Anief ricorre per ottenere l’accesso al profilo di collaboratore scolastico nelle graduatorie d’istituto III fascia con diploma di scuola secondaria di I grado. Possibile aderire fino al 22 aprile, cliccare qui
Anief ricorre per ottenere l’accesso al profilo di collaboratore scolastico nelle graduatorie d’istituto III fascia con diploma di scuola secondaria di I grado. Possibile aderire fino al 22 aprile, cliccare qui
L’organismo UE conferma che in Italia i lavoratori del settore pubblico non sono ancora sufficientemente tutelati contro la discriminazione e l’utilizzo abusivo della successione di contratti a tempo determinato, con conseguente violazione della Direttiva 1999/70/CE. Con l’ultima lettera di costituzione in mora complementare ex art. 258 TFUE la Commissione Europea “esorta l’Italia a prevenire l’abuso di contratti a tempo determinato e ad evitare condizioni di lavoro discriminatorie nel settore pubblico”. Ma non solo: l’Italia non ha predisposto nemmeno le garanzie sufficienti per impedire le discriminazioni in relazione all’anzianità di servizio. La lettera è preludio del parere motivato dell’Unione Europea e del successivo ricorso per inadempimento davanti alla Corte di Giustizia delle Comunità Europee contro lo Stato italiano.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commenta: “L’Italia non può più rimanere sorda dinanzi all’ennesimo monito della Commissione europea. I contratti a termine sono una pratica ingiusta, desueta e non più praticabile in uno Stato moderno che intende tutelare i diritti dei suoi cittadini. Una posizione netta, in questo senso, l’ha presa di recente il Comitato europeo per i diritti sociali di Strasburgo, che ha accoltoil ricorso Anief n. 146/2017 sull’illegittimità della reiterazione dei contratti a termine nella scuola, bocciando così in pieno la volontà italica di continuare a tenere chiuse le GaE, di non utilizzare le Gps per le immissioni in ruolo, come pure di non volere organizzare concorsi riservati per titoli e servizi. La riforma dei concorsi statali, promossa in questi giorni dalla Funzione Pubblica, contenuta nell’articolo 10 del Decreto Legge del 1° aprile, n. 44, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, può essere l’occasione per trovare una soluzione immediata al problema. In caso contrario per l’Italia, dove le supplenze hanno toccato quote mai viste, sopra i 200 mila contratti annui, sarà inevitabile incorrere in una multa molto salata”.
Da lunedì 19 aprile, per un mese, avranno luogo le assemblee sindacali territoriali organizzate da Anief: si svolgeranno su tutto il territorio nazionale, sempre da remoto, per informare e consultare sulle proposte di rinnovo del CCNL 2019\2021 che il sindacato sarà chiamato a sottoscrivere. Marcello Pacifico (Anief): “Le priorità per il rinnovo del contratto devono riguardare la parità di trattamento giuridico ed economico tra personale precario e di ruolo, gli aumenti stipendiali che recuperino almeno il costo dell'inflazione, il riconoscimento del rischio biologico e del burnout al tempo del Covid-19 anche ai fini pensionistici, l'abolizione dei vincoli su mobilità e assegnazioni provvisorie, le nuove norme sulla disconnessione, il lavoro agile, la formazione, la carriera, le prerogative sindacali e la sicurezza”
La prima assemblea sindacale, lunedì 19 aprile, coinvolgerà tutte le scuole della città di Palermo, dalle ore 8.30 alle 10.30. Il personale scolastico interessato a partecipare dovrà cliccare qui. La seconda, martedì 20 aprile, riguarderà tutti gli istituti di Agrigento, sempre dalle 8.30 alle 10.30. Il personale scolastico interessato a partecipare dovrà cliccare qui
Si è chiusa alle 23,59 di ieri la facoltà per i docenti di ruolo di chiedere trasferimento di sede attraverso domanda di mobilità. Domani sarà l’ultimo giorno utile per il personale Ata, nei prossimi giorni per gli insegnanti di religione cattolica e per le altre figure professionali sempre della scuola. Per diverse decine di migliaia sarà molto più difficile degli altri anni ottenere la sede richiesta. La maggior parte, anzi, se la vedrà rifiutata. È un paradosso, perché la “stretta” è arrivata nell’anno peggiore, contrassegnato dalla pandemia: da una parte il Governo, su precisa richiesta del Comitato tecnico scientifico, chiede ai cittadini di limitare i viaggi; dall’altra costringe tantissimi dipendenti, tenuti lontani dai propri interessi e affetti pur in presenza di sedi vacanti molto più vicine, a rimanere distanti dai propri cari. Violando, in questo modo, il ricongiungimento a figli, spesso piccoli, congiunti e anche a genitori anziani, previsto dagli articoli 29, 30 e 31 della Costituzione italiana.
Come se tutto questo non bastasse, il presidente Anief Marcello Pacifico ha ricordato, durante un’intervista all’agenzia Teleborsa, che “il prossimo anno avremo anche il record di posti vacanti e disponibili. A fronte di 220mila posti vacanti, non si capisce per quale motivo soltanto in 20mila docenti otterranno il trasferimento, in pratica uno su dieci. Gli altri dovranno lavorare bloccati dalle restrizioni per il Covid, vedendosi negato il diritto alla famiglia. Per quale motivo infierire su queste persone?". La verità è che "se si parla di decreto Sostegni, allora occorre sostenere anche le famiglie dei lavoratori della scuola”. Per questi motivi, il sindacato autonomo ha deciso di presentare allo stesso decreto una serie di emendamenti”.
Il sindacato ricorre al Giudice del Lavoro avverso la tabella valutazione titoli mobilità d’ufficio, per ottenere nelle graduatorie interne d’istituto l’attribuzione del punteggio, anche per la mobilità “a domanda condizionata”, dell’abilitazione Ssis, del diploma Ssis anche di sostegno, del titolo Tfa conseguito, anche per il sostegno, e del servizio militare prestato non in costanza di nomina. Per ricorrere, cliccare qui.
Per tutte le azioni legali del sindacato inerenti alla mobilità 2021/22, visionare quest’area dedicata del sito.
CCNL 2016/18 -