Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal) replica alle intenzioni espresse dai rappresentanti dell’Esecutivo di riformare il quadro: basti pensare che il più grande sciopero della scuola ha visto il sindacato rappresentativo convergere su una data scelta dal sindacato di base. La realtà è che chi sciopera è sempre il lavoratore e ci perde pure i soldi. Si vogliono introdurre nuove norme regolatorie? Allora si cambi la dittatura dei numeri di iscritti ‘taroccati’. L’Italia non può continuare a muoversi in splendida solitudine, perché ha dei doveri internazionali cui sottoporsi: se però si vogliono approvare delle leggi autoreferenziali, imposte erga omnes, con i diretti interessati ignari o contrari, siamo pronti a una dura battaglia nei tribunali, italiani ed europei.