Anche oggi Anief è presente alle conferenze Cesi con il suo presidente Marcello Pacifico, Ettore Michelazzi e Sabrina Pellerito; il tema discusso è la salute mentale in tempi di Covid-19: come affrontarla al meglio? Dall'inizio della pandemia milioni di lavoratori dell'UE sono passati dal lavoro d'ufficio al lavoro da casa. Nuovi accordi di lavoro flessibili sono stati essenziali per salvaguardare l'attività economica e preservare i posti di lavoro in tempi di blocchi. Ma hanno anche comportato molte sfide drammatiche: l'offuscamento dei confini tra "lavoro" e "casa", sfide organizzative e, non ultimo, isolamento e solitudine con gravi impatti sulla nostra salute mentale.
Secondo Pacifico "bisogna aggiornare la direttiva 739/20 per riconoscere tra i lavori a rischio biologico quello in presenza nelle istituzioni scolastiche al tempo del Covid-19”.
Abbiamo appreso che giovedì 18 marzo 2021 quattro unità di personale in capo alle Strutture dell’ANPAL sono state oggetto di ordine di servizio di trasferimento presso Divisioni dell’Ente
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, è uno sbaglio: “Senza nuove aule la riapertura nelle zone rosse metterebbe a rischio la salute degli italiani”
Per affrontare l’emergenza Covid19, fino al 30 aprile saranno confermate le misure e le restrizioni oggi in vigore che prevedono solo zone arancioni e rosse: non è prevista la creazione di zone gialle. L’unica novità è rappresentata dal ritorno in classe fino alla prima media anche in zona rossa. Lo ha detto a Palazzo Chigi il premier Mario Draghi, nel corso di una conferenza stampa organizzata al termine dell’incontro della cabina di regia anti Covid alla quale partecipano diversi ministri, Roberto Garofoli, Silvio Brusaferro e Franco Locatelli.
“Saremmo ben lieti di tornare alle lezioni in presenza se solo si fosse agito nell’anno passato per garantire quel distanziamento fisico tra gli studenti che il Comitato tecnico scientifico ha indicato basilare per ridurre al minimo i rischi di contagio”, dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “Ma continuiamo ad avere tantissime classi con oltre 25 alunni concentrati in meno di 40 metri quadrati. Ne consegue che il distanziamento non è garantito. Ecco perché serve mettersi subito all’opera per ampliare quegli spazi, non si può perdere altro tempo. Certamente, i tamponi periodici e il tracciamento degli studenti sono novità importanti, ma lo sforzo maggiore ancora manca. Chiediamo al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi di aprire dei tavoli di confronto, perché la dad è stata regolamentata e siamo i primi a esserne felici ma ora c’è da spingere per il ritorno alla normalità. Si devono cambiare anche, naturalmente, le norme che permettono ancora di formare classi da oltre 20 alunni, addirittura in presenza di disabili, come di rivedere il piano di edilizia scolastica e i dettami che portano alla formazione degli organici, non più da associare agli iscritti ma alle esigenze vere”.
Oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha affermato, durante il seminario sulla legislazione scolastica organizzato per le province di Potenza e Matera, che “subito dopo Pasqua continueranno gli incontri In Aran per la sottoscrizione dell’accordo quadro sui comparti del pubblico impiego propedeutici al rinnovo del CCNL 2019-21. Ecco perché, come Anief, dal 19 aprile al 19 maggio organizzeremo più di mille assemblee sindacali per coinvolgere il personale degli 8mila istituti e le sedi di dirigenza scolastica al fine di informare e consultare sulla piattaforma sindacale e sulla scrittura di norme contrattuali che riguarderanno il futuro di tutti noi”.
Oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha sottolineato, durante il seminario sulla legislazione scolastica organizzato per le province di L’Aquila e Chieti, l’importanza dell’istruzioni e del compito che gli insegnati sono chiamati a svolgere. Ha detto che “nel 1254 nel diploma di fondazione di L’Aquila Corrado IV ricordò come volesse governare in uno stato pacifico e far vivere alla sua ombra gli amatori della pace grazie alla spada della giustizia. Ancora oggi il nostro compito di educatori è quello di costruire una scuola giusta, per creare i cittadini del domani”.