musicali le assunzioni sono prossime a saltare perché mancano i posti nonostante le graduatorie in molti casi siano già pronte. Chiediamo al Mef e al Miur di scongiurare questa nuova beffa.
Le scuole sono ancora orfane di 100mila supplenti annuali, dei 32mila nuovi assunti, dei vincitori del concorso a cattedra, degli insegnanti individuati dai dirigenti scolastici attraverso la chiamata diretta. All’appello del primo giorno di scuola dei docenti, c’erano invece decine di migliaia di docenti, molti dei quali assunti lo scorso anno e collocati su ambito territoriale, che attendono speranzosi gli esiti dell’assegnazione provvisoria su organico di fatto. Tutte le operazioni dovrebbero concludersi entro il 15 settembre, ma difficilmente la data verrà rispettata.
Tali problematiche nazionali sono state affrontate oggi in occasione della visita di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nei locali dell’Istituto Comprensivo Falcone di Palermo, presso cui manca ancora quasi la metà dei docenti di sostegno: oggi abbiamo visitato una scuola siciliana dove sono presenti solo dodici docenti di ruolo rispetto a 56 alunni disabili certificati, frequentanti un istituto collocato in un territorio “difficile” presso cui, però, in tre anni sono state aperte cinque sezioni grazie al lavoro di tutti gli operatori della scuola e all’apporto di chi crede nell’istruzione pubblica. Questo dimostra che la formazione dei giovani la fanno i docenti e il personale, non gli slogan del governo e le riforme piene di storture.
Chi prende cambia destinazione (alcuni hanno ottenuto la preferenza indicata, altri sono stati collocati in ambiti territoriali quanto più vicini alle preferenze espresse, cioè quello che doveva essere fatto in prima istanza), chi lascia rimane nell'ambito territoriale assegnato ma può eventualmente ricorrere al giudice per far valere le proprie rivendicazioni. I docenti non l’hanno presa bene e hanno ragione. Ancora di più perché tante richieste di conciliazione sulla mobilità errata, per colpa dell’algoritmo ministeriale che rimane segreto, non sono state nemmeno esaminate, cadendo nella più elementare lesione del diritto all’equo trattamento.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): ad una collega indirizzata nell'ambito Lazio 1, che ha presentato conciliazione per chiedere Lazio 8, le è stata assegnata Messina. Siamo alla frutta: meno male che le scuole italiane all'estero dipendono da un altro Ministero se no qualcuno sarebbe stato trasferito in Australia. Non si può parlare più di svista o di sbagli fisiologici, ma di errore sistematico. La situazione si è complicata quando sono arrivati la chiamata diretta e i ritardi del concorso a cattedra: non si sanno più quali posti saranno liberi e a chi verranno assegnati. Per riparare il Miur farebbe bene a sbloccare subito gli organici di fatto. Avrebbe fatto ancora meglio ad ammettere i suoi errori e a rifare la procedura. Cosa fare? Noi non abbiamo dubbi: la strada della legalità, del tribunale, è più lunga ma nel tempo paga. Altrimenti si esce sconfitti.
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