Per evitare il default organizzativo-didattico, vanno approvate con urgenza degli emendamenti al Decreto Legge n. 22 sulla Scuola che garantiscano la funzionalità del sistema per il prossimo anno, che nella parte iniziale dovrà anche affrontare la delicata fase di rientro in classe: i dirigenti scolastici avranno il loro da fare e non potranno mettersi a “caccia” dei supplenti, con le Mad poco meritocratiche, per coprire quasi 250 mila posti vacanti in tutta Italia. Per questo occorre introdurre delle norme che riducano l’abuso dei contratti a termine prevedendo la riapertura delle graduatorie ad esaurimento e l’assunzione a tempo indeterminato anche dalle graduatorie di istituto trasformate all’occorrenza in provinciali. Anief chiede inoltre l’emanazione di un decreto per l’assunzione del personale docente di ogni ordine e grado, anche in possesso del diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2000/01, del diploma tecnico professionale, di personale educativo e amministrativo con più di 24 mesi di servizio a tempo determinato, da attuare su tutti i posti disponibili anche in organico di fatto costituiti dopo il 15 settembre 2020, per l’anno scolastico 2020-2021. E anche quelli che insegnano religione cattolica.