Pare che la maggioranza dell'arco parlamentare, eccetto il M5S, sia favorevole al rinvio di un anno delle nuove procedure disposte dal Governo e a un reclutamento immediato da selezione per titoli. Marcello Pacifico (Anief): Ogni anno 200 mila precari sono chiamati a insegnare dalle graduatorie di istituto o dalle domande di messa a disposizione dai presidi. Sono insegnanti dello Stato: il merito non si misura con la durata di un contratto ma dal lavoro svolto
Continua l’azione del sindacato a distanza: in arrivo due nuovi webinar, il 30 aprile 2020, su didattica a distanza: risorse, privacy, libertà di insegnamento e organi collegiali; il secondo incontro verterà su Tfa sostegno e ricorso organici
Ancora una volta si torna a parlare di incremento delle ore di lezioni settimanali degli insegnanti. Ma su questo aspetto non è stato realizzato, ad oggi, nessun coinvolgimento del sindacato. “Quest’ultimo punto non ci risulta – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e non viene citato nemmeno nel documento che una settimana fa abbiamo inviato al ministero dell’Istruzione in vista del rinnovo del Contratto collettivo nazionale 2016/2018 che è ormai scaduto da tempo. In questi mesi di emergenza ci siamo stretti intorno al Governo verso un unico obiettivo e abbiamo fatto la nostra parte senza polemiche strumentali. Adesso siamo in attesa di una convocazione per il rinnovo del CCNL, una nuova idea di scuola deve essere condivisa con in sindacati”.
Riparte la mobilitazione, con cento incontri per migliaia di insegnanti e amministrativi per discutere del rispetto dei diritti sindacali in tempo di COVD-19, didattica a distanza e lavoro agile, dell’impatto sul lavoro delle norme del Decreto legge 22/2020 della giurisprudenza su progressione e ricostruzione di carriera, ferie, mobilità. Consulta il calendario del D-MAY #Anieftiseguedacasa
L’annuncio di ieri sera fatto dal premier Giuseppe Conte sul ritorno a scuola a settembre viene salutato dall’Anief con soddisfazione. Il giovane sindacato, tuttavia, ritiene inattuabile riprendere le lezioni alternando gli alunni: la scuola è il luogo di socializzazione per eccellenza e non si può pensare di smembrare i gruppi che la compongono o fare lezioni a comparti. La soluzione per mettere discenti e docenti in sicurezza, evitando esposizioni a possibili contagi dei virus, passa per l’approvazione dell’emendamento Anief al Decreto Legge sulla Scuola n. 22 presentato alla VII Commissione del Senato, con il quale il sindacato chiede di adeguare i meccanismi di distanziamento sociale adottando il limite dei 15 alunni per l’intero anno scolastico.
Marcello Pacifico (Anief): “La scuola non può essere considerata come se fosse un reparto aziendale, con i dipendenti divisi per gruppi omogenei, con l’obiettivo di salvaguardare la produzione. Il raggiungimento del fine formativo è la crescita umana e culturale dell’alunno, per raggiungere il quale serve una continuità nella partecipazione all’offerta formativa e nella relazione con compagni. Non si può spezzare questa esigenza primaria dell’azione pedagogica: va bene, quindi, tornare in classe con le debite misure di sicurezza, quindi anche con mascherine e pareti removibili, ma senza produrre divisioni del gruppo-classe. Paradossalmente, piuttosto che proporre la didattica a ‘targhe alterne’, sarebbe forse meglio rimanere a quella a distanza, pur con tutti i problemi che comporta”.