Le stazioni di servizio in autostrada chiuse per due giorni, domenica 15 sciopero dei treni. Stop in marzo anche per giudici di pace e insegnanti precari.
Le stazioni di servizio in autostrada chiuse per due giorni, domenica 15 sciopero dei treni. Stop in marzo anche per giudici di pace e insegnanti precari.
Che sulla riforma della scuola non ci siano idee chiare, Anief lo aveva capito da settimane dal balletto dei numeri e dei risarcimenti per via del mancato censimento sugli organici; ma che si metta in discussione il regolare avvio dell'anno scolastico non è tollerabile per chi aspetta da anni e per le famiglie che meritano posti stabili. Il disegno di legge non è la strada più opportuna.
Anief ribadisce comunque come a fianco dell'organico dell'autonomia debba essere ripristinato il tempo scuola cancellato negli ultimi dieci anni, equivalente a 200.000 posti in più da affiancare a una seria ricerca di tutti i posti vacanti affidati in organico di fatto in questi anni, l'80%. Inoltre, non si trova ancora alcun accenno al personale Ata, per la cui mancata stabilizzazione è ancora aperta una procedura d'infrazione.
Mobilità del personale della Scuola
Il termine ultimo per la presentazione delle domande di movimento per il personale docente ed educativo è fissato al 16 marzo 2015, e per il personale A.T.A. è fissato al 15 aprile 2015. Riportiamo il sommario e un breve abstract dell’O.M. n. 4 del 24 febbraio 2015.
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, il sindacato che ha oggi organizzato a Torino un convegno per analizzare gli scenari sulla stabilizzazione dei precari del pubblico impiego, tre mesi dopo la storica sentenza della Corte di Giustizia europea sul precariato scolastico, la soluzione che il Governo si accinge ad approvare domani in Consiglio dei Ministri, tramite un dl con necessità d’urgenza, appare a dir poco confusa: scorrendo le notizie sulla bozza di riforma, si apprende che l’Esecutivo intende precedere a delle assunzioni fuori dalla regione di appartenenza dei precari e che si va verso la cancellazione delle graduatorie ad esaurimento e di merito, senza però assicurare il contratto a tempo indeterminato a tutti i supplenti abilitati e vincitori di concorso, come invece era stato prospettato nella prima versione della Buona Scuola. Il giovane sindacato insiste: le assunzioni vanno raddoppiate.
Non solo il Ministero dell’Istruzione non porta a termine il censimento per verificare quanti posti liberi esistono a livello nazionale, ma attraverso i suoi uffici territoriali arrivano indicazioni contrarie alla trasparenza: dall’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, in particolare, in questi giorni è partito un invito, rivolto a tutti i presidi, di non dichiarare ai docenti interessati che ne hanno fatto richiesta se il posto è libero.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): sono atti che, francamente, portano sconcerto. Perché costringono i precari a rivolgersi ai giudici: i quali, in presenza di una supplenza assegnata erroneamente fino al 30 giugno, procedono alla stabilizzazione del supplente, in presenza di 36 mesi complessivi svolti su posto analogo, e al relativo indennizzo completato dal pagamento degli scatti e delle mensilità estive non corrisposte.
A Torino sindacalisti, giuristi, giudici e avvocati discutono sulla stabilizzazione dei precari del pubblico impiego dopo la storica sentenza della Corte di giustizia europea sull'abuso dei contratti a termine nella scuola. Modera l'incontro Marcello Pacifico, presidente ANIEF.
Pubblichiamo alcuni articoli sul rinnovo RSU di 8.400 istituti dal 3 al 5 marzo per più di 1 milione di docenti e Ata, il Governo deve raddoppiare le assunzioni: non 180mila, ma 350mila e l'Anief continua a pungere: lo sciopero del 17 marzo e la richiesta di maxi indennizzi per i precari non assunti fanno tremare il Governo.
La scuola di Matteo Renzi: da «buona» a «insufficiente». Le promesse fiorite a settembre non hanno retto i rigori dell'inverno e sono sfiorite prima ancora di vedere la luce.
Domani si aprono i seggi per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali unitarie
Le idealità che ispirano il nostro impegno sindacale.
Cara/o collega,
in questi anni in cui hai conosciuto l'Anief, sia come sindacato sia come ente di formazione, siamo cresciuti in termini di iscritti al punto da rappresentare in questo momento l'unica speranza per cambiare la scuola e opporsi a una riforma che penalizzerà sempre più il personale della scuola e i servizi resi agli studenti in termini di posti tagliati, tempo scuola ridotto, scatti di anzianità eliminati, risorse alle scuole drasticamente ridotte, blocco dei trasferimenti e mortificazione del precariato e delle professionalità.
L’Anief che hai conosciuto durante i seminari sulla legislazione scolastica, con i ricorsi, agli sportelli di consulenza, sulle pagine della stampa deve diventare rappresentativa alle elezioni Rsu del 3, 4 e 5 marzo 2015; ma per farlo ha bisogno del voto tuo e dei tuoi colleghi nelle scuole dove è riuscita a presentare le sue liste.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.