Anief: Bene, ma aumentiamo tempo pieno e prolungato, ridefiniamo obbligo scolastico e organici per lottare contro l'alto tasso di dispersione scolastica.
"La scuola italiana ha più velocità, stiamo negando a molti il pieno accesso al diritto all'istruzione, ci sono troppi divari tra nord e sud, troppe diseguaglianze tra le regioni. La scuola deve funzionare da ascensore sociale, andando a curare la febbre dove ci sono le difficoltà": così si è espressa la vice ministra dell’Istruzione Anna Ascani, presentando al Miur un progetto di intervento organico e strutturale rivolto alle scuole in difficoltà delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia per ridurre i divari territoriali tra Nord e Sud e migliorare i risultati negli apprendimenti.
Marcello Pacifico (Anief): “Per cambiare marcia, per investire in cultura e ridurre la dispersione scolastica servono più risorse dal ministero dell’Economia, un coinvolgimento costruttivo coi dicasteri del Lavoro e della Cultura: per la riduzione strutturale del fenomeno non basta quello delle Pari Opportunità. Bisogna introdurre anche un impianto normativo che supporti l’azione delle scuole attraverso interventi diretti da parte di altri agenti sociali istituzionali, a partire da quelli che operano nei territori. La Scuola da sola non può sopperire alla carenza di supporti socio culturali”.