Arrivano dal TAR del Lazio altre tre nuove sentenze che confermano ancora una volta che l'Anief aveva ragione sui requisiti che davano accesso ai Percorsi Abilitanti Speciali: il bando era illegittimo. Confermate le abilitazioni conseguite dai ricorrenti che contestavano l'illegittimità proprio di quel bando nella parte in cui escludeva, come requisito utile per l'accesso ai PAS, i docenti comunque in possesso di 360 giorni di servizio (RR.GG. n. 10634/2013 e 10638/2013) e anche i docenti già di ruolo (RG 10060/2013). Gli Avvocati Francesca Marcone e Rodrigo Verticelli ottengono la conferma a pieno titolo delle abilitazioni già conseguite dai nostri iscritti e che le disposizioni ministeriali volevano escludere ab originedalla possibilità di frequentare i Percorsi Abilitanti Speciali istituti nel 2013
Il giovane sindacato continua la sua battaglia, mentre il Tar in fase cautelare dà ragione all’azione legale di Anief. Per aderire e informazioni, cliccare qui, c’è tempo fino al 5 marzo per partecipare
Ne sono convinti i legali dell’Anief, che stanno affilando le armi giudiziarie dopo le due decisioni della Plenaria del Consiglio di Stato e la recente sentenza della Corte di Cassazione secondo la quale il diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 non è utile all’inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento ma rimane titolo valido per accedere alle procedure di abilitazione e ai concorsi. Secondo l’avvocato Nicola Zampieri, la Cassazione ha messo l’indice sulla “delicata relativa alla natura abilitante o meno all’esercizio della professione docente per le classi di concorso scuola dell’Infanzia e Primaria del diploma magistrale, discostandosi dalla posizione assunta dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato”. L’avvocato Walter Miceli ricorda che il Comitato europeo dei diritti sociali di Strasburgo “ha appena accolto il reclamo n. 146/2017 presentato dall’Anief nei confronti dello Stato italiano in relazione alla situazione del precariato scolastico dopo la legge 107/2015. Nei prossimi mesi è attesa pure la decisione sul reclamo collettivo presentato per la peculiare condizione dei diplomati magistrale, il cui titolo di studio è stato riconosciuto con valore abilitante con un colpevole ritardo di ben 13 anni”.
L’Anief ha sempre creduto che sulla questione non si poteva mettere la parola ‘fine’. Secondo Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato, “non era possibile che l’Unione europea smentisse se stessa abbandonando i precari con più di 36 mesi di servizio, negando loro di potersi inserire in quel doppio canale di reclutamento che anche per la Cassazione e per la Corte Costituzionale è stato da sempre individuato come unico sistema per evitare l’abuso dei contratti a termine e rispettare la normativa comunitaria, al di là della mera stabilizzazione che si attua nel settore privato. Ecco perché continuiamo a chiedere con forza che questo personale docente venga finalmente collocato nelle GaE ed essere assunto a tempo indeterminato”.
Sono stati illustrati oggi ai sindacati i contenuti principali delle ordinanze sugli esami conclusivi del primo e del secondo ciclo. I testi passano ora al CSPI che dovrà esprimere il proprio parere. Come annunciato, l’esame sarà solo orale e prenderà avvio dalla discussione di elaborato assegnato dal consiglio di classe a ogni maturando. ANIEF: bene la conferma dello schema dello scorso anno scolastico. Si valuti il rinvio delle prove Invalsi