Da domani le famiglie avranno la possibilità di potersi registrare nella pagina web e di prendere confidenza con il sito internet del Miur creato ad hoc; da giovedì 15 gennaio e per i 30 giorni successivi sarà possibile indicare l’istituto prescelto per il prossimo anno scolastico. Ma i titoli di studio rilasciati dalle scuole potrebbero essere messi in discussione dalla giustizia amministrativa. Negli ultimi anni le cancellazioni e gli accorpamenti degli istituti (derivanti delle Leggi 244/2007, 133/2008, 111/11 e 135/12) hanno introdotto parametri minimi di iscritti spiccatamente elevati: con il risultato che le 12mila sedi scolastiche italiane si sono ridotte alle attuali 8.400, con effetti negativi drastici sulla qualità dell’offerta formativa.Anief ricorda che è davvero grave che non fossero state ripristinate le sedi illegittimamente tagliate, come stabilito più volte dai Tar e pure dalla Consulta.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): sulla vicenda pesa il mancato accordo con le Regioni, reputato indispensabile dalla Legge Carrozza n. 128/13. Siccome quel via libera non è mai arrivato, la norma sugli accorpamenti, introdotta con il comma 5 della Legge 111/11, deve ritenersi di fatto decaduta. Ecco perché poniamo oggi più di qualche dubbio sulla validità dei titoli di studio rilasciati da tante scuole. Se l’Anief diventerà rappresentativo a seguito del rinnovo delle Rsu d’istituto in programma ad inizio marzo, ci batteremo con tutte le nostre forze perché tutto ciò torni nella regolarità.