Graduatorie

Anief risponde ai diversi interventi suscitati dall’approvazione dell’emendamento al mille-proroghe che inserisce i docenti iscritti ai corsi universitari abilitanti (2008-2009/2010-2011), ricordando come si sono formate le graduatorie permanenti nel 2002 e trasformate fino al 2012.

La legge 124/99 ha previsto un doppio canale di reclutamento, uno riservato agli idonei dell’ultimo concorso a cattedra da inserire in una graduatorie di merito cristallizzata, e uno riservato ai docenti in possesso di abilitazione all’atto dell’aggiornamento da inserire in una graduatoria permanente dinamica, da aggiornare ogni anno, in base ai punteggi valutati secondo una tabella di valutazione dei titoli, ai fini anche del conferimento della supplenza annuale o al termine delle attività didattiche.

Nel triennio 1999-2001, si abilitano quasi 200.000 docenti, grazie alle abilitazioni conseguite al termine dei corsi riservati, alle idoneità conseguite al concorso a cattedra, all’esame di abilitazione conseguito dagli abilitati del I ciclo SSIS. Con decreto del ministro, si decide si collocare in cinque fasce i docenti in graduatoria, secondo l’anno di conseguimento dell’abilitazione. Il Tar Lazio interviene e dichiara illegittima la divisione in fasce. Viene approvata la legge 333/2001 (interpretazione autentica della legge 124/99) che prevede la divisione in due scaglioni, nel I sono inseriti gli abilitati ante anno 1999 (attuali I-II fascia), nel II gli abilitati post anno 1999 e successivi (attuali III fascia). Il Tar Emilia Romagna solleva questione di legittimità costituzionale per la sostituzione delle cinque fasce in due scaglioni, su richiesta degli ex-inseriti nella prima delle cinque fasce, ma la corte costituzionale con sentenza n. 168 del 2004 respinge il ricorso, ricordando come sia illegittimo inserire in cinque fasce i docenti secondo l’anno di conseguimento dell’abilitazione, piuttosto che secondo il merito del punteggio ottenuto.

Il primo aggiornamento delle graduatorie permanenti avviene nel febbraio 2002, quando proprio gli abilitati del primo ciclo SSIS protestano e ricorrono al tribunale, invano, per non fare inserire gli abilitati del II ciclo SSIS, vantando il conseguimento in data anteriore dell’abilitazione.

Dal 2003 al 2007, l’ANIEF – onlus, ottiene l’inserimento sistematico nelle graduatorie, indipendentemente dalla data di approvazione del decreto, degli specializzandi dei cicli successivi al II delle SSIS, sebbene non siano mancate le proteste dei docenti abilitati ai cicli precedenti.

La legge 143/2004 trasforma la supplenza annuale da fattore straordinario in fattore ordinario, decidendo di aggiornare le graduatorie permanenti ogni due anni. In questo modo, si dimentica il carattere eccezionale e annuale della supplenza per ergerlo a modalità ordinaria di funzionamento delle scuole.

La legge 296/2006, trasforma le graduatorie da permanenti ad esaurimento con un piano straordinario di 150.000 immissioni in ruolo per eliminare la precarietà alla sua radice, ma non cristallizza alcuna posizione in quanto conferma la possibilità di aggiornare il punteggio ogni due anni e di cambiare provincia all’atto dell’aggiornamento. Cristallizzare, infatti, avrebbe significato fotografare le posizione di ogni docente iscritto all’atto dell’approvazione della legge (dicembre 2006) come per la graduatorie di merito (2001) ed attendere il lento esaurimento, cosa che non è avvenuta, tanto che già nell’aggiornamento del 2007 si prevede il trasferimento da una provincia all’altra.

La legge 169/08 acconsente alle richieste dell’ANIEF – onlus (grazie all’approvazione di un emendamento) di inserire nelle graduatorie ad esaurimento, nel rispetto della normativa richiamata, i docenti abilitati iscritti al IX ciclo SSIS, ai corsi abilitanti attivati analogamente presso le Facoltà di Scienze della Formazione, le Accademie e i Conservatori nell’a.a. 2007-2008.

Il decreto ministeriale 42/09 vieta il trasferimento all’atto dell’aggiornamento delle graduatorie per il personale docente già inserito - a cui concede la scelta di ulteriori tre province dove collocarsi in coda, mentre concede ai docenti neo-inseriti la libera scelta della provincia. Anief - Associazione professionale e sindacale ricorre al Tar Lazio per garantire il trasferimento di tutti i docenti inseriti e l’inserimento a pettine.

La legge 167/09 fornisce un’interpretazione autentica della legge 296/06 riguardo al divieto di trasferimento all’atto dell’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento e al collocamento in coda, ma è dichiarata incostituzionale dalla sentenza n. 41/2011 del Giudice delle leggi che accoglie le richieste di annullamento promosse dall’Anief.

La legge 106/11 rende cronica la precarietà nella scuola decidendo di aggiornare le graduatorie ogni tre anni, quando una direttiva comunitaria afferma l’esatto contrario: con tre anni di contratto su posto vacante e disponibile si deve assumere a tempo indeterminato.

Nella conversione presso la Camera dei Deputati del decreto legge 212/11, Anief ottiene l’approvazione di un emendamento che consente l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento anche dei docenti abilitati, iscritti negli a.a. 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011 ai corsi presso le Facoltà di Scienze della formazione, le Accademie e i Conservatori.

Dall’excursus normativo, è evidente che le graduatorie permanenti - ancorché trasformate ad esaurimento - non hanno perso il loro carattere dinamico, così come è evidente che l’allungamento del periodo di aggiornamento delle stesse graduatorie sia anch’esso un concetto dinamico. Dunque, ne consegue che è legittima la richiesta di chi, pur in possesso da tre anni di un’abilitazione all’insegnamento, a immissioni in ruolo già avvenute, almeno, chieda dal prossimo anno il diritto all’inserimento nella fascia di appartenenza e nella provincia scelta. Ne discende che le graduatorie dovrebbero essere aggiornate ogni anno per assegnare eccezionalmente una supplenza e secondo criteri ispirati al principio meritocratico dove non è l’anno di conseguimento dell’abilitazione ma il punteggio vantato che dà diritto agli accessi ai ruoli. È chiaro che se un posto è vacante e disponibile dopo la prima volta dovrebbe essere dato in ruolo e non concesso per un triennio o più in supplenza. Tutto il resto, seppur comprensibile, sfugge alle regole del diritto che hanno orientato ieri come oggi l’azione di chi nell’Anief ha mantenuto una memoria storica degli eventi.

Pacifico (Anief) torna a difendere l’emendamento che permetterà a 23mila docenti precari abilitati negli ultimi tre anni di inserirsi nelle GaE. Il Senatore Pittoni parla a titolo personale, la modifica che ha dato via libera ai precari è stata richiesta anche dalla sua collega leghista Goisis. E l’ADI anziché indignarsi farebbe bene a spiegare altre cose… 

Il Presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, torna a difendere l’emendamento, in via di approvazione finale all’interno del decreto “Milleproroghe”, che finalmente permetterà agli oltre 23mila docenti precari abilitati negli ultimi tre anni di essere inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento.

Al Senatore Mario Pittoni, Capogruppo della Lega Nord in Commissione Istruzione del Senato, che sulla strategia vincente dell’Anief, accolta e promossa da diversi parlamentari, pone diversi interrogativi provocatori, il presidente dell’Anief fa presente che la sua presa di posizione contro l’emendamento non rappresenta quella dell’intera Lega. E che quindi le sue parole non possono essere espresse a titolo di partito.

Il Senatore Pittoni – ha dichiarato il Presidente dell’Anief - forse non è a conoscenza del fatto che la sua collega leghista, Paola Goisis (Capogruppo della Lega Nord in Commissione Istruzione della Camera), è la prima firmataria di un ‘emendamento analogo’, il 1.014, a quello approvato dalle commissioni della Camera nei giorni scorsi per permettere la sacrosanta inclusione dei 23mila abilitati e abilitandi nelle graduatorie ad esaurimento”.

Pacifico ritiene inoltre del tutto inadeguate le forti espressioni usate dall’Associazione Docenti Italiani sullo stesso argomento: anziché condannare il “manipolo di parlamentari pavidi” che avrebbero addirittura “pugnalato di nuovo alle spalle il corpo straziato della scuola” dando il via libera all’inserimento nelle graduatorie degli abilitati nell’ultimo triennio, il presidente dell’Anief ritiene che “l’ADI dovrebbe moderare i toni, visto che non rappresenta certamente il personale della scuola per numero di iscritti,e

concentrarsi sulla formazione del personale, ragion per cui ha ottenuto fino ad oggi ogni anno docenti comandati dal Miur, pur in tempi di estrema recessione economica. Dov’era l’ADI quando in questi tre anni sono state soppresse per legge 4.000 sedi di dirigenza scolastica ed eliminati 100.000 posti nella scuola? Consiglio al ministro Profumo di cominciare a interrogarsi su quali associazioni siano ancora degne di far parte di quel Forum Nazionale delle Associazioni professionali dei Docenti e dei Dirigenti Scolastici (FONADDS) creato nel lontano 10 febbraio 2004, a meno che si pensi, come per il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, di prorogarne sine die la composizione”.

L’inserimento dei 23mila abilitati nelle graduatorie ad esaurimento è una vittoria di civiltà. Chi ha interessi localistici farebbe bene a farsene una ragione.

L’inserimento di oltre 23mila abilitati dal 2008/09 nelle Graduatorie ad esaurimento, chiesto formalmente dell’Anief ai presidenti delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera e successivamente approvato attraverso un emendamento al decreto “Milleproroghe”, conferma l’abilità del giovane sindacato nel difendere i diritti dei lavoratori della scuola. Diritti che vengono esercitati sia nelle aule giudiziarie, sia attraverso gli organi competenti del Parlamento.

Ancora una volta, però, il sindacato deve fare i conti con chi ha a cuore solo gli interessi di una parte territoriale del personale scolastico: tra questi c’è il Senatore Mario Pittoni, Capogruppo della Lega Nord in Commissione Istruzione del Senato, che sulla strategia vincente dell’Anief, accolta e promossa da diversi parlamentari, pone ancora una volta degli interrogativi provocatori. Per tranquillizzare i diretti interessati ed informare l’opinione pubblica, il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, ha deciso di rispondere punto su punto a tali affermazioni.

A proposito del quesito relativo al fatto se sia “giusto permettere ai nuovi docenti abilitati di poter scegliere la provincia di inserimento conoscendo perfettamente i punteggi di tutti gli altri candidati già inseriti”, Pacifico ritiene che la stessa procedura “è stata adottata nel 2008 proprio dall’ex maggioranza del Senatore Pittoni quando agli specializzati del IX ciclo fu consentito l’inserimento nelle graduatorie: in quella occasione il suo partito ne votò l’inserimento”.

Queste le altre risposte al Senatore.

PITTONI: “Nel precedente aggiornamento era stato garantito che le graduatorie ad esaurimento sarebbero state bloccate per 3 anni senza nuovi aggiornamenti o nuovi inserimenti. Come giustificare la nuova decisione che va in direzione diametralmente opposta?”.

PACIFICO: “Si sta procedente esattamente come già accaduto nella provincia autonoma di Trento, dove, sebbene le graduatorie fossero stato chiuse per cinque anni, il Consiglio Provinciale emendò la norma vista la palese disparità di trattamento, aprendo eccezionalmente le graduatorie”.

 

PITTONI: “Cosa rispondere a un docente che ha scelto una determinata provincia nell'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento dell'anno scorso e a questo punto potrebbe ritrovarsi scavalcato da nuovi inseriti?”

PACIFICO: “La Corte Costituzionale già dal 2004 ha chiarito che non è l’anzianità di maturazione del titolo a poter garantire l’assunzione dallo Stato, ma il punteggio conseguito”.

 

PITTONI: “Avrebbe o no diritto questo docente a vedersi confermare in tribunale un diritto che, nel momento in cui aveva fatto domanda, gli veniva garantito e che adesso non risulterebbe più riconosciuto (non potendo modificare la sua posizione in graduatoria, ma dovendo subire l'inserimento di nuovi candidati)?”

PACIFICO: “L’inserimento dei nuovi abilitati si attuerà per il prossimo anno scolastico e non per quello in corso”.

 

PITTONI: “Al ministero dell’Istruzione ci si rende conto che aprendo le graduatorie diventa difficilissimo, se non impossibile, reclutare docenti attraverso concorso, poiché ci sarà costantemente una massa enorme a reclamare i posti (che nel tempo sono destinati a essere sempre meno) disponibili in conseguenza dei pensionamenti?

PACIFICO: “Al Senatore Pittoni dovrebbe interessare prima di tutto il rispetto della Costituzione italiana”.

A proposito dello scenario prefigurato dal Senatore Pittoni sulle conseguenze dell’emendamento approvato (“offrire alle associazioni di avvocati specializzate nel settore, un’altra occasione per intascare milioni di euro” e la presentazione di “decine di migliaia di ricorsi che immancabilmente gli insegnanti delle liste ad esaurimento (oltre 200mila) ‘scaricherebbero’ in tribunale), il Presidente Pacifico dichiara che “nessun ricorso è stato fatto o vinto contro gli specializzati del IX ciclo inseriti nelle graduatorie. Non si vede perché oggi dovrebbe andare diversamente”.

Riguardo, infine, alla improbabile riforma prospettata dal Senatore Pittoni di introdurre una riforma sul reclutamento che preveda “l’inserimento dei nuovi abilitati nella “sezione aperta” di albi a carattere regionale” (…) “con il punteggio derivante dal concorso, che sarà su direttive nazionali - uguali per tutti - ma gestito a livello regionale”, il Presidente dell’Anief sostiene che “nessun senso avrebbe reclutare secondo criteri residenziali contrari alla mobilità dei lavoratori sancita dalla costituzione. Se si attuasse un modello come quello prospettato dalla Lega, allora sì che si avrebbero migliaia di ricorsi”.

 

Respinta con ordinanza n. 4711/11 la richiesta di sospensiva cautelare della decisione dei giudici di primo grado favorevole all’Anief. I titolari di abilitazione conseguita presso la SSIS hanno diritto al punteggio aggiuntivo di 30 punti rispetto alle altre abilitazioni. Richiamato il giudicato formatosi nel 2003 con la sentenza n. 8499.

I giudici di Palazzo Spada hanno così motivato il rigetto della richiesta di sospensione della sentenza del Tar Lazio – Sede di ROMA- SEZIONE III BIS n. 33992/2010, resa tra le parti, concernente TABELLA DI VALUTAZIONE DEI TITOLI DELLA TERZA FASCIA DELLE GRADUATORIE AD ESAURIMENTO DEL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO DELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO, ottenuta dagli avv. Ganci e Miceli dell’Anief, e difesa in giudizio dall’avv. Abbamonte, nel ricorso di appello 7841/2011 presentato da alcuni contro-interessati: “rilevato che, impregiudicata la valutazione in ordine alla tempestività dell’appello proposto, esso non appare provvisto del prescritto fumus in relazione all’orientamento espresso in passato da questo Consiglio di Stato (decisione n. 8499/2003) in materia di punteggio attribuibile ai possessori di abilitazioni diverse da quella conseguita presso le S.S.I.S. e ai neoabilitati delle S.S.I.S.”

Come ha sempre ribadito l’Anief, è evidente che tutti i docenti in possesso di abilitazione SSIS ora possono rivendicare al giudice del lavoro per gli anni passati l’immissione in ruolo, il mancato stipendio o punteggio e/o per il triennio 2011-2013 la nuova riformulazione delle graduatorie in cui insistono, se aventi diritto. Il bonus di 30 punti originario, disposto dal legislatore, infatti, era stato negli ultimi decreti di aggiornamento delle graduatorie ridotto a 24 punti per l’assegnazione di 6 punti aggiuntivi alle abilitazioni diverse da SSIS o comunque dove non erano caricati i 24 punti. Ancora una volta il tribunale amministrativo, dunque, ha censurato questa disposizione voluta dal Miur e concertata con le altre OO. SS., a dispetto delle note prodotte dall’Anief, ribadendo la ragionevolezza del fumus boni iuris.

La segreteria Anief sta già lavorando le pratiche pervenute entro il 22 ottobre per la riassunzione/presentazione dei ricorsi pendenti al Tar Lazio sulle graduatorie ad esaurimento del personale docente. Entro la prima decade di novembre, i ricorrenti riceveranno istruzioni precise sulla produzione della documentazione utile per la continuazione del contenzioso presso il giudice ordinario. Nei giorni successivi riceveranno luoghi e orari di incontro presso gli studi legali convenzionati nel territorio per il deposito della documentazione prodotta che dovrà avvenire nel mese di novembre, al fine di notificare e depositare il ricorso.

Coloro che non hanno ancora proceduto all’adesione, possono ancora farlo seguendo le istruzioni al seguente link:

http://www.anief.org/content_pages.php?pag=2338&sid=

Valutato il punteggio militare non in costanza di nomina. Prorogati al 22 ottobre i termini utili per riassumere dal giudice ordinario i ricorsi pendenti al Tar Lazio, prima di eventuale difetto di giurisdizione. Per i neo-immessi in ruolo, prevista la retrodatazione giuridica, il riconoscimento di scatti di anzianità, il risarcimento danni, la mobilità.

L’avv. Tiziana Sponga, legale rappresentante dell’Anief per la provincia di Bologna, ha ottenuto per un docente ricorrente con ricorso ex-700 la valutazione del punteggio del servizio militare, segno che anche presso il giudice ordinario è possibile ottenere la tutela giuridica nei confronti dei temi sollevati dall’Anief presso il tribunale amministrativo. Il Tribunale di Bologna, infatti, ha accolto la richiesta (presentata con un procedimento d'urgenza in corso di causa) di un insegnante per il  riconoscimento del punteggio maturato durante il servizio militare prestato anche senza costanza della nomina, ordinando ai convenuti l'immediato riconoscimento del punteggio. La decisione giunge dopo quella d’urgenza del giudice di Bolzano per la questione trasferimento.

E, invero, dopo aver ottenuto il trasferimento di 30.000 docenti all’atto dell’aggiornamento delle graduatorie per il triennio 2011-2013 e l’accantonamento di centinaia di posti per i ricorrenti inseriti a pettine, grazie ai ricorsi promossi al Tar Lazio nel biennio scorso, in vista delle possibili udienze di merito del Tar previste nella prossima primavera, considerata la recente decisione dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato, Anief aveva già deciso con un comunicato pubblicato il 26 settembre, in via cautelativa, al netto di un ripensamento delle Sezioni Unite della Cassazione o di una possibile decisione di merito del giudice amministrativo sul giudicato o sull’ottemperanza dello stesso, di riassumere al giudice del lavoro tutti i ricorsi pendenti presentati al Tar Lazio tra il 2007 e il 2011, forte della giurisprudenza acquisita (sorretta in alcuni casi dalle sentenze della Corte costituzionale) e convinta di poter anche ottenere un giudizio della corte europea pure su quei ricorsi bloccati dall’intervento del legislatore (vista la pluralità dei giudici chiamati a interpretare il novellato normativo).

La decisione, già discussa durante la terza conferenza organizzativa dei legali dell’Anief nello scorso mese di luglio alla presenza degli avv. Ganci e Miceli, tutela tutti i ricorrenti che si sono rivolti all’Anief al di là dei tentativi portati avanti da altre OO. SS. di porre, vanamente, ostacoli all’esercizio del diritto. I tempi, infatti, in caso di riassunzione del processo da un giudice ad un altro sono salvaguardati dalla legge (tre mesi per la riassunzione), mentre i costi per continuare i vecchi ricorsi al giudice del lavoro (che sarebbero potuti essere considerevoli, vista la parcellizzazione del contenzioso) sono presi in carico dell’Anief che, grazie alle convenzioni con i legali nel territorio, chiederà ai ricorrenti soltanto di pagare le spese vive di cancelleria (75 euro) per istruire la pratica, legando il pagamento dell’onorario (seppur calmierato) soltanto all’esito positivo del contenzioso.

E’ evidente, per esempio, che i posti accantonati rimarranno tali fino a quando il giudice del Tar non pronuncerà la sentenza di merito, come è evidente che se si priverà della giurisdizione, entro tre mesi dovrà essere il giudice del lavoro a esprimersi sulla validità dell’avvenuto inserimento a pettine e quindi sullo scioglimento della riserva sul posto accantonato, su cui la questione è già chiusa, pena la perdita dei provvedimenti ottenuti. Ciò vale per tutte le ordinanze positive ottenute al Tar Lazio dai ricorrenti ma apre la possibilità anche a chi non aveva ancora beneficiato delle stesse o attendeva l’esito delle stesse nei ricorsi presentati al Presidente della Repubblica.

Se non cambia nulla per i ricorrenti precari (che, comunque, si sarebbero dovuti rivolgere al giudice del lavoro in assenza di una risposta dell’amministrazione in tempo utile per le ultime immissioni in ruolo al fine di ottenere la costituzione di un rapporto di lavoro), la nuova procedura agevola, persino, i neo-immessi in ruolo che nello stesso ricorso oltre alla retrodatazione della nomina possono impugnare anche il blocco del contratto e degli scatti stipendiali (fino ad oggi annunciato da Anief come ricorso pilota soltanto), il recupero degli scatti per il pre-ruolo e delle mensilità estive (riconvertendo i vecchi ricorsi a cui avevano aderito sulla stabilizzazione), il diritto alla mobilità e al ricongiungimento familiare, il ripristino dei gradoni (nuovi ricorsi per i 65.000 neo-immessi in ruolo).

Per questa ragione, tutti i docenti che hanno ricorso in passato con il sindacato o privatamente o con altre associazioni o enti hanno l’interesse a proseguire con Anief il contenzioso al giudice del lavoro, al netto dei ricorsi già avviati per la stabilizzazione dei precari, così da ottenere

- la permanenza dei provvedimenti cautelari, in caso di dichiarazione di difetto di giurisdizione del Tar;

- la costituzione di rapporti di lavoro a tempo determinato o indeterminato e i relativi risarcimenti danni se aventi diritto;

- la permanenza dell’iscrizione o l’iscrizione con riserva se escluso dalle Gae;

- la riformulazione delle graduatorie provinciale con i punteggi reclamati secondo le diverse tipologie di ricorso (inserimento a pettine, trasferimento, spostamento punteggi già dichiarati, punteggio aggiuntivo titolo SSIS, servizio militare, inserimenti o reinserimenti nelle Gae, etc.);

- l’attribuzione del posto accantonato per l’immissione in ruolo ovvero la conferma della sua assegnazione, con eventuale retrodatazione giuridica al contingente programmato già nel 2009 e nel 2010 con il riconoscimento del diritto allo sblocco del contratto e degli scatti stipendiali, al recupero degli scatti per gli anni di pre-ruolo e alle mensilità estive, alla mobilità e al ricongiungimento familiare, al ripristino dei primi due gradoni;

- l’attribuzione se neo-immesso in ruolo nel 2011 del diritto allo sblocco del contratto e degli scatti stipendiali, al recupero degli scatti per gli anni di pre-ruolo e alle mensilità estive, alla mobilità e al ricongiungimento familiare, al ripristino dei primi due gradoni.

La proroga delle adesioni al 22 ottobre si rende necessaria per la programmazione degli interventi presso i tribunali dei ricorsi entro la primavera prossima. La segreteria dell’Anief, nel frattempo, lavorerà le adesioni già pervenute.

Le istruzioni operative per l’adesione al ricorso sono consultabili al seguente link:

 

Per ulteriori approfondimenti:

index.php?option=com_content&view=article&id=2326:stato-del-contenzioso-al-tar-lazio-e-invio-istruzioni-operative-per-la-prosecuzione-dei-ricorsi-al-giudice-del-lavoro=