È iniziato oggi pomeriggio l'VIII Congresso Cesi che, causa Covid-19, si sta svolgendo on line a distanza. Erano presenti le delegazioni CISAL con il Presidente ANIEF Marcello Pacifico e CONFEDIR con il Presidente del Consiglio Nazionale ANIEF Ettore Michelazzi. Sono state approvate all'unanimità tutte le relazioni e i bilanci, nonché le modifiche allo Statuto. Sono stati confermati ad amplissima maggioranza Romain Wolff come Presidente, Klaus Heeger come Segretario Generale e Urs Stauffer in qualità di tesoriere, oltre a sette vice-presidenti in rappresentanza di diversi Paesi Europei, che formeranno il nuovo Direttivo.
Il Congresso proseguirà domani in mattinata, con un intervento di saluto di Nicolas Schmit, Commissario per l'occupazione e i diritti sociali della Commissione europea, con le relazioni dei presidenti delle commissioni, dei consigli di categoria e dei gruppi di lavoro, per concludersi con la votazione delle mozioni presentate da tutti i membri della CESI, compresa quella presentata da CISAL e CONFEDIR.
Marcello Pacifico (Anief): Siamo pronti a intervenire nella definizione dei cluster per i progetti legati alla ricerca da predisporre nel Recovery plan, delle nuove regole per il rinnovo del contratto con specifiche valorizzazione delle professionalità. Chiediamo la stabilizzazione del precariato del personale degli enti di ricerca, delle università, delle accademie e dei conservatori
Tra i trenta articolidellaDichiarazione Universale dei Diritti Umani figura l’articolo 23 che “tutela i lavoratori nella libera scelta d’impiego e nella lotta alla disoccupazione. Si affermano inoltre i principi di equità salariale e garanzia di remunerazione soddisfacente ai bisogni del lavoratore e di ricorso ad associazioni sindacali”
Marcello Pacifico (Anief): “Lottiamo affinché i diritti dei lavoratori vengano difesi e diamo voce a chi spesso una voce forte non ha. Una parte compatta delle nostre battaglie è proprio indirizzata verso l’abbattimento del precariato e riteniamo che il diritto al lavoro sia uno dei principi più importante da salvaguardare. Indispensabile fare in modo che ognuno possa giungere là dove spera: crediamo che chi ha la passione e ha scelto di insegnare, vivendo la professione come una missione, debba poter raggiungere questo traguardo. Come associazione sindacale tuteliamo i diritti dei lavoratori in tutte le sedi, dal parlamento, attraverso la richiesta di emendamenti, ai tribunali, con azioni legali atte a far rispettare un diritto leso. Se si vuole almeno limare l’inflazione che nell’ultimo decennio ha sovrastato di oltre il 10% gli stipendi fermi del personale della scuola si deve procedere con maggiori finanziamenti diretti. Ma anche adottando delle indennità specifiche, come l’elevato rischio biologico, sinora riconosciuto solo ad altri comparti”
Sul rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione il Governo si dimostra fermo. La posizione dell’esecutivo si scorge nelle parole della ministra della PA, Fabiana Dadone, secondo la quale “le difficoltà” di incrementare i 400 milioni di eurostanziati nella bozza della Legge di Bilancio sono “sotto gli occhi di tutti” e sarà davvero “difficile riuscire a reperire un incremento delle risorse”. L’unica forma di attenzione potrebbe riguardare i lavoratori con stipendi più bassi, che nella scuola riguardano un alto numero di dipendenti: un docente in media, infatti, percepisce sui 30 mila euro lordi annui, mentre un dipendente del personale Ata meno di 25 mila euro.
Anief ritiene che i 100 euro lordi di aumento previsti oggi, derivanti dai 400 milioni previsti dalla legge di fine 2020 con quelle economiche del biennio precedente, sono da considerare solo come l’avvio di un lungo percorso. Servono infatti provvedimenti paralleli, ad iniziare dal riconoscimento del salario minimo e dell’intero periodo di precariato: la sentenza del 25 ottobre 2018 della Corte di Giustizia Europea sulla causa C-331/17 Sciotto ha tracciato un solco, che gli Stati membri devono necessariamente percorrere. Così da far cadere le annose discriminazioni tra personale di ruolo e precario. Per cancellare queste ed altre norme discriminanti, come l’introduzione nel 2011 delle nuove fasce di posizione stipendiale che hanno cancellato il primo scatto, l’Anief ha predisposto, tra molti altri, specifici emendamenti al Disegno di Legge di Bilancio 2021.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ritiene certamente positiva la volontà del Governo di sovvenzionare la perequazione, a patto però che sia una decisione definitiva. Senza, quindi, che il prossimo anno ci si ritrovi a dovere gestire questa spada di Damocle. Riteniamo, poi, che se si vuole almeno limare l’inflazione che nell’ultimo decennio ha sovrastato di oltre il 10% gli stipendi fermi del personale della scuola – tranne l’incremento del 3,48% medio del 2018 -, si debba procedere con maggiori finanziamenti diretti. Ma anche adottando delle indennità specifiche, come l’elevato rischio biologico, sinora riconosciuto solo ad altri comparti. Il punto di partenza è questo: la sentenza Mascolo del 26 novembre 2014 su più cause riunite parla chiaro”.
Marcello Pacifico, Vice-presidente uscente dell'Accademia Europa della Cesi e delegato: “Stiamo lavorando per essere più vicini a tanti milioni di lavoratori europei nel momento difficile della pandemia tra lavoro precario, servizi per i cittadini, utilizzo delle ricorse del Recovery plan, rilancio dell'economia e resilienza, distanziamento sociale e lavoro agile. Bisogna essere più vigili che mai nella tutela del diritto alla salute, alla parità di genere, alla tutela del lavoro investendo negli assi fondamentali della salute e dell'istruzione e della ricerca, senza dimenticare i trasporti e i problemi legali alla mobilità transfrontaliera. Dobbiamo rinforzare l'identità europea e ricostruire la storia di una civiltà che deve tendere a costruire una società plurale, giusta, pacifica”.