Oggi, 27 aprile, dalle ore 15 alle 17, il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, presiederà l’evento. Per partecipare e registrarti, clicca qui
Oggi, 27 aprile, dalle ore 15 alle 17, il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, presiederà l’evento. Per partecipare e registrarti, clicca qui
Prende largo il progetto che si possa da subito procedere alla riapertura di scuole elementari e materne: secondo uno studio del Politecnico di Milano, si potrebbe ritornare con orari diversi e distanziamenti, in modo da “permettere il ritorno al lavoro dei genitori”. L’ipotesi è caldeggiata anche dalla ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, la quale in un’intervista a Sky24 ha oggi annunciato la volontà di riaprire in l’estate le istituzioni che accolgono i bambini fino a 6 anni. Anief non è d’accordo, perché nidi, scuola dell’infanzia, come la primaria, sono luoghi di formazione particolarmente complessi da aprire e gestire.
Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato, ritiene che “rientrare nella scuola dell’infanzia, come del resto alla primaria, mentre il pericolo contagio rimane alto, è un’operazione complessa: serve prima realizzare un protocollo preciso e completo. A iniziare da una risposta al problema delle classi numerose, perché gli spazi attuali non permettono il distanziamento sociale richiesto dalle normative. La situazione deve essere gestita da ogni singolo istituto e vi sono problemi organizzativi, didattici e di sicurezza”.
Marcello Pacifico, leader dell’Anief, plaude alle dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente del Consiglio: “Ci ha ascoltato. Ora però si programmi un piano straordinario di investimenti per ridurre il numero degli alunni a non oltre 15 per classe, mettendo in sicurezza anche i diecimila plessi dismessi e con un piano straordinario di assunzioni di 200 mila unità già dal primo giorno di scuola attraverso l'utilizzo delle nuove graduatorie di istituto provinciali. Senza queste disposizioni, l’anno scolastico inizierebbe con difficoltà enormi che si sommerebbero al problema della fase 2 per ridurre i rischi del Coronavirus”.
Spostare le prove Invalsi a inizio anno scolastico, in modo da verificare gli apprendimenti degli studenti relativi all’anno scolastico 2019/20. A chiederlo sono stati gli stessi rappresentanti dell’Istituto di valutazione ascoltati in Senato, nell’ambito dell’esame della conversione in legge del decreto legge n. 22 dell’8 aprile scorso: nella stessa sede dove è stata audita anche l’Anief, i rappresentanti dell’Invalsi, riferisce l’agenzia DIRE, hanno annunciato che stanno predisponendo delle prove per l’inizio dell’a.s. 2020/21.
Marcello Pacifico (Anief): “In un momento così difficile per il Paese, la scuola ha risposto con modalità nuove di didattica, le quali devono prevedere anche un diverso approccio valutativo e docimologico. Pensare di verificare gli apprendimenti come se si stesse proponendo un’offerta formativa in condizioni normali significa non rendersi conto della realtà. Cosa potrebbe rilevare l’Invalsi, forse che gli effetti del Coronavirus hanno incrementato le disuguaglianze sociali? Ma per raggiungere questo obiettivo basterebbe realizzare un monitoraggio. Basta con i quiz a risposta multipla che umiliano solo chi già sa di essere in difficoltà: troviamo il modo di aiutarli, incrementando le risorse, approvando un contratto degno per la categoria, assumendo i docenti sui posti liberi. Basta con le mortificazioni”.
La Camera ha approvato la fiducia per il decreto Cura Italia centrato sul potenziamento del Sistema sanitario, sul sostegno all'occupazione e ai lavoratori, sul supporto al credito per famiglie. Anief aveva inviato in V commissione Senato 15 proposte emendative. Marcello Pacifico (Anief): Continueremo a sostenere le nostre richieste, indispensabili per garantire il corretto funzionamento del sistema e interrompere lo sfruttamento dei precari
CCNL 2016/18 -