L'Anief chiarisce che il ricorso indiscriminato alla DDI, anche per cause che esulano dall'emergenza sanitaria, non è legittimo. In caso di maltempo o gravi eventi atmosferici e calamità naturali, infatti, se le autorità preposte decretano la chiusura delle scuole, si applica quanto prescritto dal codice civile riguardo l'impedimento dovuto a causa forza maggiore e, nei giorni di chiusura delle scuole, non si può prevedere la didattica a distanza essendo questa espressamente prevista esclusivamente in relazione all'emergenza pandemica in corso. Marcello Pacifico (Anief): “C'è differenza tra sospensione delle attività didattiche e chiusura delle scuole e c'è differenza tra la situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo e gli altri eventi di calamità naturale cui eravamo abituati”.
Aumenta ancora il numero ufficiale di studenti con disabilità che frequentano le scuole italiane (+ 13 mila, il 3,5% degli iscritti), mentre tra gli insegnanti di sostegno si contano sempre pochi specializzati: ben “il 37% non ha una formazione specifica”. Lo dice l'Istat all’interno del report "L'inclusione scolastica degli alunni con disabilità - A.S. 2019-2020" pubblicato stamane. Secondo i dati emessi dall’Istituto nazionale di statistica, i docenti di sostegno che nell'anno scolastico passato hanno operato nelle scuole italiane ammontavano a oltre 176 mila unità: il problema non è nella quantità, ma nel numero di insegnanti specializzati che risulta ancora insufficiente; la richiesta di queste figure aumenta di anno in anno più velocemente di quanto non cresca l'offerta. E la didattica a distanza ha reso queste problematiche ancora più evidenti. Tra le carenze c’è anche quella degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione nel Mezzogiorno, dove il rapporto alunno/assistente è di 5,5, oltre 13 in Campania e in Molise. Come risulta scarsa l’accessibilità per gli alunni con disabilità motoria (solo nel 32% delle scuole) e molto critica la disponibilità di ausili per gli alunni con disabilità sensoriale (2%).
L’Anief lo sostiene da tempo: è indispensabile aumentare le cattedre di sostegno, cancellare le cattedre in deroga, ammettere al Tfa sostegno tutti i candidati che hanno presentato domanda oppure sono risultati idonei nelle precedenti procedure di selezione, sono già di ruolo o hanno svolto 36 mesi di servizio, scongiurando così le realtà provinciali dove i candidati ai corsi specializzanti sono meno dei posti disponibili: basta ricordare quanto accaduto quest’anno in Piemonte, dove vi sono state 50 candidature a fronte di 458 posti di specializzazione autorizzati. Nello stesso tempo bisogna assumere in ruolo gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione. Il sindacato lo ha chiesto con una serie di emendamenti specifici presentati nei giorni scorsi alla V commissione della Camera che sta esaminando il testo della Legge di Bilancio già approvata dal CdM in vista della conversione da attuare entro il prossimo 31 dicembre.
Marcello Pacifico, presidente Anief: “È da tempo che chiediamo un incremento sostanziale delle cattedre e l’ammissione ai Tfa specializzanti dei candidati che hanno svolto 36 mesi di servizio, ma anche per tutti coloro che hanno presentato domanda. Ora l’Istat dà ancora più forza alle nostre istanze. I corsi di specializzazione vanno rivisti, perché ad oggi si basano su una selezione in entrata incentrata su una cattiva distribuzione dei posti a bando rispetto alle necessità effettive e alla richiesta. Come bisogna farla finita con le cattedre in deroga, con scadenza 30 giugno, che non comportano assunzioni e trasferimenti. Nel frattempo, in attesa di un intervento legislativo, rimangono validi anche i ricorsi finalizzati ad essere ammessi e partecipare agli scritti del V ciclo Tfa sostegno. Come diventa sempre più impellente la stabilizzazione degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, senza i quali l’opera di inclusione e integrazione scolastica non sarebbe attuabile”.
La scuola si adatta alle disposizioni giunte dal Governo attraverso il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre scorso sulle nuove misure per il contenimento della diffusione del COVID-19. Dopo avere realizzato una “sintesi delle misure previste per la scuola”, il ministero dell’Istruzione ha oggi prodotto una Circolare, la n. 2164, e l’ha inviata ai dirigenti scolastici, in particolare a quelli che dirigono le scuole superiori delle zone gialle e arancioni, dove dal 7 gennaio si organizzeranno lezioni in presenza “per il 75 per cento degli studenti, garantendo comunque le attività di laboratorio e di inclusione scolastica degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali”, come già previsto dalle precedenti note.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Siamo sempre più convinti che il ritorno a gennaio è importante, ma si può realizzare solo se verranno incrementate le classi, gli organici, le sedi scolastiche, così da assicurare lo svolgimento delle lezioni in presenza nella massima sicurezza. E lo stesso vale per i mezzi di trasporto utilizzati dagli studenti per raggiungere le scuole e tornare a casa. Da questo punto di vista riteniamo che si debba agire nella Legge di Bilancio, per la quale abbiamo chiesto modifiche con oltre 60 emendamenti. Riteniamo allo stesso modo pertinente la Circolare di oggi del Ministero, perché va a sottolineare l’importanza della collaborazione attiva tra i vari enti ed istituzioni, contemplando anche i dirigenti scolastici, nella gestione di questa importantissima ‘partita’ nella quale sono coinvolti tra i 2 e i 3 milioni di studenti, oltre che centinaia di migliaia tra docenti e lavoratori Ata. È chiaro che occorre assolutamente trovare le soluzioni migliori per mettere a loro disposizione dei mezzi di trasporto compatibili con gli orari di apertura e chiusura della scuola”, conclude Pacifico.
Il giovane sindacato proroga l’adesione al ricorso che sarà presentato al Tar del Lazio per ottenere la calendarizzazione di prove scritte suppletive del concorso straordinario per la scuola secondaria di I e II grado per coloro che non hanno potuto partecipare a causa di quarantena, isolamento fiduciario, ricovero ospedaliero e altra causa di forza maggiore correlata alle prescrizioni per il contenimento del contagio da Covid-19. Per maggiori informazioni e preaderire, cliccare qui.
Il Ministero dell’istruzione ha pubblicato nuove FAQ, elaborate con le organizzazioni sindacali firmatarie del CCNI sulla didattica digitale integrata nell’ambito delle attività del tavolo permanente di monitoraggio