Il Governo è pronto da aprile, a seguito dell'accordo, ad incrementare la retribuzione di un milione di insegnanti ed Ata, ma i ritardi nella definizione del contratto quadro sulla rappresentatività e le nuove risorse che devono essere approntate per evitare la procedura d'infrazione dell'Europa potrebbero far saltare tutto: diventa a rischio persino l'indennità di vacanza contrattuale riattivata dalla Legge 145/2018, se confermate le stime della crescita zero del Pil. Unica soluzione, siglare il CCNQ su aree, comparti e rappresentanza mercoledì prossimo - 26 giugno - per firmare il CCNL 2019/2021 in estate prima della prossima legge di stabilità? La stessa sorte potrebbe accadere agli altri 2 milioni di dipendenti pubblici. Ma le confederazioni rappresentative firmeranno, perché senza la certificazione della nuova rappresentatività non si possono firmare i contratti di settore e fino ad oggi, per paura di far sedere Anief ai tavoli, in Aran si è perso soltanto tempo, con opposizioni strumentali, al punto che la vicenda potrebbe finire in tribunale.
Anief ha diffidato tutte le confederazioni presenti al tavolo affinché venga firmato il Ccnq.