Il sindacato vuole ottenere l’accesso al profilo di collaboratore scolastico nelle graduatorie d’istituto III fascia con diploma di scuola secondaria di I grado. Le adesioni sono aperte fino al 22 aprile. Per aderire, cliccare qui
Il sindacato vuole ottenere l’accesso al profilo di collaboratore scolastico nelle graduatorie d’istituto III fascia con diploma di scuola secondaria di I grado. Le adesioni sono aperte fino al 22 aprile. Per aderire, cliccare qui
È stato oggi sottoscritto definitivamente all’Aran il Patto per l’Innovazione del Lavoro pubblico e la Coesione sociale: all’evento, tra le confederazioni sindacali, c’era anche la Cisal, la Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori. L’obiettivo reciproco dell’accordo è il rilancio del Paese, realizzando la modernizzazione del “sistema Italia” e l’incremento della coesione sociale, a partire dall’opportunità offerta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Con il Patto si vuole potenziare la PA attraverso la semplificazione dei processi e un massiccio investimento nel capitale umano. Oltre che avviare una nuova stagione di relazioni sindacali, fondata su un confronto con le organizzazioni, e portare a compimento i rinnovi contrattuali del triennio 2019-21, ritenendoli un fondamentale investimento politico e sociale. A questo proposito, la parte pubblica si impegna a individuare una disciplina contrattuale per la gestione dello smart working, evitando, si legge nel patto, “una iper regolamentazione legislativa” e che “vi sia più spazio per la contrattazione di adattare alle esigenze delle diverse funzioni queste nuove forme di lavoro che, se ben organizzate, hanno consentito la continuità di importanti servizi pubblici anche durante la fase pandemica”.
In sintesi, l’accordo avrà effetti di rinnovo e adeguamento su una serie di punti: assunzioni straordinarie, stipendi inadeguati, lavoro agile, formazione, aggiornamento, nuove professionalità, Università, Afam, formazione a distanza e lavoro agile, ricerca.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, ha detto che “se si crede nella politica del cambiamento occorre per forza investire nelle relazioni sindacali. Per questo siamo convinti che la stipula del patto è funzionale a costruire un'Italia finalmente più equa e giusta. L’accordo diventa il viatico che dovrebbe portare ad una maggiore valorizzazione delle risorse umane, a partire dalla stabilizzazione dei precari storici della PA della scuola pubblica e paritaria, oltre che all’introduzione di professionalità sinora solo considerate in linea teorica andando a creare finalmente quei profili intermedi mai attivati per mera inerzia politica-amministrativa. Diventa infine lo strumento che porterà alla modernizzazione delle parti normative contrattuali, ma anche all’adeguamento dei compensi di docenti e Ata, oggi troppo al di sotto della media europea”.
Con la pubblicazione dell'O.M. 106 del 29 marzo 2021 è stato confermato il vincolo di permanenza nella sede di assunzione per tutti i neo immessi in ruolo nel corrente anno scolastico con conseguente compressione del diritto al ricongiungimento familiare e di altre tutele di legge come quelle regolate dalla Legge 104/92. Le domande si presentano online per il personale docente entro il prossimo 13 aprile. Il personale ATA avrà tempo, invece, fino al 15 aprile. Marcello Pacifico (Anief): “Con questi parametri così restrittivi, in pratica, solo 1 lavoratore su 10 otterrà o potrà richiedere il trasferimento pur avendo motivi per rivendicare comunque il diritto al ricongiungimento familiare, primi fra tutti quelli che hanno figli minori di 3 anni o si occupano di persone con disabilità, senza contare che quest'anno i trasferimenti avranno solo a disposizione il 25% dei posti vacanti”. Anief conferma, dunque, l'avvio dei ricorsi Mobilità per la tutela dei diritti di tutti i lavoratori
Con l’ordinanza n. 106 inizia la mobilità annuale del personale docente, degli educatori e del personale Ata. L’ordinanza, con i relativi allegati, prevedono anche le fasce temporali riguardanti le altre professionalità: entro il 19 maggio saranno ultimati gli adempimenti degli uffici periferici del Ministero, con i movimenti che saranno pubblicati il 7 giugno prossimo. Per il personale insegnante le domande potranno essere effettuate con effetto immediato fino al 13 aprile prossimo. Il personale educativo potrà presentare domanda di mobilità dal 15 aprile al 5 maggio 2021. Le operazioni saranno concluse entro il 19 maggio, la pubblicazione dei movimenti avverrà l’8 giugno. Per il personale ATA, le domande potranno essere effettuate da oggi fino al 15 aprile. Gli adempimenti degli uffici si svolgeranno entro il 21 maggio, la pubblicazione dei movimenti è fissata per l’11 giugno. Gli insegnanti di Religione Cattolica potranno presentare domanda di mobilità dal 31 marzo al 26 aprile, i movimenti saranno pubblicati il 14 giugno.
Oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, durante il seminario sulla legislazione scolastica organizzato per Pesaro e Ancona, ha parlato ancora una volta della problematica inerente alla supplentite. Il leader dell’Anief ha affermato infatti che “sul precariato bisogna intervenire e subito, ripristinando il canale riservato a chi da anni ha lavorato nelle nostre scuole o ha conseguito l'abilitazione. È assurdo non riuscire a coprire l'immissione in ruolo di 90 mila insegnanti a fronte di 500 mila docenti precari”.
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CCNL 2016/18 -