Mobilità per gli insegnanti senza più paletti, indennità per chi lavora in condizioni difficili, precari da assumere, meno alunni per classi, più sicurezza: sono i punti determinanti raggiuti del Patto per la Scuola, sottoscritto qualche giorno fa tra il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e le organizzazioni sindacali. Solo che, a una settimana da quell’accordo, si attende ancora l’ok di Palazzo Chigi. E così è tutto pericolosamente fermo. A sottolinearlo, in un’intervista all’agenzia Teleborsa, è il presidente del sindacato Anief Marcello Pacifico.
Inarrestabili le vittorie in tribunale per l'Anief a tutela dei diritti del personale che rivendica il diritto all'integrale ricostruzione di carriera, agli scatti di anzianità mai percepiti durante il precariato e al riconoscimento del diritto al “gradone 3-8 anni” anche se immesso in ruolo successivamente all'anno scolastico 2011/2012. Marcello Pacifico (Anief): “Già la Suprema Corte di Cassazione è stata chiara nell'accogliere in toto le nostre tesi: il CCNL economico 2011 discrimina i lavoratori che hanno prestato servizio precedente al 2011 con contratti a termine e la clausola di salvaguardia prevista solo per il personale in servizio con contratti a tempo indeterminato va estesa a tutto il personale, anche a quanti lavoravano alle dipendenze del Ministero dell'Istruzione da precari. Avevamo rilevato sin da subito l'illegittimità di quella previsione pattizia”. Ancora possibile aderire al ricorso Anief per ottenere il corretto inquadramento stipendiale anche con l'applicazione del gradone 3-8 anni e il computo integrale e immediato del servizio svolto durante il precariato nella ricostruzione di carriera
Le richieste di modifica riguardano gli organici di sostegno in deroga, la proroga dei contratti Covid, la card per l’aggiornamento anche al personale precario, la mobilità e assegnazione provvisoria dei lavoratori di ruolo in deroga ai circoli, l’assunzione dei Dsga facenti funzione, i ricorrenti del concorso Dirigenti scolastici. “Ancora una volta, chiediamo alla politica attenzione e un voto per cambiare la scuola, anche in vista del nuovo anno che senza questi provvedimenti si preannuncia più complicato degli altri”, dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief
L’indennizzo assegnato ai precari per la colpevole reiterazione dei contratti a termine non va tassato: lo hanno confermato i giudici di Palazzo Spada, con una doppia sentenza, sancendo in via definitiva che il risarcimento assegnato a docenti e personale Ata supplente - previsto dal decreto legislativo 165 del 2001 - non può essere soggetto a tassazione. I giudici amministrativi hanno in questo modo concluso in appello un giudizio di ottemperanza che davanti al Tar della Puglia aveva visto soccombere i lavoratori: il supremo giudice amministrativo ha invece ribadito l’orientamento prevalente della Corte di Cassazione sulla illegittimità della tassazione Irpef del risarcimento.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, non è sorpreso dalla sentenza: “La posizione presa dal Consiglio di Stato è la conferma che abbiamo fatto bene a non piegarci all’amministrazione. Danno equo stabilito dal giudice per la mancata stabilizzazione del personale, la cui attuazione in Italia viene considerata quasi una concessione, anziché una normale procedura che porta per diritto all’immissione in ruolo, come confermato qualche settimana fa anche dal Comitato europeo dei diritti sociali, che ci ha dato ragione nel reputare pertinente il nostro reclamo collettivo contro l’ostinazione dei governi italiani nel non accogliere le immissioni in ruolo automatiche una volta superata la soglia minima di supplenze anche non continuative. Una procedura tutta sbagliata che ha prodotto, peraltro, anche il danno immane delle 250 mila supplenze annuali cui siamo destinati, a meno che non si adotteranno delle procedure di assunzioni straordinarie per titoli e servizi che chiediamo inascoltati da tempo”.
Anief ricorda che continua a raccogliere adesioni ai ricorsi al giudice del lavoro per ottenere la partecipazione al piano straordinario di stabilizzazione o il risarcimento del danno per illecita reiterazione di contratti a termine: il ricorso è rivolto a docenti e Ata precari che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio in scuola pubblica su posto vacante e disponibile.
Possibile presentare la domanda per l’inserimento nelle graduatorie 24 mesi Ata. Le graduatorie saranno utilizzate per le supplenze e le immissioni in ruolo: le domande potranno essere presentate tramite Istanze online. Anief ha decido di tutelare quanti non si vedono garantire i propri diritti e ha deciso di attivare due ricorsi: per la valutazione del punteggio per intero del servizio militare svolto non in costanza di nomina e per la valutazione del punteggio per intero del servizio in scuola paritaria