Sbaglia il Ministro a minimizzare la quantità di lavoratori non di ruolo coinvolti: dal 2001 sono state conferite più di un milione e mezzo di supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche su posti liberi, a fronte di 300mila pensionamenti ma soprattutto di appena 250mila immissioni in ruolo. Per questo motivo, il numero di coloro che hanno lavorato su posti liberi per oltre 36 mesi è molto alto. Ma lo Stato italiano è in grado di dare seguito a quanto deciso in merito nelle aule di tribunale: ha infatti preventivamente previsto 150mila assunzioni da attuare entro i prossimi 10 mesi.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): gli interessati a quanto stabilito il 26 novembre dalla Suprema Corte UE sono coloro che hanno sottoscritto almeno quattro supplenze annuali ed hanno tutte le ragioni per rivolgersi al giudice del lavoro, a cui chiedere anche il risarcimento danni per abuso dei contratti a termine. Il Governo già si aspettava questo esito. Ora è chiamato ad integrare questa “copertura”.